Contestualmente all’adozione da parte della Commissione UE della Strategia per la resilienza idrica, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato un briefing che esplora i potenziali risparmi idrici ottenibili in settori economici chiave europei per migliorare l’efficienza idrica e affrontare le crescenti incertezze legate alla disponibilità di acqua.
I settori economici con i più alti livelli di prelievo idrico, quali la produzione di energia elettrica, l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico pubblico e l’industria manifatturiera, hanno anche il potenziale per risparmiare più acqua, per cui dovrebbero essere considerati settori prioritari in cui è possibile ottenere risparmi idrici significativi.
Lo evidenzia il briefing “Water savings for water-resilient Europe” a ache l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato il 4 giugno 2025, ad integrazione della Strategia europea per la resilienza idrica che la Commissione UE ha contestualmente adottato.
L’Agenzia sottolinea che conseguire risparmi idrici è sempre più urgente. La scarsità d’acqua, causata dai cambiamenti climatici, sta incidendo sulla disponibilità idrica. Lo sfruttamento eccessivo delle risorse di acqua dolce persiste in alcune aree critiche e si prevede che peggiorerà in futuro
L’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente, e si trova ad affrontare una crescente pressione da parte dei cambiamenti climatici, che minacciano la disponibilità idrica stagionale. Ogni anno, circa il 30% del territorio dell’UE soffre di scarsità idrica stagionale, con settori economici come l’agricoltura che subiscono perdite di rendimento e costi idrici più elevati. Anche le centrali termoelettriche e idroelettriche devono far fronte a una ridotta produzione di elettricità, con conseguente aumento dei prezzi dell’energia.
Il briefing dell’EEA si basa sul Rapporto “Contributi al risparmio idrico per un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici”prodotto dal Centro tematico europeo dell’Agenzia su Biodiversità ed Ecosistemi (ETC BE), che valuta le misure di risparmio idrico nell’UE-27, concentrandosi sui settori maggiormente dipendenti dalla risorsa idrica.
Ridurre perdite e migliorare l’efficienza idrica attraverso misure tecniche e operative aumenterà significativamente il risparmio idrico. Anche diversificare l’approvvigionamento idrico con fonti non convenzionali come il riutilizzo, la desalinizzazione e la raccolta dell’acqua piovana può contribuire a migliorare la resilienza idrica, a condizione che si consideri attentamente l’impatto di tali misure sul consumo energetico, sulla mitigazione climatica, sulla salute umana e sugli ecosistemi.
“Migliorare drasticamente l’efficienza idrica, insieme ad altre misure volte a proteggere le nostre limitate fonti di acqua dolce, è un tassello fondamentale per rafforzare la resilienza idrica dell’Unione Europea – ha affermato Leena Ylä-Mononen, Direttrice esecutiva dell’EEA – Ridurre il consumo idrico a livelli sostenibili sarà fondamentale per tutti i principali utilizzatori, soprattutto alla luce della grave scarsità d’acqua che molte parti d’Europa stanno già affrontando”.

I settori chiave possono aumentare l’efficienza idrica
Dal 2010, il prelievo di acqua è aumentato in quasi tutti i settori, ad eccezione del raffreddamento delle centrali elettriche, evidenziando la necessità di migliorare ulteriormente l’efficienza nell’uso dell’acqua. L’UE preleva 200.000 milioni di m³ di acqua all’anno e le proiezioni future indicano un peggioramento dello stress idrico dovuto ai cambiamenti climatici e all’aumento della domanda idrica, esponendo gli ecosistemi e le economie a rischi maggiori.
Eppure i settori economici con i più elevati livelli di prelievo idrico sono anche quelli che offrono un potenziale significativo per il risparmio idrico e dovrebbero essere considerati una priorità per l’attuazione di misure di risparmio idrico ove pertinente. Nell’UE, sulla base della media del periodo 2000-2022, la produzione di energia elettrica per il raffreddamento delle centrali elettriche rappresenta il 36% del fabbisogno idrico totale, seguita dall’agricoltura con il 29%. L’approvvigionamento idrico pubblico, che include acqua potabile, servizi domestici e turismo, rappresenta il 19%, mentre l’industria manifatturiera rappresenta il 14% del prelievo idrico totale. Insieme, questi 4 settori coprono il 98% del prelievo idrico totale dei settori economici nell’UE e hanno un potenziale significativo per migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua.
Ad esempio, il potenziale di risparmio idrico in agricoltura può arrivare fino al 20% del prelievo idrico totale. La riduzione delle perdite e delle dispersioni nella distribuzione idrica, la sostituzione dell’irrigazione di superficie con l’irrigazione a goccia o sub-superficiale, l’agricoltura intelligente e la selezione di colture resistenti alla siccità sono tra le misure chiave che possono migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua in questo settore.
Il settore elettrico può passare a sistemi di raffreddamento più efficienti e a combustibili non fossili, adottando innovazioni tecniche e utilizzando il calore di scarto delle centrali elettriche industriali o dei sistemi di teleriscaldamento. Insieme, queste misure potrebbero ridurre il prelievo idrico fino al 95% rispetto all’attuale prelievo idrico del settore.
Anche settori emergenti come i data center e la produzione di idrogeno potrebbero creare nuove sfide per la gestione delle risorse idriche. Il raffreddamento dei data center sta già comportando un aumento della domanda di acqua, che può porre nuove sfide per la sostenibilità. La produzione di idrogeno, un fattore chiave per la transizione energetica, potrebbe anche aumentare significativamente la domanda di acqua di alta qualità.
In copertina: foto di Urszula Frydrych, WaterPIX /EEA