29 Marzo 2023
Inquinamenti e bonifiche Salute

Inquinamento atmosferico: si rafforza nesso tra particolato e decessi

inquinamento atmosferico si rafforza nesso tra particolato e decessi

Alla Conferenza UE sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di rivedere gli attuali limiti di concentrazione degli inquinanti.

In vista di una nuova proposta sulla futura politica per la qualità dell’aria che verrà presentata nel corso del 2013, la Commissione UE ha avviato un’analisi approfondita della situazione commissionando studi e ricerche al fine di acquisire le più ampie e aggiornate informazioni scientifiche sull’argomento.

Proprio per sensibilizzare quanto più possibile i cittadini europei sulle gravi conseguenze per la salute umana provocate dalla cattiva qualità dell’aria che respirano, il 2013 è stato dichiarato “Anno europeo dell’Aria”.

Nell’ambito delle numerose iniziative che sono state programmate, si è svolta a Bruxelles il 30 e 31 gennaio 2013 una Conferenza di alto spessore scientifico “Understanding the health effects of air pollution: recent advances to inform EU policies” (Capire gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute: i recenti progressi per guidare le politiche dell’UE).

La Conferenza è stata co-organizzata dalle Direzioni Generali Ambiente e Ricerca&Innovazione della Commissione UE, dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal prestigioso Health Effects Institute, ONG indipendente statunitense della cui consulenza in materia si avvale l’Agenzia federale per la protezione dell’ambiente (EPA) e che aveva rilasciato in quei giorni il suo ultimo Rapporto di revisione (“Ultrafine Airborn Particles and Health”).

Per l’occasione sono stati diffusi i primi risultati del Progetto internazionale REVIHAAP (Review of evidence on health aspects of air pollution), coordinato dall’OMS e supportato dalla Commissione UE, che ha il compito di rispondere a precise domande su aspetti generali, relative alla gestione della qualità dell’aria, come pure sui livelli di pericolosità dei singoli inquinanti.

I lavori della prima fase del progetto sono iniziati nel novembre 2011, con l’obiettivo di condurre una revisione sistematica della letteratura scientifica (oltre 1.000 documenti di ricerca pertinenti), condotta da un gruppo di esperti del mondo accademico internazionale, e si concluderà nel mese di aprile 2013 con la pubblicazione del Rapporto tecnico completo, del quale terrà conto la Commissione UE per revisione delle sue politiche per l’aria.

Comunque, da quanto riportato nel Comunicato stampa, risulta che “L’esposizione prolungata alle particelle sottili (PM2.5) possono scatenare l’arteriosclerosi, gli impatti negativi alla nascita e le malattie respiratorie infantili. Suggerisce anche – continua il Comunicato – un possibile collegamento con lo sviluppo neurologico, le funzioni cognitive e il diabete, e rafforza il nesso di causalità tra PM2.5 e decessi per malattie cardiovascolari e respiratorie”. 

L’OMS aveva predisposto le Linee Guida sulla Qualità dell’Aria (AQGs) nel 2005, basate sulle valutazioni di esperti in riferimento alle conoscenze scientifiche di allora, al fine di raccomandare ai decision maker limiti per la concentrazione degli inquinanti atmosferici.

“Ancora pochi anni fa, in assenza di prove certe, gli standard di inquinamento dell’aria e regolamenti applicabili non hanno preso di mira l’incidenza sulla salute umana – ha detto Zsuzsanna Jakab, Direttore Regionale OMS per l’Europa – Anni di ricerche coordinate dall’OMS hanno fornito le prime stime quantitative del numero di malattie dovute al particolato fine ed hanno ora stabilito legami tra inquinanti atmosferici e conseguenze per la salute. Siamo certi che queste nuove conoscenze alfine ci porteranno a politiche più severe di controllo dell’inquinamento dell’aria per proteggere la salute dei cittadini europei”.

Al riguardo c’è da osservare che le attuali normative comunitarie sulla qualità dell’aria ambiente sono più deboli di quelle raccomandate dall’OMS, che a loro volta hanno lo scopo di ridurre al minimo gli effetti sulla salute degli inquinanti atmosferici.

Approfondimenti sul n. 1-2, gennaio-febbraio 2013 di Regioni&Ambiente.
Con l’occasione rammentiamo che scade il 4 marzo 2013 il termine per prender parte alla Consultazione avviata dalla Commissione UE in vista della revisione entro l’anno della Direttiva sui limiti nazionali delle emissioni (NEC).

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