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Giornata Mondiale delle Città: finanziare un futuro sostenibile

La Giornata Mondiale delle Città che si celebra ogni anno il 31 ottobre in tutto il mondo e con un evento ufficiale celebrativo che quest’anno si svolge in Turchia, affronta nel 2023 il tema “Finanziare un futuro urbano sostenibile per tutti”, per esplorare come sbloccare investimenti trasformativi nella pianificazione urbana e raggiungere un’adeguata decentralizzazione fiscale.

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2013, la Giornata Mondiale delle Città (World Cities Day) si celebra ogni anno il 31 ottobre per sensibilizzare la comunità internazionale sul ruolo dell’urbanizzazione nello sviluppo sostenibile e nell’inclusione sociale.

Il tema della giornata è “Città migliore, vita migliore” (Better city, better life), mentre ogni anno vengono selezionati un sottotema, per il 2023 è “Finanziare un futuro urbano sostenibile per tutti” (Financing sustainable urban future for all), e una città ospitante: quest’anno è Üsküdar, quartiere residenziale sul lato asiatico di Instanbul a ridosso del ponte sul Bosforo, dove avrà luogo l’evento celebrativo ufficiale.

La Concept note per l’evento, sottolinea che le attuali prospettive economiche globali rimangono fragili in un contesto di crisi, che minacciano di ostacolare ulteriormente il progresso verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), evidenziando non solo la necessità di aumentare gli investimenti per lo sviluppo, ma ha anche di dare priorità nelle politiche pubbliche alla finanza trasformativa e innovativa. E dato che oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, saranno necessari investimenti importanti nelle aree urbane.

La Giornata Mondiale delle Città è un momento per considerare il ruolo chiave che le città svolgono nello sviluppo sostenibile – ha dichiarato nel suo messaggio per la Giornata, il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres Le città sono motori di crescita economica e innovazione e rappresentano la chiave per raggiungere l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Sono anche in prima linea nelle complesse sfide odierne, dalla crisi climatica alle crescenti disuguaglianze e alla polarizzazione politica. Ma le autorità locali sono alle prese con risorse limitate, mentre la domanda di infrastrutture, alloggi a prezzi accessibili, trasporti efficienti e servizi sociali è enorme e in crescita. Il tema di quest’anno, Finanziare lo sviluppo urbano sostenibile, è un invito all’azione. Mentre celebriamo la Giornata Mondiale delle Città, decidiamo di lavorare insieme per le aree urbane che non sono solo motori di crescita, ma fari di sostenibilità, resilienza e prosperità per tutti”.

Se supportati da normative adeguate, il finanziamento e lo sviluppo delle infrastrutture possono essere utilizzati come motore per lo sviluppo di istituzioni, politiche e capacità in generale. A tal fine, i mandati di tutti i livelli e settori di governo dovrebbero essere coinvolti nelle decisioni sugli investimenti, non solo quelli coinvolti nella riscossione delle tasse e di altre entrate.

Per migliorare l’efficacia della gestione dello sviluppo urbano attraverso una migliore collaborazione tra diversi livelli e settori di governo e guidare gli investimenti, è fondamentale la pianificazione urbana ordinata, individuando le aree idonee e predisponendo le infrastrutture necessarie prima delle costruzioni. L’ammodernamento delle aree costruite in modo informale è complesso e molto più costoso.

Rispondere all’aumento della popolazione urbana sembra comportare o un processo dispendioso in termini di tempo per costruire capacità di armonizzare gli obiettivi e collaborare in modo efficace, oppure una tendenza ad affrontare l’urgenza sviluppando infrastrutture senza alcuna considerazione del primo aspetto. Lo sviluppo delle infrastrutture non può essere sospeso in attesa che vengano messe in atto politiche e istituzioni perfette. Questi fini non devono necessariamente escludersi a vicenda: gli investimenti nello sviluppo urbano non devono essere trattenuti fino a quando non saranno create istituzioni pienamente capaci, né i governi devono ricorrere a una pianificazione e costruzione “non invasiva” di infrastrutture urbane senza il coinvolgimento delle istituzioni locali..

Si deve ricordare, inoltre, che le città consumano il 78% dell’energia primaria mondiale e sono responsabili del 70% delle emissioni globali di CO2, con trasporti, edifici e gestione dei rifiuti che rappresentano la maggior parte delle emissioni urbane. Entro il 2050, due terzi popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Di conseguenza, le città sono la chiave per invertire la traiettoria del carbonio e raggiungere gli obiettivi climatici globali.

La battaglia per il pianeta sarà vinta o persa sempre più nelle città.

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