Biodiversità e conservazione Economia e finanza

Nature Risk Profile: impatti e dipendenze delle aziende dalla natura

Il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e S&P Global Sustainable1 hanno lanciato il Nature Risk Profile, una nuova metodologia per analizzare gli impatti e le dipendenze delle aziende dalla natura, consentendo al settore finanziario di misurare e affrontare i rischi legati alla natura sulla base di  analisi scientificamente solide e liberamente fruibili.

In occasione del World Economic Forum (Davos, 16-20 gennaio 2023), il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e S&P Global, fornitore leader di rating del credito, benchmark e analisi nei mercati globali dei capitali e delle materie pri me, hanno lanciato Nature Risk Profile, una nuova metodologia per analizzare gli impatti e le dipendenze delle aziende dalla natura, per consentire al settore finanziario di misurare e affrontare i rischi legati alla natura, fornendo analisi scientificamente solide e fruibili sugli impatti e le dipendenze della natura.

Con metà del PIL mondiale fortemente dipendente dalla natura, la perdita di biodiversità è una preoccupazione crescente per i leader aziendali globali. Secondo l’ultimo Global Risks Report del WEF, diffuso come consuetudine alla vigilia del Forum di Davos, la perdita di biodiversità è il 4° rischio globale più grave nei prossimi dieci anni, dopo il fallimento dell’azione per il clima, l’adattamento ai cambiamenti climatici e le condizioni meteorologiche estreme. Pertanto, gli investitori hanno bisogno di un approccio quantitativo credibile per misurare l’impatto sulla biodiversità e le correlate dipendenze delle loro operazioni e portafogli, per mitigare i rischi e promuovere risultati positivi per la natura per costruire la resilienza.

La nuova metodologia che delinea metriche e dati che consentono alle aziende e agli investitori di identificare e quantificare l’esposizione correlata alla natura, copre diverse aree chiave, compresi i rischi derivanti dall’impatto delle aziende sulla biodiversità e i potenziali rischi derivanti dalla vicinanza alle aree di biodiversità.

Il lancio della metodologia Nature Risk Profile fa seguito all’adozione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework che prevede, tra l’altro, che i Governi adottino misure legali, amministrative o politiche per incoraggiare e consentire alle imprese di monitorare, valutare e divulgare regolarmente rischi, dipendenze e impatti sulla biodiversità. I Governi, inoltre, hanno concordato che questi requisiti si applichino a tutte le grandi società e istituzioni finanziarie, nonché a quelle transnazionali, nelle loro operazioni, catene di approvvigionamento e valore, e portafogli. Il potenziale impatto della metodologia Nature Risk Profile è rilevante, trasformando i parametri del processo decisionale finanziario. 

Sviluppato da esperti di conservazione, affari e finanza, il Nature Risk Profile si allinea con l’approccio emergente della Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD),  la nuova organizzazione nata sulla scia della Taskforce per il clima (TCFD), che supporterà le imprese nella valutazione dei rischi e delle opportunità legate alla natura.

Elementi costitutivi per il profilo di rischio basato sull’impatto (Fonte: UNEP-S&P Global)

In un contesto di impegni net zero da parte di investitori e aziende, è essenziale che il net zero per il clima sia net positive per la natura in linea con l’importante lavoro della TNFD – ha dichiarato Richard Mattison, Presidente di S&P Global Sustainable1 – Lo sviluppo di questa nuova metodologia sarà fondamentale per sbloccare una migliore comprensione, analisi e azione sui rischi legati alla natura per aziende e investitori. Significativamente, la metodologia sarà anche ad accesso aperto, sviluppata e perfezionata dalle parti interessate, per supportare la trasparenza e l’adozione”.

La metodologia consente agli utenti di combinare le informazioni a livello aziendale con i dati relativi alle best practice sulla natura per calcolare le metriche di rischio vitale. Si basa sull’utilizzo di potenti strumenti scientifici di misurazione dell’impatto e della dipendenza, tra cui il database EXploring Natural Capital Opportunites, Risk and Exposure, e lo sviluppo dell’Ecosystem Integrity Index.

S&P Global Sustainable1 ha anche lanciato una nuova comunità della conoscenza invitando gestori di investimenti, assicuratori, aziende, organizzazioni non profit e altri portatori di interesse a collaborare su modi per sviluppare ulteriormente la metodologia per accelerare lo spostamento del capitale verso risultati positivi per la natura. Questo programma pilota sosterrà l’implementazione pratica del processo quadro TNFD, utilizzando set di dati sulla biodiversità geospaziale curati da UNEP-WCMC, il Centro globale di eccellenza per il monitoraggio della biodiversità e sul contributo della natura alla società e all’economia.

Tale metodologia rappresenta un importante passo avanti per fornire le azioni necessarie per il cambiamento trasformativo e sostenere il contributo fondamentale del settore finanziario per realizzare le ambizioni del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework – ha sottolineato Neville Ash, Direttore dell’UNEP-WCMC – Questa metodologia collega scienza, politica e finanza per portare la natura al centro del processo decisionale finanziario. La collaborazione con un fornitore globale di dati finanziari come S&P aiuta a testare la metodologia utilizzando i dati specifici della loro posizione su migliaia di asset finanziari e aziendali. Sviluppando e condividendo questa metodologia come bene pubblico, stiamo supportando il TNFD nell’attuazione di un approccio comune e armonizzato alla gestione dei rischi legati alla natura all’interno del settore finanziario“.



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