Mentre è in corso a Bonn (3-13 giugno 2024) la 60a Sessione degli organismi sussidiari della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), il Programma UN-REDD ha pubblicato un Rapporto che sottolinea l’urgente necessità di rafforzare i Piani nazionali di azione sul clima (NDC) per proteggere, ripristinare e gestire efficacemente le foreste del mondo, azioni fondamentali per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Gli impegni per ridurre la deforestazione e quelli per sostenere finanziariamente questa transizione nei contributi determinati a livello nazionale (NDC) dei 20 Paesi con le maggiori emissioni derivanti dalla deforestazione non sono sufficienti a raggiungere l’ambizione globale di arrestare la deforestazione al 2030. Bisogna aumentare il sostegno finanziario e tecnico per i Paesi ricchi di foreste.
È quanto denuncia il Rapporto “Raising Ambition, Accelerating Action: Towards Enhanced Nationally Determined Contributions for Forests“, lanciato nel corso di una Conferenza stampa da Nairobi, mentre è in corso a Bonn ( 3-13 giugno 2024) la 60a Sessione degli organismi sussidiari della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), dal Programma UN-REDD (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) dell’UNFCCC, il cui obiettivo è di incentivare i Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera dovute alla deforestazione e ai processi di degrado forestale.
Le foreste svolgono un ruolo chiave nel raggiungimento dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, poiché hanno il potenziale per contribuire ad un terzo delle riduzioni delle emissioni necessarie per colmare il divario di mitigazione al 2030.
Tuttavia, secondo gli esperti climatici dell’UNEP che hanno redatto il Rapporto, gli attuali impegni NDC presentati tra il 2017 e il 2023 non soddisfano l’ambizione globale di arrestare e invertire la deforestazione entro il 2030.
Sebbene 11 NDC contengano obiettivi quantificati relativi all’imboschimento e al rimboschimento, per mitigare il cambiamento climatico è necessario prima ridurre la deforestazione, poiché occorrono molti anni per catturare il carbonio perso di un’area equivalente attraverso l’imboschimento e il ripristino. Inoltre, per armonizzare ulteriormente gli sforzi nazionali, è fondamentale anche che gli NDC integrino le strategie nazionali esistenti per ridurre le emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale, che sono state adottate da 15 dei 20 Paesi studiati.
Dato il ruolo delle foreste nella regolazione dei cicli idrologici, nel mitigare le temperature estreme, nella prevenzione di eventi meteorologici estremi e nella protezione della biodiversità e della salute umana, l’ambizione di porre fine alla deforestazione è essenziale affinché l’umanità eviti enormi rischi per noi, il nostro pianeta e la vita che sostiene. Tuttavia, il rapporto pubblicato oggi mostra che i tassi di deforestazione globale hanno continuato ad aumentare, nonostante un recente calo in Brasile.
“Dopo che l’obiettivo del 2020 dei leader mondiali di dimezzare la perdita di foreste non è stato raggiunto, dobbiamo garantire che quello del 2030 non subisca lo stesso destino – ha affermato Dechen Tsering, Direttrice ad interim della Divisione Clima dell’UNEP – I piani d’azione per il clima, previsti per il 2025, devono avere obiettivi ambiziosi, coerenti, dettagliati, mirati e attuabili per la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile delle foreste. Ciò include lo sviluppo delle politiche ambientali nazionali esistenti, rafforzando al contempo il sostegno alle popolazioni indigene e alle comunità locali, che sono i custodi in prima linea delle foreste”.
Il Rapporto sollecita un’urgente collaborazione internazionale per rafforzare le ambizioni dei NDC. Mentre i Paesi si preparano a presentare la prossima serie di NDC per la COP30 – noti come NDC 3.0, con un orizzonte temporale che si estende fino al 2035 – il Rapporto esorta i Paesi, in particolare quelli ricchi di foreste, ad includere obiettivi concreti e misurabili nella revisione dei propri NDC, per i quali passi sarà necessario un sostegno finanziario prevedibile su larga scala.