Cambiamenti climatici Salute

Temperature notturne: in rapido aumento e Italia tra i Paesi più colpiti.

Per l’OMS di notte non si dovrebbe superare i 24°C per evitare impatti negativi sulla salute fisica e mentale, ma un recente Rapporto di Climate Central ha evidenziato che 2,4 miliardi di persone hanno sperimentato in media almeno 2 settimane aggiuntive all’anno in cui le temperature notturne hanno superato i 25 °C. L’Europa meridionale è la regione più colpita, e tra i Paesi che hanno registrato il maggior aumento di temperature notturne c’è l’Italia.

In un contesto di global warming le temperature notturne sono aumentate più rapidamente delle temperature diurne, esponendo milioni di persone a potenziali rischi per la salute.

Lo ha comunicato Climate Central, un’organizzazione scientifica e giornalistica senza fini di lucro che fornisce informazioni autorevoli per aiutare il pubblico e i decisori politici a prendere decisioni ponderate su clima ed energia, che ha pubblicato l’8 agosto 2024 il reportAnalysis: Climate change is increasing dangerous nighttime temperatures across the globe”, dove sono state analizzate e confrontate le medie annuali delle notti calde tra il 2014 e il 2023, basandosi su una metodologia sottoposta a revisione paritaria e utilizzando modelli che incorporano dati storici.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di mantenere la temperatura ambiente a 24 °C o al di sotto durante la notte, una soglia al di sopra della quale il sonno può risultare disagevole,impedendo al corpo di riprendersi dal calore diurno, aumentando il rischio di malattie e mortalità e interrompendo il sonno. Un sonno breve e di scarsa qualità ha una serie di impatti negativi sulla salute fisica e mentale, sulle funzioni cognitive e sull’aspettativa di vita.

Eppure, secondo Climate Central, le emissioni in atmosfera derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas, che contribuiscono al riscaldamento globale, sta provocando un aumento delle temperature notturne sopra i 25 °C.

A causa del cambiamento climatico causato dall’uomo, 2,4 miliardi di persone hanno sperimentato in media almeno 2 settimane aggiuntive all’anno in cui le temperature notturne hanno superato i 25 °C. Oltre 1 miliardo di persone hanno sperimentato in media almeno 2 settimane aggiuntive all’anno di notti con temperature superiori a 20 °C e 18 °C.

Numero medio di giorni con temperature minime notturne superiori a 18°C ​​a causa del cambiamento climatico. Il tasso di riscaldamento è espresso come variazione annuale media dei giorni nel periodo 2014-2023.

La regione che ha registrato il maggior numero di giorni con temperature minime superiori 18°C influenzati dai cambiamenti climatici causati dall’uomo è l’Europa meridionale, con poco più di 2 settimane di media aggiunta ogni anno. Il cambiamento climatico ha aggiunto tra 15 e 26 giorni al di sopra di questa soglia in paesi quali Spagna, Italia, Croazia, Moldova, Bulgaria, Ungheria.  

Tra le città italiane che hanno registrato nel periodo 2014-2023 il maggior aumento delle temperature notturne a causa del cambiamento climatico ci sono:
– Torino che ha registrato 57 notti in più sopra i 18 °C;
Milano che ha avuto 61 notti in più sopra i 18 °C, 47 sopra i 20 °C e 4 notti in più sopra i 25 °C.
Roma che ha avuto 24 notti in più sopra i 18 °C e 30 notti in più sopra i 20 °C;
–  Napoli che ha registrato 6 notti in più sopra i 18 °C, 20 notti in più sopra i 20 °C e 23 notti in più sopra i 25 °C;

Dall’Indonesia all’Iraq all’Italia, la nostra analisi mostra che il cambiamento climatico sta conducendo a temperature notturne più alte e ogni anno circa 2,4 miliardi di persone soffrono notti con temperature superiori a 25 °C per almeno due settimane in più a causa del cambiamento climatico nell’ultimo decennio – ha spiegato Michelle Young, Climate Impacts Research Associate presso Climate Central – Questi risultati rappresentano un altro crudo avvertimento dell’impatto antropogenico di un mondo in fase di riscaldamento, che sta scombussolando così tante vite con il caldo durante le notti, la mancanza di sonno e gli effetti sulla salute fisica e mentale che ne derivano. Poiché il 2024 probabilmente sarà l’anno più caldo mai registrato, non è mai stato così cruciale cessare di utilizzare combustibili fossili come il petrolio, il carbone e il gas e proteggere i boschi per prevenire ulteriori aumenti delle temperature globali”.

In copertina: foto di Vladislav Muslakov via Unsplash

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