C’è tempo fino all’8 marzo 2018 per partecipare alla consultazione pubblica avviata dalla Commissione UE per raccogliere i pareri di tutte le parti interessate (regioni, città, ONG, PMI, ricercatori, scienziati, cittadini ecc.) su come sfruttare al meglio i fondi dell’Unione dei bilanci post-2020.
La Commissione UE presenterà a maggio la sua proposta per la prossima generazione di programmi finanziari post-2020, che è il bilancio a lungo termine dell’UE, e che offre sostegno economico a centinaia di migliaia di beneficiari quali regioni, città, ONG, imprese, agricoltori, studenti, scienziati e molti altri.
“Un’Unione più forte deve essere munita di adeguati mezzi finanziari per continuare a portare avanti le sue politiche – scriveva la Commissione UE nel Programma di lavoro del 2018 pubblicato il 24 ottobre 2017 – L’Unione è profondamente cambiata negli ultimi anni e altrettanto dicasi per le sfide cui deve far fronte. La nostra Unione ha bisogno di un bilancio che possa aiutarci a raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Il quadro finanziario pluriennale per il periodo successivo deve rispecchiare questa esigenza”.
Il bilancio dell’UE costa meno di 1 euro al giorno al cittadino europeo. È un bilancio modesto, pari a circa l’1% del reddito nazionale lordo dell’UE o al 2% della spesa pubblica totale dell’UE, eppure sostiene gli obiettivi comuni dell’UE e fornisce beni pubblici essenziali e risultati tangibili ai cittadini dell’UE.
Ad esempio:
– investe in competenze, innovazione e infrastrutture;
– assicura filiere alimentari sostenibili e sviluppa le zone rurali;
– garantisce un ambiente pulito e salubre e la tutela delle risorse naturali;
– promuove progetti industriali e di ricerca comuni;
– finanzia attività congiunte nel settore della migrazione e della sicurezza;
– sostiene gli aiuti umanitari e allo sviluppo.
Le proposte, sottolinea la Commissione UE, saranno concepite in modo da permettere all’Unione di realizzare le azioni che più contano nei settori in cui il suo intervento può risultare più efficace rispetto alle misure dei singoli Stati membri, valutando quel che ha funzionato e quel che è possibile migliorare in futuro.
A tal fine la Commissione ha lanciato una pubblica consultazione sui Fondi dell’UE nei settori investimenti, ricerca e innovazione, PMI e mercato unico, per raccogliere i pareri di tutte le parti interessate su come sfruttare al meglio ogni euro del bilancio dell’UE.
Tutti i cittadini, le organizzazioni e le parti interessate e/o coinvolti nelle questioni attinenti agli investimenti nei settori sopramenzionati sono invitati a rispondere alla Consultazione entro l’8 marzo 2018, compilando il questionario, rispondendo in una delle 23 lingue dell’UE, operazione che richiede all’incirca 30 minuti.
Per consentire alla Commissione di capire meglio la posizione sostenuta, i partecipanti sono invitati ad approfondire le risposte nei riquadri previsti a tal fine.