Efficienza energetica Energia

21 settembre 2016: l’avvento dell’efficient & smart lighting in Italia

smart lighting in Italia

Il Rapporto di Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano il mercato dell’illuminazione efficiente ed intelligente in Italia e le sue potenzialità, evidenziando che al 2020 dovrebbe attestarsi a 1,6 miliardi anche se le potenzialità sarebbero doppie, se si in qualora si intervenisse su informazione e semplificazione.

Nel corso di un evento dedicato alla definizione, modelli di business e potenziale di mercato, sia nel privato che nel pubblico, per la transizione dall’illuminazione efficiente all’illuminazione smart nel nostro Paese, Energy & Strategy Group ha presentato al Politecnico di Milano il 21 settembre 2016 lo Studio “Efficient & Smart Lighting Report”.

L’illuminazione nelle sue diverse accezioni è responsabile ogni anno di oltre 32 TWh di consumi elettrici ed è soprattutto una componente indispensabile del comfort di qualsiasi edificio – ha spiegato nel corso della presentazione, Vittorio Chiesa, Direttore dell’Energy&Strategy Group – Ciò nonostante la sensibilità sulle potenzialità di efficientamento e, soprattutto, di utilizzo smart delle illuminazioni, da parte dei proprietari di impianti, in tutti i comparti, dal residenziale alla PA, dall’industria al commercio, è ancora troppo bassa, rischiando di far perdere oltre 1,6 miliardi di mercato”.

Il Rapporto affronta il tema dell’illuminazione efficiente e intelligente come composizione di due elementi principali:
– da una parte, gli apparecchi e le sorgenti luminose efficienti che, attraverso l’impiego  dei LED, garantiscano a parità di prestazioni in termini di luminosità un minor consumo di energia;
– dall’altra, le tecnologie definite come “smart” che, in aggiunta all’illuminazione “efficient”, permettono di monitorare e controllare l’impiego delle sorgenti luminose, adattandole alle condizioni ambientali e di contesto, e massimizzandone l’efficacia, oltre che efficienza energetica.

Vengono analizzati 3 macro ambiti di interesse: residenziale/domestico, industriale/terziario ed illuminazione pubblica. All’interno di ciascuno si analizzano le caratteristiche delle sorgenti che trovano impiego, nonché le principali tecnologie che, opportunamente integrate, estendono il concetto di “puro efficientamento”. Viene inoltre fatto riferimento ad un ulteriore nuovo paradigma, strettamente legato al mondo del “Lighting” ed ancora in fase “embrionale”, definito come “Human Centric Lighting”.

Una seconda sezione analizza, per ciascun macro ambito, le possibili filiere di mercato del “Lighting” (Modelli di Business) e i principali attori che in esse sono coinvolti, caratterizzando ciascuna in termini di diffusione nel mercato. Per quanto riguarda l’ambito di illuminazione pubblica vengono valutati un totale di 25 Comuni italiani di differenti dimensioni, considerando variabili quali, la caratterizzazione della filiera di mercato, il livello di “smartness” del progetto stesso, gli attori coinvolti, il budget stanziato per l’intervento e le forme di finanziamento in esso adottate.

La parte conclusiva dello studio affronta, infine, il tema del valore del mercato dello “Efficient & Smart Lighting”, considerando il mercato attuale (2015), il mercato atteso al 2020 e quello definito come “potenziale” al 2020.

Complessivamente nel 2015 il mercato ha raggiunto il valore di oltre un miliardo di euro:
– le sorgenti luminose a LED hanno registrato nel nostro Paese un mercato di quasi 900 milioni (540 milioni in ambito residenziale/domestico, di cui 40 di lampade; circa 200 milioni nell’industriale/terziario; 170 milioni nella pubblica illuminazione);
– le soluzioni smart per l’illuminazione hanno raggiunto il valore di 140 milioni (40 milioni nel residenziale/domestico; 35 milioni nell’industriale/terziario; 65 milioni nella pubblica illuminazione).
A spartirsi questo mercato vi sono filiere industriali molto articolate e diversificate per ciascuno degli ambiti di analisi: alla tradizionale filiera della “illuminotecnica” si affiancano le Energy Service Companies, attive con sempre maggior frequenza e con forme di ingaggio che vanno dai contratti EPC ai noleggi operativi anche nella pubblica illuminazione, dove gioca un ruolo di rilievo la CONSIP.
Il residenziale e il terziario mostrano un’adozione di soluzioni “efficient & smart lighting”superiori alla media: “sono i due ambiti più avanzati, dove l’efficacia dell’illuminazione unita all’efficientamento energetico hanno fatto più breccia – si legge nel Rapporto – mentre, il segmento industriale rapèpresenta una sorta di buco nero, con una diffusione poco più che embrionale sia delle sorgenti led che delle soluzioni smart, poiché non si comprende adeguatamente il peso dell’illuminazione sia dal punto di vista dell’efficacia che del costo”.

Per quanto attiene al mercato atteso e potenziale al 2020, Energy&Strategy Group ha compiuto l’analisi, incrociando varie fonti informative (interviste dirette agli operatori del settore; di dati e le proiezioni sull’andamento del mercato del lighting, nonché sui principali fattori di contesto economico) e costruendo un quadro plausibile che conferma che il mercato del settore è entrato nella sua fase di maturazione.

Nel complesso, nel 2020 il mercato delle sorgenti luminose LED dovrebbe attestarsi attorno a 1,6 miliardi di euro, di cui:
– 770-810 milioni di euro, nell’ambito del residenzial/domestico (+45%, rispetto al 2015);
– 350-370 milioni di euro, nell’industriale/terziario (+80% sul 2015);
– tra i 3.3.00.000 e 3.500.000 i punti luce che verranno dotati di LED in ambito di illuminazione pubblica.
Mentre, sempre al 2020, le soluzioni “smart” dovrebbero raggiungere i 195 milioni di euro (+40% sul 2015), quindi, più lento rispetto alle soluzioni “efficient”. Secondo il Rapporto, questo dato dovrebbe far riflettere, perché le due soluzioni dovrebbero andare di pari passo per caratterizzare un mercato veramente “smart” per l’illuminazione.
Il risparmio energetico atteso sarebbe pari a10,8 TWh/anno al 2020: traguardo importante, che rappresenta il 5% del consumo elettrico totale al 2015 e quindi contribuirebbe per il 26% al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica dell’Italia definiti dal Pacchetto “Clima ed Energia al 2020.

Ma qual è il vero potenziale del mercato?
Nel Rapporto si prova a dare una risposta, costruendo uno scenario dove il mercato annuale delle sorgenti luminose nel 2020 sia costituito al 100% da LED e il mercato delle soluzioni smart, si attesti su valori obiettivo di penetrazione della base installata che sono pari al 10% per le abitazioni residenziali, il terziario commerciale e la pubblica illuminazione, al 5% per l’industriale e al 15% per gli uffici.
Secondo tale scenario, il mercato potenziale complessivo al 2020 risulterebbe pari a oltre 3,3 miliardi di euro, più che doppio rispetto a quello atteso.
Nonostante la differenza sia significativa, il mercato potenziale pare essere – anche a detta degli operatori del settore – “alla portata” qualora si intervenisse su informazione e semplificazione.
In merito all’informazione, soprattutto con riferimento all’ambito industriale e della pubblica illuminazione–  si suggerisce nel Rapporto – è indispensabile che si faccia leva sull’obbligo dell’audit energetico per i primi e sulla misura puntuale dei consumi della pubblica illuminazione per favorire la presa di coscienza della necessità di efficienza e di efficacia nella gestione dell’illuminazione. Analoga necessità di informazione riguarda il segmento residenziale/domestico, troppo spesso gestito con il “fai-da-te” o con la filiera tradizionale dell’illuminotecnica, ancora poco incline all’adozione di soluzioni smart per la mancanza di conoscenza di tali tecnologie”.

Per quanto concerne la semplificazione, si sottolinea che i tempi di “gestazione” della pubblica amministrazione sono un freno allo sviluppo del mercato che, peraltro, riceverebbe impulso da procedure più snelle ed una apertura maggiore a forme di finanziamento “miste” pubblico e privato.
Non si evidenzia la necessità di incentivi ad hoc, trattandosi nella maggior parte dei casi di interventi che già oggi sono ricompresi nelle normative per il risparmio energetico degli edifici, “Tuttavia azioni mirate, ad esempio l’estensione alle persone giuridiche dei benefici fiscali previsti per le persone fisiche in caso di intervento di efficientamento sui sistemi di illuminazione oppure la concessione di agevolazioni in campo IVA per le pubbliche amministrazioni con il loro effetto “promozionale” potrebbero fare da volano e aiutare la diffusione dell’informazione sulle effettive potenzialità di mercato dell’efficient & smart lighting”.

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