di Anna Rita Rossi
Il dipinto di Millais, “Passaggio a Nord Ovest”, nacque in parallelo alle fallimentari spedizioni britanniche che tentavano di trovare un possibile passaggio navigabile intorno al nord del continente americano.
Datato 1874, “Passaggio a Nord Ovest” è il titolo di un singolare dipinto di John Everett Millais (Southampton, 8 giugno 1829 – Londra, 13 agosto 1896), accompagnato anche da un sottotitolo: “Si potrebbe fare e l’Inghilterra dovrebbe farlo“. Si ritiene che la frase sia pronunciata dall’anziano marinaio ritratto nel quadro, seduto a una scrivania. Accanto a lui, c’è la figlia, accomodata su uno sgabello. L’uomo fissa lo spettatore, la ragazza, invece, legge un diario di bordo. Sulla scrivania, in bella vista, Millais ha rappresentato una grande carta nautica, dove è possibile intravvedere complessi passaggi tra isole non ancora cartografate.
Titolo e sottotitolo di quest’opera, fanno riferimento ai numerosi tentativi intrapresi dagli inglesi per trovare il Passaggio a Nord Ovest, cioè un passaggio navigabile al nord del continente americano, che furono il teatro di molte sciagure.
Già nel Seicento ebbero inizio le prime esplorazioni per individuare un passaggio, con i viaggi di Henry Hudson (1565 – 1611). In seguito, uno dei tentativi più rilevanti fu quello dell’ufficiale, esploratore e scrittore inglese, John Franklin (1786 – 1847), che condusse una spedizione nel 1845. Ulteriori iniziative, intraprese negli anni successivi, non riuscirono nell’intento di navigare su una rotta tra il Canada e l’Artico, ma scoprirono cosa ne era stato delle navi di Franklin, misteriosamente scomparse. In pratica, erano rimaste bloccate nel ghiaccio e gli uomini degli equipaggi erano deceduti per varie cause, alcuni tentando di fuggire attraverso il ghiaccio.
A ispirare il dipinto di Millais fu l’imminente pianificazione di una nuova spedizione: la “British Arctic Expedition”, guidata dal navigatore, ammiraglio ed esploratore polare britannico, George Nares (1831 – 1915).
Come modello per il suo vecchio marinaio, Millais avrebbe voluto ritrarre Edward John Trelawny (1792 – 1881), biografo, romanziere e avventuriero britannico, noto in particolare per la sua amicizia con i poeti romantici Percy Bysshe Shelley (1792 – 1822) e Lord Byron (1788 – 1824).
L’artista aveva conosciuto Trelawny al funerale di John Leech (1817 – 1864; illustratore britannico), loro comune amico. La moglie di Millais, Effie Gray (1828 – 1897), convinse Trelawny a posare per il quadro. Per la figlia del marinaio, invece, il pittore utilizzò una modella professionista.
Inizialmente, sul lato destro del dipinto, Millais aveva raffigurato due nipoti del marinaio, usando come modelli i suoi due figli, John e Alice. I bambini erano stati ritratti mentre guardavano un mappamondo.
Terminata l’opera, l’artista era insoddisfatto della soluzione adottata: riteneva che i due bambini distraessero lo spettatore dal protagonista del quadro, così eliminò questa parte del dipinto, sostituendola con un paravento, al quale sono appese le bandiere navali britanniche.
La carta nautica che Millais ha rappresentato nel quadro è quella della costa settentrionale del Canada, che fu mappata durante le spedizioni del 1848-53 dell’esploratore irlandese, Robert McClure (1807 – 1873). La carta fu disegnata dall’ammiraglio e pittore britannico, Edward Augustus Inglefield (1820 – 1894) e fu stampata nel 1854.
Per quanto riguarda il vecchio marinaio, invece, il pittore sembra volesse suggerire che l’uomo raffigurato fosse un veterano di una delle spedizioni di McClure. A conferma di ciò, nel quadro, lo sfondo dietro le bandiere mostra una nave intrappolata nel ghiaccio, che rammenta la “HMS Investigator”, la nave di McClure, abbandonata dall’equipaggio nel 1853.
Questo dipinto di Millais insieme a “La fanciullezza di Raleigh” (The Boyhood of Raleigh, 1870) realizzato in precedenza dall’artista inglese, finì per simboleggiare l’immagine di una Gran Bretagna, patria di eroici esploratori, come del resto testimonia una lettera dell’esploratore Sir George Nares, il quale scrisse che il dipinto aveva avuto un forte effetto sullo spirito della nazione.
Il quadro di Millais fu esposto per la prima volta nel 1874, alla mostra della Royal Academy of Arts e quando Trelawny lo vide si risentì perché era astemio, mentre il pittore aveva raffigurato nel dipinto un bicchiere di grog e un limone.
A differenza di Trelawny, i critici d’arte dell’epoca furono piuttosto entusiasti del quadro che fu esposto anche all’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1876.
In un primo tempo, il dipinto di Millais fu acquistato dall’industriale vittoriano, Henry Bolckow (1806 – 1878) per 4.930 sterline, poi, nel 1888, passò nelle mani del filantropo inglese, Henry Tate (1819 – 1899), il quale lo donò più tardi alla National Gallery of British Art, da lui stesso fondata e che in seguito prese il nome di Tate Gallery.
Il notevole successo riscosso da Passaggio a Nord Ovest è testimoniato anche dalle numerose riproduzioni di cui fu oggetto che, a quanto pare, comparvero un po’ ovunque, perlomeno in base a quanto riferì il figlio di Millais che sostenne di averne visto una copia nella “capanna di un pastore ottentotto” in Sudafrica.
La notorietà dell’opera di Millais non si limitò alle copiose riproduzioni, ma comparve anche nelle vignette satiriche. Nell’ottobre del 1874 “Punch”, importante rivista satirica britannica, pubblicò un pastiche del pittore e illustratore britannico, John Tenniel (1820 – 1914), che ritraeva Benjamin Disraeli, (1804 – 1881) politico e scrittore inglese nei panni del vecchio marinaio, e Britannia (toponimo latino dato dai Romani all’attuale Gran Bretagna) in quelli di sua figlia.
Successivamente, altri si ispirarono a vario titolo al quadro di Millais, tra questi, George Bernard Shaw (1856 – 1950) che ne trasse l’idea per la sua commedia “Heartbreak House”. La relazione tra i due protagonisti teatrali, il capitano Shotover ed Ellie Dunn, sono ricalcati sulle figure del dipinto e una scena riproduce in parte la composizione stessa del quadro di Millais.
In copertina: John Everett Millais, Passaggio a Nord Ovest (The North-West Passage), olio su tela (1874), Tate Britain