Inquinamenti e bonifiche Territorio e paesaggio

“City Tree”: alberi cittadini installati a Londra, Berlino e Parigi

di Anna Rita Rossi

Nelle città sono arrivati i City Tree, “alberi tecnologici” che riducono l’inquinamento dell’aria provocato dal traffico veicolare.

Il problema dell’inquinamento atmosferico diventa di giorno in giorno sempre più incalzante. Questo in particolare nelle aree urbane, dove la qualità dell’aria è al di sotto dei parametri per la salvaguardia della salute dei cittadini, in gran parte del mondo.
Un progetto tedesco, denominato “City Tree” potrebbe mitigare gli effetti nocivi dell’inquinamento.

La soluzione più adeguata sarebbe piantare alberi, in quanto le loro foglie sono in grado di assorbire molte particelle nocive, ma ciò non è sempre attuabile, per motivi di spazio, sempre più difficile da reperire nelle città. Per questo si stanno studiando soluzioni alternative. Una di queste è stata proposta da una giovane start-up tedesca di Bestensee (piccolo comune del Brandeburgo, pochi km a sud di Berlino), che si occupa di elementi urbani capaci di ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni green e sostenibili.

In pratica, si tratta di strutture create allo scopo di assorbire lo smog. Ogni pannello è alto quattro metri, lungo tre e profondo sessanta centimetri. Si possono considerare una sorta di “alberi cittadini” e ne sono già stati “piantati” diversi in molte grandi città, come Londra, Berlino, Parigi, Oslo, Amburgo, Dresda, Hong Kong, Bruxelles, ecc.

I produttori dei City Tree dicono che essi rappresentano il “primo filtro biotecnologico antinquinamento al mondo”. Secondo i dati, infatti, uno solo di questi pannelli svolgerebbe il lavoro di ben 275 alberi, utilizzando uno spazio molto più ridotto. Inoltre, i City Tree contrastano anche il calore che con il global warming sta diventando un altro problema da affrontare nelle grandi città.

I City Tree sono colture di muschio che possono estendersi su superfici più grandi delle foglie di un albero e sono inserite in pannelli autoportanti, spesso affiancati a panchine. Le colture di muschio sono in grado di afferrare il particolato atmosferico (PM), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3), gli inquinanti atmosferici più dannosi per la salute umana, rilasciando al contempo ossigeno. Secondo i loro creatori, questi pannelli riescono ad assorbire, giornalmente, 250 grammi circa di particolato, per un totale di 240 tonnellate di CO2 all’anno.

I pannelli sono quasi del tutto autonomi: sono dotati di un sistema di irrigazione e ventilazione automatizzato e hanno bisogno di poche ore di manutenzione all’anno. L’energia elettrica di cui necessitano è prodotta da pannelli solari; l’acqua necessaria alle colture per vivere è quella piovana, raccolta e conservata in un apposito serbatoio.

I City Tree contengono anche dei sensori, alcuni servono a monitorare la salute del muschio, in quanto verificano l’umidità del terreno, la temperatura e la qualità dell’acqua. Gli altri sensori presenti nei pannelli svolgono una funzione di monitoraggio della qualità dell’aria circostante.
Tra gli altri vantaggi, queste strutture sono semplici da montare (servono solo otto ore) e il loro costo si aggira attorno ai 20.000 euro.

A Londra, il primo City Tree è stato posizionato nel West End, nel 2018.; a Berlino, presso la stazione ferroviaria centrale della città e nel quartiere smart EUREF campus; a Parigi, sono presenti tre di questi pannelli tecnologici, tutti vicino a Place de La Nation. Altri City Tree (circa 60) sono stati collocati in varie città europee, e in Italia soltanto Modena al momento ha aderito al progetto e il primo è stato installato nel 2018 in viale Verdi.

La soluzione dei City Tree ha avuto anche critici: alcuni scienziati ritengono siano poco efficaci. Sembra che l’assorbimento delle sostanze inquinanti sia lento e piuttosto circoscritto.
In particolare, Gary Fuller, un esperto di inquinamento dell’aria del King College di Londra, sostiene che, pur avendo un filtro d’aria perfetto non riesce ad assorbire l’inquinamento dei gas di scarico del traffico veicolare, che ha una dispersione verticale per vari chilometri.

Consapevoli di tale limitazione, gli ideatori degli “alberi cittadini” sostengono che la criticità può essere risolta con la collocazione adeguata dei pannelli, in luoghi dove l’inquinamento è più elevato ovvero nelle zone con maggior traffico veicolare e con ricircolo d’aria limitato. Per gli ideatori del City Tree, questi pannelli sono solo la punta dell’iceberg: l’obiettivo finale è quello di inserire questa tecnologia in edifici già esistenti.

In ogni caso, molti continuano a sostenere che l’unica soluzione ancora valida per rendere l’aria delle città qualitativamente migliore, riducendo le emissioni urbane, sia applicare metodi già da tempo individuati: rendere più efficienti i trasporti pubblici; promuovere i veicoli elettrici; intervenire sugli edifici; piantare alberi e arbusti, ecc.

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