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Eurobarometro: per europei transizione verde da accelerare

Secondo un nuovo sondaggio, condotto da Eurobarometro tra il 10 maggio e il 15 giugno 2023, la maggioranza degli europei (77%) ritiene che i cambiamenti climatici siano un problema “molto serio”, e per gli Italiani lo è ancora di più (83%).

La maggioranza degli europei ritiene che i cambiamenti climatici rappresentino un grave problema su scala mondialePiù della metà (58%) pensa che l’uso delle fonti energetiche rinnovabili dovrebbe essere accelerato. Il 73% concorda sul fatto che i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici siano molto superiori agli investimenti necessari per la transizione verde. Tre quarti (75%) pensano che la lotta ai cambiamenti climatici favorirà l’innovazione.

Sono alcuni dei risultati dell’ultimo Rapporto speciale di Eurobarometro sui cambiamenti climatici, pubblicato il 20 luglio 2023, frutto dell’indagine svolta fra il 10 maggio e il 15 giugno 2023 con interviste effettuate a 26.358 cittadini dell’UE di età e categorie diverse in tutti i 27 Stati membri, e condotte di persona nelle abitazioni dei coinvolti o in remoto tramite una connessione video.

Quasi nove europei su dieci (88 %) concordano sulla necessità di ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra e di compensare allo stesso tempo le emissioni residue per far sì che l’UE raggiunga la neutralità climatica entro il 2050. Quasi nove europei su dieci (87 %) credono che sia importante che l’UE fissi obiettivi ambiziosi per aumentare il ricorso alle energie rinnovabili e una percentuale analoga (85%) ritiene altrettanto cruciale che l’UE intervenga per migliorare l’efficienza energetica, ad esempio incoraggiando i cittadini a isolare le abitazioni, installare pannelli solari o acquistare automobili elettriche. Sette intervistati su dieci (70 %) credono che ridurre le importazioni di combustibili fossili possa aumentare la sicurezza energetica e avvantaggiare economicamente l’UE.

La grande maggioranza dei cittadini dell’UE (93%) s’impegna già individualmente in favore del clima e opta per scelte sostenibili nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, quando è stato chiesto loro chi debba farsi carico della lotta ai cambiamenti climatici, i cittadini hanno evidenziato la necessità di altre riforme che accompagnino l’azione individuale, segnalando anche la responsabilità dei Governi nazionali (56%), dell’UE (56%), delle imprese e dell’industria (53%).

I cittadini europei percepiscono inoltre i cambiamenti climatici come una minaccia anche nella vita quotidiana. In media, oltre un terzo degli europei si sente personalmente esposto ai rischi e alle minacce ambientali, una preoccupazione che in 7 Stati membri è condivisa da più della metà dei cittadini, soprattutto nei Paesi dell’Europa meridionale, ma anche in Polonia e Ungheria. L‘84% degli europei concorda sul fatto che gli interventi per combattere i cambiamenti climatici e risolvere le questioni ambientali dovrebbero essere una priorità anche per migliorare la salute pubblica, mentre il 63% degli intervistati ritiene che prepararsi agli effetti dei cambiamenti climatici possa avere conseguenze positive per i cittadini dell’UE.

Oltre al Quadro generale, Eurobarometro allega le schede dei risultati del sondaggio per Paese.

Nella scheda dedicata al nostro Paese si può cogliere che per gli italiani:
– i cambiamenti climatici sono un problema molto serio per l’83% dei connazionali (rispetto al 77% di media Ue) e solo il 3% non lo vede come tale;
– l’86% ritiene che serva un maggiore sostegno economico pubblico anche perché per l’87% le iniziative contro i cambiamenti climatici porteranno innovazione e renderanno l’UE più competitiva;
– per l’82% degli intervistati, i costi dei danni legati ai cambiamenti climatici sono molto più alti degli investimenti necessari per la transizione verde (la media europea è al 73%);
– per il 51% l’UE deve essere, il principale motore delle politiche in questo ambito, poi il governo (46%) e in terza battuta l’industria e le imprese (43%):
– il 52% che ha partecipato al sondaggio ha affermato di aver fatto qualcosa sul piano personale per partecipare alla lotta contro i cambiamenti climatici (la media europea è al 63%);
– per il 74% il governo non sta facendo abbastanza (la media europea è al 67%);
– il 43% degli intervistati si sentono molto esposti ai rischi e minacce legati ai cambiamenti climatici.

I cittadini europei hanno chiara la portata delle minacce dei cambiamenti climatici e continuano a sostenere interventi per il clima a livello dell’UE, dei governi nazionali, delle imprese e anche dei singoli cittadini – ha affermato Frans Timmermans, , Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – Sono consapevoli dei rischi a lungo termine posti dalle crisi legate al clima e alla biodiversità, ma al contempo riconoscono che la transizione verde, se portata avanti, costituisce un’occasione per costruire un futuro migliore, più sano e sicuro. I risultati dell’indagine di Eurobarometro ci ricordano che l’avanzamento del Green Deal europeo può ancora contare su un solido sostegno popolare. Sta ai politici e ai responsabili decisionali rispondere a questa chiamata”.

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