Biodiversità e conservazione

Stato della Natura in Europa: ripristinare gli ecosistemi danneggiati

Un briefing dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sullo stato della natura in Europa evidenzia che sono necessari sforzi di ripristino e una migliore gestione continua degli ecosistemi per salvaguardare una serie di benefici offerti da una natura sana: per la salute delle persone, la sicurezza alimentare e un’efficace azione per il clima. 

La natura europea non è in buone condizioni e negli ultimi anni ha mostrato pochi segni di miglioramento

A sottolinearlo è il briefing The importance of restoring nature in Europe”, pubblicato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) il 9 maggio 2023, che riassume le prove chiave del motivo per cui gli ecosistemi europei hanno urgente bisogno di sforzi concertati di ripristino sia all’interno delle aree protette designate esistenti, ma anche al di fuori di questi spazi, come foreste gestite, terreni agricoli, mari , e aree urbane.  

L’ultima valutazione “Lo stato dell’natura nell’UE” dell’AEA, ha rilevato che l‘81% degli habitat protetti , il 39% degli uccelli protetti e il 63% delle altre specie protette sono in cattivo stato, per l’effetto combinato di vari fattori che contribuiscono a impattare sulla natura in Europa, tra cui l‘agricoltura intensiva, il consumo di suolo, l’inquinamento, la silvicoltura non sostenibile e il cambiamento climatico.

Fonte: condizioni dell’habitat comunicate dagli Stati membri secondo quanto previsto dalla Direttiva Habitat (periodo 2013-2018)).

Queste tendenze sono alla base della proposta di Regolamento sul ripristino della natura (Nature Restoration Act), presentata l’anno scorso dalla Commissione UE, che introduce obiettivi giuridicamente vincolanti per garantire che entro il 2030 almeno il 20% delle aree marine e terrestri siano ripristinate, per raggiungere l’obiettivo del 100%al 2050.

Secondo l’AEA, il ripristino di fiumi, laghi, zone umide, foreste, praterie, habitat marini e altri ecosistemi danneggiati non solo migliorerebbe la resilienza complessiva e la qualità della natura in Europa, ma apporterebbe molti più ampi benefici per la società. Ad esempio, la salute degli habitat per gli impollinatori, come api e coleotteri, è fondamentale per la sicurezza alimentare a lungo termine in Europa. La condizione delle foreste e delle zone umide è vitale per la mitigazione dei cambiamenti climatici, e gli ecosistemi sani forniscono anche una migliore protezione da eventi meteorologici estremi e inquinamento

Inoltre, il briefing dell’AEA ricorda che, nonostante gli impegni assunti nel corso di diversi decenni, gli Stati membri dell’UE non sono ancora stati in grado di raggiungere obiettivi politici a lungo termine sulla natura o a modificare la tendenza negativa generale del declino della biodiversità. Per cambiare questo corso, è imperativo riportare in buono stato gli ecosistemi danneggiati, mantenendo al tempo stesso gli sforzi per proteggere quelli sani

In copertina: Stanislaw Pytel, Well with Nature /EEA

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