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Rischi sanitari: il clima cambia la qualità e quantità dell’acqua

Un Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi sanitari associati ai cambiamenti nella quantità e qualità dell’acqua per effetto dei cambiamenti climatici, valutando la capacità degli Stati europei di essere preparati agli impatti attuali e futuri, evidenziando al contempo gli esempi di misure pratiche attuate in vari settori e su varie scale.

I cambiamenti climatici stanno aggravando le inondazioni e la siccità e stanno riducendo la qualità dell’acqua, ponendo una minaccia crescente per la nostra saluteC’è urgente necessità di una rapida attuazione e un migliore coordinamento degli sforzi da parte dei governi, delle autorità del settore idrico e degli operatori sanitari per prevenire e ridurre gli impatti sulla salute.

Il richiamo viene dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) che ha pubblicato il 15 maggio 2024 il Rapporto Responding to climate change impacts on human health in Europe: focus on floods, droughts and water quality” che focalizza l’attenzione sugli impatti dei cambiamenti climatici legati all’acqua sulla salute e sul benessere che sono già avvertiti in tutta Europa e che includono morti, feriti, epidemie di malattie infettive e conseguenze sulla salute mentale.

Tra il 1980 e il 2022, nei 32 Paesi europei membri dell’EEA sono stati registrati 5.582 decessi legati alle inondazioni e 702 decessi legati agli incendi. Già oggi un europeo su otto vive in aree potenzialmente soggette a inondazioni fluviali e circa il 30% delle persone nell’Europa meridionale deve affrontare uno stress idrico permanente. Il cambiamento climatico aumenterà ulteriormente l’esposizione delle persone a condizioni meteorologiche estreme con gravi conseguenze sulla salute. Gli anziani, i bambini, le persone in cattive condizioni di salute, i gruppi a basso reddito, gli agricoltori e le squadre dei servizi di emergenza sono tra i gruppi che subiscono i maggiori impatti sulla salute a causa di inondazioni, siccità, incendi o malattie trasmesse dall’acqua e da vettori.

Su queste premesse il Rapporto, che fa seguito alla prima Valutazione Europea sul Rischio Climatico (EUCRA) si basa sulle attività dell’Osservatorio europeo sul clima e la salute, sottolinea la necessità fondamentale di attuare urgentemente la legislazione UE esistente, in particolare le varie politiche europee in materia di clima, acqua e salute, di integrarle ulteriormente e di implementare le soluzioni già esistenti in tutti i settori e a tutti i livelli di governo per proteggere vite umane, prevenire eventi avversi risultati sanitari e aumentare il benessere.

Proteggere la vita e la salute umana dagli impatti dei cambiamenti climatici, comprese siccità, inondazioni e peggioramento della qualità dell’acqua, è della massima importanza e urgenza – ha evidenziato la Direttrice esecutiva dell’EEA, Leena Ylä-MononenLe attuali politiche europee in materia di clima, acqua e salute offrono una solida base per l’azione, ma devono essere attuate in modo più ampio e sistematico. Per garantire il nostro benessere futuro, tutti i livelli di governo in molti settori devono mettere in atto soluzioni efficaci in modo da poter prevenire e ridurre gli impatti sulla salute fisica e mentale. Li supportiamo con la conoscenza attraverso le attività dell’EEA e dell’Osservatorio europeo sul clima e la salute”.  

Implementazione più rapida di soluzioni efficaci
Per migliorare la nostra preparazione alle future sfide sanitarie legate al clima derivanti da inondazioni, scarsità d’acqua e deterioramento della qualità dell’acqua, sono necessarie risposte sia nel settore sanitario che in altri settori che hanno un impatto sulla salute, tra cui la gestione delle risorse idriche, la pianificazione territoriale, la progettazione edilizia o assicurazione.
Il rapporto dell’EEA cerca di ispirare l’azione mostrando vari esempi di soluzioni pratiche implementate nei Paesi membri dell’EEA e nei Paesi collaboratori.
Precondizione per un’azione su vasta scala è una maggiore integrazione del cambiamento climatico nelle politiche sanitarie degli Stati membri e maggiori risorse e competenze per l’adattamento al cambiamento climatico con particolare attenzione alla salute a livello subnazionale. Per conseguire rapidi vantaggi c’è Tra i la sensibilizzazione del pubblico su rischi e soluzioni, mentre quelli a più lungo termine sono compresi i miglioramenti delle infrastrutture e le soluzioni basate sulla natura (NbS) che richiedono pianificazione e investimenti sistematici. Inoltre, Le differenze nella vulnerabilità dei vari gruppi di popolazione e la variazione geografica degli impatti richiedono un approccio mirato e basato sull’equità per prevenire gli impatti sulla salute di tutti in un clima che cambia.

Attuale esposizione ai rischi legati all’acqua connessi ai cambiamenti climatici e impatti selezionati sulla salute (Fonte: EEA)

I principali rischi principali che richiedono un’azione:
Inondazioni
– Tra il 1980 e il 2022, nei 32 paesi membri dell’EEA sono stati registrati 5.584 decessi legati alle inondazioni.
– Attualmente, circa 53 milioni di persone (il 12% della popolazione europea) vivono in aree potenzialmente soggette a esondazioni fluviali, sebbene spesso siano dotate di difese contro le inondazioni. Questo numero è aumentato di 935.000 di individui tra il 2011 e il 2021, mostrando uno sviluppo continuo nelle pianure alluvionali.
Un ospedale su nove in Europa è situato in aree potenzialmente soggette a inondazioni fluviali.

Siccità e scarsità d’acqua
– A causa della domanda di acqua e della siccità, le regioni europee sono sottoposte a uno stress idrico quasi permanente, e non solo nel sud.
– Periodi prolungati di clima secco e caldo facilitano la diffusione degli incendi, soprattutto nell’Europa meridionale, ma sempre più diffusamente anche  n altre regioni. Tra il 1980 e il 2022, 702 persone hanno perso la vita direttamente a causa degli incendi nei 32 paesi membri dell’EEA, e molte altre sono state colpite da sintomi di inalazioni di fumo degli incendi.

Qualità dell’acqua
– L’aumento della temperatura dell’aria e dell’acqua facilita la crescita dei patogeni, aumentando il rischio di malattie trasmesse dall’acqua.
– Gli eventi di forti precipitazioni raddoppiano la probabilità di concentrazioni di agenti patogeni dannosi nei corpi idrici a causa del deflusso contaminato e degli straripamenti combinati delle acque reflue.
– Nelle zone basse, l’innalzamento del livello del mare provoca l’intrusione di acqua salina nelle falde acquifere sotterranee e superficiali, con effetti di ricaduta sui raccolti.
– I bassi flussi durante i periodi di siccità determinano concentrazioni più elevate di inquinanti, richiedendo costosi trattamenti delle acque reflue. Durante i periodi secchi e caldi, le fioriture di cianobatteri in acque ricche di nutrienti possono mettere a repentaglio la qualità dell’acqua.

In copertina: foto di Cesare Barillà, Climate Change PIX/EEA

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