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Giornata Internazionale per eliminare la discriminazione razziale

Nel 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la celebrazione del 21 marzo della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale vuole ricordare che tutti hanno un ruolo da svolgere per un’azione nella lotta contro il razzismo, la discriminazione, la xenofobia e altre forme di intolleranza.

Ogni anno, il 21 marzo si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale (International Day for the Elimination of Racial Discrimination), adottata nel 1966 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare il giorno in cui nel 1960 la polizia di Sharpeville (Sud Africa) aprì il fuoco sulla folla scesa in piazza per protestare contro le Leggi sulla segregazione razziale (apartheid)uccidendo 69 persone e altre 180 rimasero ferite.

La Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, nota anche come “End Racism Day” è un’opportunità per “riconoscere il contributo di individui e organizzazioni che si oppongono alla discriminazione e le sfide che devono affrontare”, nel 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

È tempo di riconoscere e riparare i torti di lunga data e di invertire le loro conseguenze – ha sottolineato nel suo messaggio per la Giornata il Segretario generale delle Nazioni Unite, António GuterresLa giustizia riparatoria è essenziale per la riconciliazione, la prevenzione dei conflitti e la creazione di società basate sull’equità, l’uguaglianza, il rispetto e la solidarietà. Man mano che le società diventano sempre più multietniche, multireligiose e multiculturali, abbiamo bisogno di maggiori investimenti politici, culturali ed economici nell’inclusione e nella coesione. Dobbiamo sfruttare i vantaggi della diversità piuttosto che percepirla come una minaccia. Quest’anno, la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale sottolinea l’importante ruolo dei giovani che sono stati in prima linea nella lotta contro il razzismo. Gli atteggiamenti e il comportamento dei giovani detteranno la forma e l’aspetto futuri delle nostre società. Solo comprendendo e rifiutando questo fenomeno profondamente radicato possiamo porvi fine. Quindi, oggi, mi rivolgo ai giovani di tutto il mondo, così come ai leader e agli educatori. Insegniamo al mondo che tutte le persone nascono uguali. La supremazia è una menzogna malvagia. Il razzismo uccide. In questo giorno, e ogni giorno, lavoriamo insieme per liberare il mondo dal male pernicioso del razzismo in modo che tutti possano vivere in un mondo di pace, dignità e opportunità”.

Con il motto ““Learn, Speak Up, Act!”, le Nazioni Unite indicano le 3 azioni chiave nella lotta contro il razzismo:
Istruzione: insegnare la storia del razzismo, dello schiavismo, del colonialismo e studiare le carte fondamentali dei diritti umani;
Discussione: denunciare a gran voce l’intolleranza spesso porta ad azioni concrete per fermarla;
Azione: tutti hanno la capacità di combattere il razzismo, ciò che serve è la volontà di agire.

Stimolare il potere dell’azione collettiva e un consenso globale per affrontare il razzismo e la discriminazione razziale è urgente per tutti noi – ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker TürkLe richieste inequivocabili di cambiamento devono essere ascoltate e accolte nelle sale di ogni ministero, di ogni tribunale, di ogni stazione di polizia, in ogni Paese”.

 In copertina: immagine del Peace Research Institute di Oslo.

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