Il leopardo delle nevi, inserito nella Red List della IUNC quale specie minacciata di estinzione, grazie ad uno strumento messo a punto da WWF International e presentato in occasione della Giornata Internazionale del Leopardo delle nevi (23 ottobre) potrà essere meglio studiato e monitorato.
Si celebra oggi (23 ottobre 2019) nei Paesi dove, l’International Snow Leopard Day, una festa introdotta dai Paesi asiatici che hanno firmato nel 2013 la Dichiarazione di Bishkek (Kirghizistan) sulla conservazione del leopardo delle nevi (Panthera uncia), uno felini selvatici più rari del Pianeta e incluso nella Red List della IUNC come minacciato di estinzione.
Obiettivo della Giornata, oltre a sensibilizzare sull’importanza di conservazione di questo animale la cui attuale popolazione si aggirerebbe tra i 4.000 e gli 8.000 esemplari, ma la popolazione riproduttiva effettiva non supererebbe i 3.000 esemplari, è di consolidare gli sforzi di salvaguardia degli habitat naturali dove vive e di sottolineare l’importanza di adottare misure per prevenire il bracconaggio. .
Scoperto solo all’inizio del secolo scorso, il “fantasma delle montagne”, come viene chiamato per via della sua pelliccia, vive tra le alte montagne dell’Asia centrale (Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan), generalmente tra i 3.000 e i 4.500 metri di altitudine, in un ambiente secco, roccioso, ricco di arbusti e praterie. Caccia soprattutto di notte o all’alba e le sue prede abituali sono le pecore selvatiche e le capre. Tuttavia, vivendo in un terreno di montagna, le prede sono scarse e il leopardo si ciba anche di cervi, giovani yak, asini selvatici e bestiame allo stato brado.
A Bishkek, i rappresentanti dei Paesi che vi hanno partecipato si sono impegnati a raggiungere l’obiettivo di garantire entro il 2020 la tutela di 20 habitat fondamentali per la sopravvivenza della specie. La tutela di questa specie è, infatti, strettamente collegata alla salute dei sistemi naturali di quelle aree montane.
Il bracconaggio costituisce la minaccia più seria per questo magnifico esemplare di felino, cacciato soprattutto per la sua splendida pelliccia, particolarissima, ma anche per le sue ossa e altre parti del corpo, che vengono spesso usate nella medicina tradizionale cinese.
L’incremento delle attività umane nella regione connesse all’estrazione di minerali e all’espansione degli allevamenti ne hanno ristretto l’habitat e compromesso il numero, anche per l’ostilità dei mandriani e pastori che temono assalti al bestiame. A queste tradizionali minacce, si è aggiunto l’impatto dei cambiamenti climatici, che sta fortemente minacciando il futuro di queste montagne, casa del leopardo delle nevi, ma che ospita anche una vasta varietà di fauna selvatica e fornisce acqua per decine di milioni di persone.
In occasione della Giornata, WWF International che da anni lavora per la protezione di questa specie, ha annunciato di aver realizzato uno strumento per monitorare. Si tratta di una app per smartphone NextGIS Collector, sviluppato dal WWF Russia, in partnership con IT-Company di Mosca, che viene usata da ranger e biologi per raccogliere dati su questi animali: una mappa digitale consente di visualizzare tutte le tracce, i percorsi e i luoghi in cui si aggirano i felini, permettendo alla app di analizzare facilmente le informazioni raccolte.
Questa specie, anche per il suo habitat e le sue abitudini elusive, è tra le meno studiate. Secondo il WWF, meno del 5% di leopardo delle nevi nel mondo viene oggi studiato e il nuovo programma di monitoraggio è una grande sfida per tutti i Paesi che ospitano il raro felino.
La foto di copertina mostra la caratteristica lunga coda (circa un metro) del leopardo delle nevi, che permette al felino di mantenere l’equilibrio quando rincorre le sue prede.