Beni culturali e turismo Territorio e paesaggio

Entra in vigore la Legge sull’istituzione di ferrovie turistiche

entra in vigore legge su istituzione ferrovie turistiche

Entra in vigore il 7 settembre 2017 la Legge “Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico” (G.U. n. 196 del 23 agosto 2017).

La Legge, la cui prima proposta risale al 2013, ha per obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione delle linee ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, compresi i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze, oltre che dei convogli storici e turistici abilitati a percorrerle, consentirà di arricchire la proposta turistica del Paese, migliorando la mobilità sostenibile ed offrendo nuove ed importanti opportunità di lavoro.

L’individuazione delle tratte ferroviarie interessate avverrà con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, in coerenza con il Piano Strategico del Turismo.
La nuova legge è in completa sintonia con la ‘cura del ferro’ e con le strategie per la valorizzazione del patrimonio esistente e la mobilità dolce – ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e dei TrasportiGraziano Delrio – ed è un’azione qualificante del Piano per la mobilità turistica che stiamo redigendo con il Mibact per valorizzare i siti di interesse del Paese, un modo diverso di vivere e conoscere il nostro bellissimo territorio“.

In sede di prima applicazione la legge individua già alcune tratte ferroviarie ad uso turistico e, in particolare:
a) Sulmona-Castel di Sangro;
b) Cosenza-San Giovanni in Fiore;
c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;
d) Sacile-Gemona;
e) Palazzolo-Paratico;
f) Castel di Sangro-Carpinone;
g) Ceva-Ormea;
h) Mandas-Arbatax;
i) Isili-Sorgono;
l) Sassari-Palau Marina;
m) Macomer-Bosa;
n) Alcantara-Randazzo;
o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;
p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle;
q) Noto-Pachino;
r) Asciano-Monte Antico;
s) Civitavecchia-Capranica-Orte;
t) Fano-Urbino.

L’istituzione delle ferrovie turistiche attraverso il reimpiego delle linee in disuso in aree di pregio, alcune delle quali risalgono alla fine dell’Ottocento, prevede anche l’allestimento di nuovi spazi museali che, insieme alla valorizzazione dei mezzi ferroviari storici, consentirà di arricchire la proposta turistica del Paese, migliorare la mobilità sostenibile ed offrire nuove ed importanti opportunità di lavoro.

Nell’ambito delle attività di valorizzazione dei tratti di ferrovia interessati potranno essere coinvolte associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale.
La legge prevede la possibilità, evitando ogni forma di promiscuità con la circolazione dei treni, che sulle linee ferroviarie dismesse o sospese possano circolare i cosiddetti ferrocicli, veicoli a pedalata naturale o assistita su rotaia.
Nel nostro Paese esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate – ha affermato Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini – Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo“.

Soddisfazione al riguardo è stata espressa dall’Alleanza per la Mobilità Dolce (AMODO) una rete di Associazioni (ne tra fanno parte tra gli altri Greenways ItaliaFiabLegambienteItalia NostraFerrovie Turistiche e MusealiUTP AssoutentiTouring ClubAudax ARIAIPAI e varie associazioni locali) il cui obiettivo di fondo è adoprarsi per aumentare la cultura e la pratica della mobilità dolce, che nei prossimi giorni celebrerà la sua nascita ufficiale a (Pesaro, 15-16 settembre 2017) all’interno dell’iniziativa Verso gli Stati Generali della Mobilità Nuova dal titolo “L’Italia cambia strada“.

Continueremo a seguire l’attuazione della norma perché il lavoro da fare è notevole – ha dichiarato AMODO – E non mancano le criticità, come le risorse che devo essere ritrovate nel Contratto di Programma di RFI-FS per gli investimenti. Ma, finalmente, un passo in avanti sul ‘treno dei desideri’ è stato fatto anche in Italia!”.

Immagine di copertina: Fonte Ferrovie Turistiche

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.