Inquinamenti e bonifiche Salute

Qualità dell’aria in Europa: migliora ma è distante da standard OMS

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) con la pubblicazione dei report sugli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla salute e sugli ecosistemi, nonché di quello sullo stato delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici regolamentati, ha completato il pacchetto sulla “Qualità dell’aria in Europa 2022”.

La qualità dell’aria in Europa continua a migliorare e il numero di persone che muoiono prematuramente o si ammalano a causa dell’inquinamento atmosferico è in calo. Tuttavia l’inquinamento atmosferico è ancora il più grande rischio ambientale per la salute in Europa e sono necessarie misure più ambiziose per soddisfare le linee guida sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

È quanto emerge da “Qualità dell’aria in Europa 2022” che l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato il 24 novembre 2022, completando la serie iniziata lo scorso aprile con “Stato della qualità dell’aria ambiente” con:
Impatti sulla salute dell’inquinamento atmosferico in Europa;
Impatti sugli ecosistemi dell’inquinamento atmosferico in Europa;
Fonti ed emissioni di inquinanti atmosferici in Europa.

Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le nuove Linee Guida a seguito di una revisione sistematica delle ultime prove scientifiche che dimostrano come l’inquinamento atmosferico danneggi la salute umana. 

L’UE aveva fissato dei limiti per i principali inquinanti atmosferici nelle Direttive sulla qualità dell’aria ambiente, molto più larghi di quelli dell’OMS, ma la Commissione UE con il Green Deal europeo si era impegnata a migliorare ulteriormente la qualità dell’aria e ad allineare maggiormente gli standard di qualità dell’aria dell’UE alle raccomandazioni dell’OMS.

Tale impegno era stato riconfermato nel Piano d’azione per l’inquinamento zero che ha fissato una visione al 2050 per ridurre l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo a livelli non più considerati dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali. Inoltre, tale Piano ha introdotto obiettivi per il 2030, 2 dei quali si concentrano sull’aria che mirano a:

ridurre gli impatti sulla salute dell’inquinamento atmosferico (morti premature) di oltre il 55%, rispetto al 2005;
ridurre del 25% rispetto al 2005 la quota degli ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità.

Morti premature, YLL (Anni di vita persi) e YLL/100.000 abitanti attribuibili nel 2020 all’esposizione al PM2.5  superiori a 5 µg/m3, livello di riferimento delle linee guida sulla qualità dell’aria del OMS (2021).

Norme di qualità dell’aria più rigorose contribuirebbero anche agli obiettivi del Piano europeo di lotta contro il cancro, dal momento che l’inquinamento atmosferico è una causa nota del cancro ai polmoni.

Lo scorso ottobre, la Commissione UE ha proposto la revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente che prevede tra le principali misure:
soglie più severe per l’inquinamento, più allineate ai nuovi limiti fissati dall’OMS;
– rafforzamento del diritto all’aria pulita, migliorando l’accesso alla giustizia con la possibilità per i cittadini di chiedere il risarcimento dei danni alla salute dovuti all’inquinamento atmosferico e sanzionando le violazioni alle nuove norme;
– rafforzamento della normativa per il monitoraggio della qualità dell’aria a sostegno di azioni preventive e misure mirate;
– introduzione di requisiti per migliorare la modellazione della qualità dell’aria, specialmente se e dove la qualità dell’aria è scarsa;
maggiore informazione al pubblico.

Tali misure sono in linea con altre proposte legislative, come la revisione della Direttiva sulle emissioni industriali e come e la recente proposta di Regolamento sugli Standard  di emissione Euro 7 per i veicoli stradali, che sosterranno il raggiungimento di standard di qualità dell’aria più rigorosi.

Il pacchetto di Rapporti:
– analizza lo stato delle concentrazioni di inquinanti nell’aria ambiente nel 2020 e nel 2021, per singolo inquinante sia rispetto agli standard di qualità dell’aria dell’UE che ai livelli delle nuove linee guida OMS;
– valuta gli impatti sulla salute dell’esposizione ai principali inquinanti atmosferici, sia in termini di mortalità (per il 2020) che di morbilità (per il 2019), e valuta i progressi verso gli obiettivi relativi alla salute del Piano d’azione dell’UE per l’inquinamento zero;
– valuta l’impatto dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi, compresa una valutazione dei progressi verso l’obiettivo del Piano per ridurre la quantità di ecosistemi danneggiati dall’inquinamento atmosferico, nonché un esame dell’impatto dell’ozono sulla produzione agricola;
– presenta lo stato delle emissioni dei principali inquinanti atmosferici regolamentati nell’UE e valuta le tendenze delle emissioni nel periodo dal 2005 al 2020

In copertina: Foto: © Branko Nađ, Well with Nature /EEA

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