Secondo ProntoTrends, l’Osservatorio di ProntoPro sul mondo dei servizi in Italia, il Superbonus 110% introdotto nel Decreto Rilancio sta influenzando fortemente le scelte di investimento degli italiani per le prestazioni energetiche degli edifici.
Da quando è stato annunciato dal Governo ai primi di maggio, alla sua introduzione nel Decreto Legge 19 maggio 2020 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” (il cosiddetto “Decreto Rilancio”) il super ecobonus 110% per favorire e agevolare gli interventi in ambito di efficienza energetica, sta fortemente influenzando le scelte di investimento degli italiani.
A rilevarlo è ProntoTrends, l’Osservatorio di ProntoPro sul mondo dei servizi in Italia, che attingendo ad un database di 600.000 Professionisti e aziende tra le 500 categorie di servizi disponibili, mette in evidenza i cambiamenti della domanda nel corso dell’anno e le differenze a livello geografico.
Aumentare le prestazioni energetiche degli edifici per distribuire l’efficienza energetica e le energie rinnovabili a un ritmo molto più elevato è una priorità per l’UE, dove attualmente solo l’1% degli edifici sono attualmente sottoposti a lavori di ristrutturazione ogni anno. Questo tasso dovrà almeno raddoppiare per raggiungere gli obiettivi UE di efficienza energetica e quelli climatici, secondo la Commissione UE che ha avviato una Consultazione pubblica sulle misure per promuovere la ristrutturazione del parco immobiliare dell’Unione, responsabile del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas ad effetto serra.
La domanda di servizi per l’ammodernamento della propria casa
viene suddivisa da ProntoTrends in 3 macro categorie: efficientamento energetico, sicurezza
e domotica.
Lo
scorso anno i servizi più richiesti per l’ammodernamento di un immobile erano
legati all’efficientamento energetico, come nel caso di sostituzione finestre e
rifacimento tetto e sul terzo gradino del podio c’era il desiderio di
installazione di un impianto d’allarme.
A metà del 2020 la classifica vede primeggiare la richiesta di installazione di pannelli fotovoltaici, restano importanti sostituzione finestre e rifacimento tetto, ed entra in classifica la richiesta di lavori per la riqualificazione energetica, che includono più servizi atti a migliorare l’efficienza e i consumi della propria abitazione.
Secondo le rilevazioni di ProntoTrends, 3 italiani su 4 stanno scegliendo di investire nella prima categoria, per migliorare l’efficienza e i consumi della propria abitazione. Il 47% sceglie di farlo attraverso l’installazione di nuove finestre, si discostano dalla media nazionale Sicilia, Veneto e Molise, dove la preferenza va all’installazione di pannelli fotovoltaici. Interesse più moderato per la domotica, intesa soprattutto come automazione dei cancelli di accesso alla propria casa, e la sicurezza con l’installazione di porte blindate.
La prima metà del 2020 vede crescere gli investimenti per l’efficientamento energetico rispetto al 2019 (+17% di richieste pervenute sul portale per un budget che può raggiungere i 26.970 euro a famiglia, sommando il costo medio di ognuno dei 5 servizi più richiesti sul portale, per questa categoria.
L’intervento su una singola facciata di circa 50 mq può costare infatti in media 840 euro e comprende la pulizia facciata, il rifacimento intonaco, e interventi su problematiche murali, non strutturali. L’installazione di un impianto fotovoltaico da 3 kW può richiedere un investimento fino a 5.500 euro. Il rifacimento tetto per migliorarne le prestazioni di isolamento termico ha un costo che si aggira in media intorno ai 18.000 euro per una superficie di 100 mq. L’installazione di nuove finestre che garantiscano un migliore isolamento della casa può richiedere un investimento di 2.500 euro, un prezzo calcolato su tre finestre di buona qualità con struttura mista in legno e alluminio. Infine, la consulenza di un esperto in riqualificazione energetica si aggira in media su una spesa di 130 euro.
Calano le richieste di servizi legati a domotica e sicurezza, scelti rispettivamente nel 2020 dall’8% e dal 20% degli italiani. Trasformare la propria abitazione in una casa smart può costare fino a 1.690 euro, mentre proteggerla con sistemi d’allarme, ma anche inferriate o porte blindate può richiedere una spesa fino a 7.250 euro. I preventivi raccolti su ProntoPro mostrano che la Lombardia è la regione in cui questo tipo di migliorie ha un costo maggiore, i prezzi possono raggiungere un +24% rispetto alla media nazionale. In Calabria invece troviamo le tariffe più vantaggiose, che possono anche dimezzarsi rispetto alla media italiana.
Per gli italiani efficientamento energetico fa rima soprattutto con un buon isolamento della propria casa, grazie all’installazione di finestre di qualità, un servizio richiesto, per questa categoria di interventi, da 1 persona su 2. In grande crescita l’installazione di pannelli solari, servizio che fa registrare un aumento di domanda rispetto allo scorso anno del 19%. Il terzo intervento più richiesto per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione è la realizzazione di un nuovo tetto, comunque in discesa di 9 punti percentuali rispetto al 2019, seguito dal rifacimento delle facciate.
Alcuni italiani si stanno rivolgendo ai professionisti del settore per una consulenza in merito alle migliorie da apportare alla propria abitazione per accedere alle agevolazioni del Superbonus 110%.
Al riguardo segnaliamo che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 24 luglio 2020 una Guida che spiega quali sono i criteri per usufruire delle detrazioni previste e quali sono gli interventi per i quali è possibile richiedere il Superbonus 110%.
Cresce anche la richiesta di installazione inferriate e porte blindate per proteggere la propria abitazione, due servizi su cui confluiscono la maggior parte degli investimenti degli italiani per questo settore, a discapito dell’installazione di nuovi impianti d’allarme, la cui domanda scende del 14% rispetto al 2019. Resta ancora alta la richiesta di un impianto di allarme in Lombardia e Campania, scelto dal 34% degli italiani che investono in questa categoria di servizi. Sardegna, Sicilia e Calabria sembrano invece più focalizzate sull’installazione di impianti di videosorveglianza, qui le richieste superano di almeno il 10% la media nazionale, che si attesta sul 12% di preferenze.
Il comfort casalingo per gli italiani è collegato soprattutto all’automazione degli accessi alla propria abitazione, il 44% delle richieste raccolte per questo settore riguarda infatti l’automazione cancelli. Importante anche la possibilità di motorizzare le tapparelle, scelta da 1 italiano su 4, e che vede il suo picco in Abruzzo, dove viene richiesta dal 39% dei cittadini. Cresce di 7 punti percentuali rispetto al 2019 la generica richiesta di un impianto di domotica, nel quale vengono di solito incluse la possibilità di regolare la temperatura o di accendere e spegnere elettrodomestici da remoto, ma pure l’accensione delle luci al passaggio delle persone.