Una nuova ricerca evidenzia che l’accelerazione della pressione per misurare, monitorare e gestire la risorsa idrica a livello locale e globale, impone di rivedere il nostro modo di approcciare al valore dell’acqua, attraverso politiche e pratiche migliori se si vuole raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
“ 5.451. We never know the Worth of Water, till the Well is”.
(Non conosciamo il valore dell’acqua, finché il pozzo non si prosciuga)
Thomas Fuller “Gnomologia: Adagies and Proverbes;
Wife Sentences and Witty Sayings, Ancient and Modern, Foreign and British”,
London, 1732.
Il valore dell’acqua per le persone, l’ambiente, l’industria, l’agricoltura e le colture è stato riconosciuto da tempo, come pure che l’acqua potabile sia gestita in modo sicuro essendo essenziale per la vita umana. L’entità dell’investimento per l’acqua potabile e le strutture igienico-sanitarie universali e sicure è grande, con stime di circa 114 miliardi di dollari all’anno, solo per i costi del capitale.
Ma c’è una crescente necessità di ripensare al valore dell’acqua per due principali motivi, secondo i ricercatori:
– L’acqua non è solo essenziale per vivere, ma svolge un ruolo determinante nello sviluppo sostenibile.
Il valore dell’acqua è evidente in tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, dallo sradicamento della povertà e dalla fine della fame, dove la connessione è riconosciuta da tempo, alle città sostenibili e alla pace e alla giustizia, dove gli impatti complessivi dell’acqua sono ora pienamente riconosciuti.
– La sicurezza degli approvvigionamenti idrici è una preoccupazione globale in crescita.
Gli impatti negativi della scarsità d’acqua, delle inondazioni e dell’inquinamento hanno fatto inserire i rischi correlati all’acqua tra le prime 5 minacce globali del World Economic Forum per diversi anni di seguito.
Nel 2015, una ricerca condotta dall’Università di Oxford sulla sicurezza idrica ha quantificato le perdite attese da penuria e inadeguata fornitura di acqua e servizi igienico-sanitari e da inondazioni a circa 500 miliardi di dollari l’anno.
Il 25 ottobre 2017, con la pubblicazione del Rapporto “Uncharted Waters : The New Economics of Water Scarcity and Variability”, la Banca Mondiale ha denunciato le conseguenze della scarsità d’acqua e degli shock idrici: i costi determinati da una siccità nelle città è quattro volte maggiore di un’alluvione e un singolo periodo arido nell’Africa rurale può innescare una catena di privazioni e povertà per generazioni.
Preso atto di queste tendenze, la necessità urgente e globale di ripensare al valore dell’acqua e stata lanciata nel 2017 dal Gruppo di esperti di alto livello sull’acqua Nazioni Unite / Banca mondiale con la nuova iniziativa Valuing Water, con l’obiettivo di orientare adeguatamente le politiche e gli investimenti futuri, superando il valore monetario o il prezzo dell’acqua per considerare il valore dell’acqua come una sfida di governance.
Pubblicato il 24 novembre 2017 su Science e condotto da un pool di ricercatori internazionali coordinati dall’Università di Oxford, lo Studio “Valuing water for sustainable development” offre un nuovo quadro per valutare l’acqua ai fini del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Mettere un valore monetario sull’acqua e cogliere i benefici culturali dell’acqua sono solo un passo. I ricercatori suggeriscono che valutare e gestire l’acqua richiede un’azione parallela e coordinata su 4 priorità: misurazione, valutazione, scambio e istituzioni capaci di fare stanziamenti e finanziamenti per l’acqua.
“Il nostro documento risponde all’invito di un’azione globale: gli impatti negativi a cascata della scarsità d’acqua, gli shock e i servizi idrici inadeguati sottolineano la necessità di valutare meglio l’acqua”, ha affermato Dustin Garrick, della Smith School of Enterprise and the Environment dell’Università di Oxford e principale autore dello Studio.
“Non esistendo ricette magiche, ma passi chiari da fare, noi sosteniamo che dare valore all’acqua è fondamentalmente sulla strada del cambiamento. L’obiettivo della nostra ricerca è di mostrare perché dobbiamo ripensare al valore dell’acqua e come procedere sfruttando la tecnologia, la scienza e gli incentivi per superare le perduranti barriere di governance. Valorizzare l’acqua necessita di valutare le istituzioni”.
Uno degli autori, l’australiano Erin O ‘Donnell dell’Università di Melbourne ha ricordato che ad agosto 2017 in Australia a quattro fiumi sono stati concessi i diritti di personalità giuridica e che questo riconoscimento senza precedenti del valore culturale e ambientale dei fiumi ci obbliga a riesaminare il loro ruolo nella società e all’interno degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
In verità, il primo caso di fiume cui è stata riconosciuta personalità giuridica ovvero la possibilità legale di essere trattato come un individuo o una impresa era avvenuto nel 2012 in Nuova Zelanda.
In copertina: La Diga di Morelos sul Colorado. Messico e Stati Uniti stanno cooperando per affrontare la carenza, l’efficienza nell’utilizzo di acqua e il ripristino degli ecosistemi della bassa valle e del delta del fiume Colorado. (foto: Amy McCoy)