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I ricercatori concordano: l’uragano Sandy dovuto ai cambiamenti climatici

I ricercatori concordano uragano Sandy dovuto ai cambiamenti climatici

I 78 ricercatori internazionali che hanno preso parte alla stesura del rapporto sulle cause che possono spiegare 12 eventi meteorologici estremi verificatisi nel 2012 sono concordi, nonostante le diverse strategie utilizzate, nell’attribuire ai cambiamenti climatici indotti dalle attività umane il devastante fenomeno che ha colpito la costa nord-orientale degli USA.

Secondo un nuovo Rapporto pubblicato il 5 settembre 2013 come supplemento Speciale al Notiziario della Società Meteorologica Americana l’influenza umana sta avendo un significativo impatto su alcuni eventi climatici e fenomeni meteorologici estremi.
Frutto della collaborazione tra l’US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOOA) e il Met Office britannico, “Explaining extreme events of 2012 from a climate perspective” ha avuto contributi da 18 diversi gruppi di ricerca di tutto il mondo che hanno sottoposto la relazione ad un procedura di revisione e valutazione (peer-reviewed) per verificare le eventuali cause che hanno provocato 12 eventi estremi che si sono verificati nel 2012 in 5 continenti e nell’Artico.
I ricercatori hanno analizzato migliaia di simulazioni al computer, includendo i dati dei diversi fattori climatici, quali, ad esempio, l’umidità dell’aria, la circolazione atmosferica, la temperatura e il livello dei mari, con un approccio che rappresenta un’evoluzione nel campo della scienza del clima.
Gli scienziati erano soliti affermare che singoli eventi atmosferici – un determinato uragano o un alluvione, per esempio – non possono essere attribuiti ai cambiamenti climatici. Ma di recente, i ricercatori hanno utilizzato le simulazioni al computer in modo più articolato per misurare l’influenza dei cambiamenti climatici sulla loro evenienza ed entità.
Questo rapporto offre un contributo significativo alla crescente capacità della scienza del clima nel districare la comprensione dei complessi fattori naturali e antropici che contribuiscono a determinate condizioni meteorologiche ed eventi climatici estremi – ha dichiarato Thomas R. Karl, Direttore del National Climate Data Center del NOOA – Comunque, determinare le cause di eventi estremi è operazione assai impegnativa”.

Dal rapporto emerge che la metà degli eventi presi in considerazione sia per la loro distribuzione geografica che per gli effetti che hanno provocato (il devastante Superstorm Sandy, la bollente estate negli USA, la riduzione record del ghiaccio marino artico, la siccità nella penisola iberica e le precipitazioni che hanno provocato allagamenti nell’Australia Sud-orientale e in Nuova Zelanda), sono stati influenzati dai cambiamenti climatici indotti dalle attività antropiche; mentre per l’altra metà (la siccità che ha colpito il Midwest statunitense, le gelate persistenti in Olanda, l’assenza di precipitazioni in Kenia e nel Corno d’Africa, le inondazioni in Cina, le precipitazioni intense in Giappone, le ondate di calore in Europa) non sono state trovate o provate cause risalenti in qualche modo al global warming.

Secondo i 78 ricercatori internazionali che hanno preso parte alla redazione dello studio, per tutti gli eventi presi in considerazione, comunque, non si può escludere che la loro entità sia stata potenziata dal riscaldamento globale. In particolare, su due eventi si è registrato un notevole accordo sulle cause da attribuire ai cambiamenti climatici, nonostante le strategie diverse utilizzate: le ondate di calore e l’uragano Sandy che hanno colpito gli USA, tanto che un’immagine degli effetti di quest’ultimo fenomeno estremo è stata riprodotta sulla copertina della pubblicazione.

Gli scienziati di tutto il mondo hanno valutato una vasta gamma di potenziali fattori che contribuiscono a questi grandi eventi estremi che, in molti casi, hanno avuto grandi impatti sulla società – ha sottolineato Thomas Peterson, ricercatore al NCDC e uno dei principali redattori del rapporto – Comprendere la quantità di fattori che influenza gli eventi estremi ci aiuta a capire meglio il motivo per cui stanno aumentando”.

Ma le piogge torrenziali che stanno sommergendo il Colorado in questi giorni sarebbero state incluse tra gli eventi meteorologici che nulla hanno a che fare con i cambiamenti climatici?

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