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Agricoltura biologica: la Commissione UE avvia una consultazione

La Commissione UE ha lanciato una consultazione pubblica per il Piano d’azione sull’agricoltura biologica. Contemporaneamente ha proposto il rinvio di un anno (1° gennaio 2022) per l’entrata in vigore del Regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici a causa della pandemia di Covid-19.

di E.B.

L’agricoltura biologica mira a produrre cibo utilizzando sostanze e processi naturali, portando a un metodo agricolo con un impatto ambientale limitato. Incoraggia l’uso di risorse rinnovabili di derivazione agricola, il miglioramento dei cicli biologici all’interno del sistema agricolo, il mantenimento della biodiversità, il mantenimento degli equilibri ecologici regionali, il mantenimento e l’aumento della fertilità del suolo, l’uso responsabile e la cura adeguata dell’acqua. Inoltre, le norme sull’agricoltura biologica incoraggiano un elevato standard di benessere degli animali e richiedono agli allevatori di soddisfare le esigenze comportamentali specifiche degli animali.

Su questi presupposti, la Commissione europea ha lanciato il 4 settembre 2020 una Consultazione pubblica sul suo futuro Piano d’azione sull’agricoltura biologica che svolgerà un ruolo importante nel raggiungimento dell’ambizione del Green Deal europeo e nel raggiungimento degli obiettivi fissati nelle Strategie “Farm to Fork” (Dal Produttore al Consumatore) e Biodiversità.

È una priorità per la Commissione garantire che il settore dell’agricoltura biologica disponga degli strumenti giusti e di un quadro giuridico ben funzionante e consensuale, fondamentale per raggiungere l’obiettivo del 25% dei terreni agricoli dedicati all’agricoltura biologica.

Sebbene il nuovo Regolamento relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici fornisca una base solida di adeguamento alla natura mutevole di questo settore in rapida crescita, con nuove regole  che sono state progettate per garantire una concorrenza leale per gli agricoltori, prevenendo le frodi e mantenendo la fiducia dei consumatori, la Commissione UE ha proposto di far slittare dal 1 ° gennaio 2021 al 1 ° gennaio 2022 la sua entrata in vigore. Il rinvio era stato originariamente richiesto dagli Stati membri, dal Parlamento europeo, dai Paesi terzi e da altre parti interessate a causa della complessità e dell’importanza del diritto derivato in preparazione. A seguito della crisi del coronavirus, i lavori sulla legislazione secondaria hanno subito un rallentamento. Il rinvio concederà tempo sufficiente per le necessarie consultazioni approfondite e il controllo legislativo. Pertanto,

È una priorità della Commissione UE garantire che il settore dell’agricoltura biologica disponga degli strumenti giusti e di un quadro giuridico ben funzionante e consensuale, fondamentale per raggiungere l’obiettivo del 25% dei terreni agricoli dedicati all’agricoltura biologica.

Le strategie Farm to Fork e Biodiversità fissano obiettivi ambiziosi per il settore agricolo per garantire che sia pronto per il Green Deal – ha dichiarato il Commissario UE per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Janusz  Wojciechowski – L’agricoltura biologica sarà un alleato fondamentale nella transizione che stiamo conducendo verso un sistema alimentare più sostenibile e una migliore protezione della nostra biodiversità. La Commissione sosterrà il settore biologico verso il raggiungimento dell’obiettivo del 25% di terreni agricoli in agricoltura biologica entro il 2030 con la politica e il quadro giuridico adeguati“.

Per contribuire a raggiungere questo obiettivo, la Commissione europea sta mettendo in atto e utilizzando, oltre al nuovo Regolamento, altri strumenti chiave.
Per il 2021 è previsto uno stanziamento di un budget specifico di 40 milioni di euro per l’agricoltura biologica nell’ambito della politica di promozione. Con tale bilancio saranno cofinanziate azioni di promozione e campagne di informazione sul settore biologico dell’UE, aumentando la consapevolezza sulle sue qualità e mirando a stimolare la domanda.

– All’inizio del 2021 verrà adottato un nuovo Piano d’azione per l’agricoltura biologica, che sarà uno strumento importante per accompagnare la crescita futura del settore, sia a livello di domanda che di offerta, e sarà organizzato attorno a tre punti chiave:
(1) stimolare la domanda di prodotti biologici mantenendo la fiducia dei consumatori; (2) incoraggiare l’aumento della superficie dell’agricoltura biologica nell’UE;
(3) rafforzare il ruolo della produzione biologica nella lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, anche per effetto della gestione sostenibile delle risorse. 

Al fine di raccogliere le opinioni dei cittadini, delle autorità nazionali e delle parti interessate per la predisposizione di un nuovo Piano di azione , la Commissione UE ha avviato la  consultazione pubblica  a cui  si potrà partecipare rispondendo al Questionario online fino al 27 novembre 2020.

Oltre a questi strumenti chiave, l’attuale e futura politica agricola comune (PAC) continuerà a sostenere l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura biologica nell’UE. Ad esempio, le misure nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale offrono sostegno agli agricoltori che desiderano convertirsi all’agricoltura biologica e mantenere questo tipo di agricoltura.

Secondo quanto riportato da EurActiv, la notizia dell’avvio della consultazione e la proposta di posticipare l’applicazione del Regolamento è stata accolta con favore da Norbet Lins, Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
Sono lieto che la Commissione abbia seguito l’esempio del Parlamento e abbia proposto di rinviare l’entrata in applicazione delle nuove norme sul biologico. Posticipare l’entrata di applicazione del Regolamento è l’unica opzione possibile per dare agli Stati membri e agli operatori abbastanza tempo per effettuare una transizione di successo verso il nuovo e migliore sistema di produzione biologica“.

L’annuncio è stato accolto con favore anche dall’Associazione europea dei prodotti biologici (IFOAM) che ha giudicato “saggia” la decisione della Commissione UE, che consente agli Stati membri di terminare adeguatamente il lavoro sulla legislazione secondaria.
Questo passo concreto è ciò di cui abbiamo bisogno per stimolare la domanda e aumentare la consapevolezza sui vantaggi della produzione biologica – ha affermato il Presidente IFOAM Jan Plaggeche è un aspetto chiave di un Piano d’azione“.

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