Acqua Risorse e consumi

Scarsità idrica: Linee guida UE sul riuso acque in agricoltura

Con diversi Stati membri alle prese con una ricorrente scarsità idrica, la Commissione UE ha pubblicato le Linee guida per aiutare gli Stati membri e le parti interessate ad applicare le norme sul riutilizzo sicuro delle acque reflue urbane trattate per l’irrigazione agricola, secondo le prescrizioni del Regolamento 2020/741 (entrerà in vigore da giugno 2023) che stabilisce prescrizioni minime in materia di qualità, gestione dei rischi e monitoraggio delle acque affinché il loro riutilizzo sia sicuro. 

La Commissione ha pubblicato il 3 agosto 2022 le Linee guida volte ad aiutare le autorità nazionali e le imprese competenti ad applicare le norme dell’UE sul riutilizzo sicuro delle acque reflue urbane trattate per l’irrigazione agricola.

In un’Europa sempre più sofferente per la siccità, l’acqua riutilizzata acquisisce sempre maggiore importanza quale fonte idrica sicura e prevedibile e quale mezzo per ridurre la pressione sui corpi idrici e aiutare l’UE ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

Le risorse di acqua dolce sono scarse e sottoposte a una crescente pressione – ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per l’Ambiente, gli oceani e la pesca – In tempi di picchi di temperatura senza precedenti, dobbiamo smettere di sprecare acqua e dobbiamo utilizzare questa risorsa in modo più efficiente per adattarci ai cambiamenti climatici e garantire la sicurezza e la sostenibilità del nostro approvvigionamento agricolo. Queste Linee guida possono aiutarci a farlo e a garantire la circolazione sicura, in tutta l’UE, di prodotti alimentari coltivati con acque depurate”.

Nel contesto del Green Deal europeo, sia il Piano d’azione per l’economia circolare che la nuova Strategia per l’adattamento al clima fanno riferimento all’uso più ampio delle acque reflue trattate come un modo per aumentare la capacità dell’UE di rispondere alle crescenti pressioni sulle risorse idriche.

Il riutilizzo dell’acqua potrebbe anche contribuire alla Strategia Farm to Fork, il cui obiettivo di ridurre l’impronta ambientale del sistema alimentare dell’UE e rafforzarne la resilienza, fornendo una fonte d’acqua alternativa e più affidabile per l’irrigazione. 

Anche la recente proposta di revisione della Direttiva sulle emissioni industriali promuove un consumo idrico più efficiente in tutti i processi industriali, attraverso il riutilizzo dell’acqua. Inoltre, l’’imminente proposta della Commissione UE di rivedere la Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane renderà più semplice il riutilizzo dell’acqua.

Nell’ambito della nuova PAC (Politica Agricola Comune) sussistono opportunità di finanziamento per investimenti nell’irrigazione con acqua riciclata come approvvigionamento idrico alternativo.

: Esempio di come identificare le direttive e i regolamenti applicabili in un sistema di riutilizzo dell’acqua, in base ai potenziali percorsi delle acque di bonifica verso gli ambienti circostanti (acque superficiali e sotterranee) e la normativa e le direttive che potrebbero applicarsi all’irrigazione agricola, a seconda delle pratiche agricole specifiche.

Il Regolamento per il riutilizzo delle acque reflue urbane trattate a fini irrigui in agricoltura, applicabile a decorrere dal 26 giugno 2023, stabilisce prescrizioni minime in materia di qualità, gestione dei rischi e monitoraggio delle acque affinché il riutilizzo dell’acqua sia sicuro, con l’obiettivo di facilitare l’adozione di questa pratica. Il regolamento prevede inoltre la possibilità per gli Stati membri di decidere di introdurre tale pratica, sulla base di criteri specifici. Tali decisioni devono essere riesaminate con regolarità per tenere conto delle previsioni dei cambiamenti climatici e delle strategie nazionali, nonché dei piani di gestione dei bacini idrografici di cui alla Direttiva quadro sulle acque.

Per garantire il coordinamento tra gli Stati membri, nei casi in cui il riutilizzo dell’acqua abbia una rilevanza transfrontaliera, gli Stati membri dovranno designare un punto di contatto per assicurare scambi tempestivi con il punto di contatto di altri Stati membri e le autorità competenti.

Il Regolamento stabilisce, inoltre, requisiti minimi di monitoraggio armonizzati, disposizioni in materia di gestione del rischio per valutare e affrontare potenziali rischi aggiuntivi per la salute e per l’ambiente, obblighi di autorizzazione e disposizioni sulla trasparenza, per cui le informazioni chiave su qualsiasi progetto di riutilizzo dell’acqua devono essere rese pubbliche.

Secondo i risultati della sperimentazione condotta nell’ambito del Progetto VALUE CE-IN, coordinato da ENEA e al quale partecipano, tra gli altri, il Gruppo Hera e l’Università di Bologna, l’utilizzo delle acque reflue depurate per irrigare e fertilizzare i campi, sarebbe in grado di soddisfare fino al 70% del fabbisogno idrico irriguo della Regione Emilia-Romagna e di ridurre del 30% i costi per i concimi.

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