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Acque reflue in agricoltura: il trilogo sotto la Presidenza UE della Finlandia

Dopo il Consiglio Ambiente che ha espresso la sua posizione sulla proposta della Commissione UE per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, sarà la Presidenza finlandese appena insediatasi a condurre i negoziati a livello di trilogo.

Il Consiglio “Ambiente” UE, tenutosi il 26 giugno 2019 sotto la Presidenza di turno della Romania, ha discusso, tra gli altri punti all’ordine del giorno, il tema del riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, raggiungendo un orientamento generale sulla proposta della Commissione UE di un Regolamento per ridurre il rischio di penuria d’acqua per l’irrigazione delle colture e aiutare l’Europa ad adattarsi alle conseguenze dei cambiamenti climatici.

La penuria di acqua è una preoccupazione per molti Stati membri dell’UE e sulla base delle proiezioni dei cambiamenti climatici in atto il problema è destinato ad aumentare in tutta Europa nei prossimi decenni. La carenza o la contaminazione idrica può determinare seri costi sociali ed economici, con ripercussioni sulla competitività e sul mercato interno. Pertanto, come parte di un approccio integrato di gestione delle risorse idriche che includa misure prioritarie di risparmio e di efficienza della risorsa acqua, le acque reflue trattate dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane forniscono un’alternativa affidabile di approvvigionamento idrico.

Pertanto, la Commissione UE nel maggio 2018 aveva adottato una proposta di Regolamento che introduce i seguenti elementi chiave:
– Requisiti minimi per il riutilizzo delle acque reflue trattate da impianti di trattamento delle acque reflue urbane, riguardo sia elementi microbiologici (ad esempio, i livelli dei batteri E. coli) sia requisiti di monitoraggio incentrati sulla frequenza dei controlli e sul monitoraggio di convalida. Fissare requisiti minimi garantirà che l’acqua depurata prodotta in conformità delle nuove norme sia sicura per l’irrigazione. Tali requisiti si basano sul Rapporto tecnico “Minimum quality requirements for water reuse in agricultural irrigation and aquifer recharge”, pubblicato lo scorso anno dal Centro Comune di Ricerca (JRC).

– Gestione del rischio, per fare in modo che gli eventuali rischi supplementari siano affrontati rendendo le acque sicure per il riutilizzo.

Maggiore trasparenza, così che il pubblico abbia accesso alle informazioni online sulle pratiche di riutilizzo delle acque nei rispettivi Stati.

Secondo la Commissione UE, la proposta stimolerà e facilitare l’adozione delle acque reflue per l’irrigazione agricola laddove ciò sia pertinente, sicura ed economica, e contribuirà a rafforzare la fiducia dei consumatori nel mercato interno sugli alimenti prodotti con acqua di recupero, imponendo a tutti gli Stati membri che intendono impegnarsi nelle pratiche di riutilizzo di rispettare gli stessi parametri minimi, al fine di garantire un livello di qualità dell’acqua che eviti qualsiasi rischio per la salute o l’ambiente. Allo stesso tempo, la proposta promuoverà l’uso di tecnologie più ecologiche per il trattamento delle acque.

Il Parlamento europeo ha adottato con emendamenti la sua posizione sulla proposta il 12 febbraio 2019 con 588 voti favorevoli, 23 contrari, e 66 astensioni, mentre il Consiglio “Ambiente” chiede, in particolare, che gli Stati membri abbiano la flessibilità di decidere se usare o meno questo tipo di risorse idriche a fini di irrigazione, dato che le condizioni geografiche e climatiche variano molto tra Stati membri.

L’acqua è una risorsa preziosa e quello di oggi è un passo importante perché, grazie alle nuove norme, sarà possibile depurare l’acqua in modo sicuro per le persone e gli animali, nel rispetto dell’ambiente – ha dichiarato Ioan Deneș, Ministro delle risorse idriche e forestali della Romania, commentando il risultato della riunione – È naturale fissare norme minime armonizzate per la qualità delle acque depurate e per il controllo della conformità, in modo che gli agricoltori europei possano utilizzare tali acque in modo sicuro per l’irrigazione. In parte, si tratta di rifarsi all’esperienza di alcuni Stati membri che, da decenni, riutilizzano l’acqua con successo”.

Ora i negoziati a livello di trilogo inizieranno sotto la Presidenza finlandese che è iniziata il 1° luglio 2019 e che stando al messaggio che il suo premier Antti Rinne ha rivolto a tutti gli europei, “Europa sostenibile – Futuro sostenibile” sarà lo slogan della Presidenza per 6 mesi, dove con ‘futuro sostenibile’ intendo un futuro socialmente, economicamente ed ecologicamente sostenibile per tutti gli europei e per l’intera Europa”, c’è da scommettere che verranno conclusi.

di E.B.

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