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Acqua: la Strategia UE per affrontare la crescente scarsità

Come anticipato al Parlamento europeo dalla Presidente von der Leyen negli Orientamenti politici 2024-2029 dello scorso luglio, la Commissione UE ha adottato la Strategia europea per la resilienza idrica volta a ripristinare e proteggere il ciclo dell’acqua, garantire a tutti acqua pulita e a prezzi accessibili e creare un’economia idrica sostenibile, resiliente, intelligente e competitiva in Europa.

Abbiamo bisogno di una nuova strategia europea sulla resilienza idrica per garantire una corretta gestione delle risorse, parare la carenza d’acqua, aumentare il vantaggio della nostra industria idrica in termini di competitività e innovazione e adottare un approccio basato sull’economia circolare. In questo contesto saremo in prima linea negli sforzi per attenuare e prevenire un grave stress idrico in tutto il mondo”.

Come aveva annunciato la Presidente Ursula von der Leyen negli Orientamenti politici presentati al Parlamento europeo lo scorso luglio, la Commissione UE ha adottato con la Comunicazione del 4 giugno 2025 l’European Water Resilience Strategy con l’obiettivo di supportare gli Stati membri nella gestione più efficiente delle risorse idriche, sia attraverso l’attuazione dell’attuale legislazione UE in materia di acque, sia attraverso oltre 30 azioni.

La Commissione UE sottolinea che l’acqua è fondamentale per la nostra esistenza, ma oggi non possiamo più darla per scontata. L’Europa è stata colpita da eventi meteorologici estremi, tra cui alluvioni catastrofiche, siccità prolungate e incendi boschivi. Con l’aumento degli impatti dei cambiamenti climatici, la situazione non potrà che peggiorare. Nessun paese o regione ne è risparmiato. Ciò colpisce cittadini, agricoltori, ambiente e imprese, con ripercussioni sulla salute, interruzioni dell’approvvigionamento energetico, alimentare e di acqua potabile e crescenti perdite economiche in tutta l’UE. Cinque dei dieci principali rischi globali per le imprese sono legati all’acqua.

Oggi, la resilienza idrica e la gestione sostenibile delle risorse idriche devono essere al centro dell’Agenda dell’UE per migliorare la sicurezza, in linea con gli scenari climatici e rendere le imprese più competitive e innovative, e l’Europa più attraente per gli investimenti. Si tratta di un’opportunità per i ricercatori e le aziende europee che sono ben posizionate per fare da apripista, poiché rappresentano il 40% dei brevetti per le tecnologie idriche in tutto il mondo.

Abbiamo dato per scontata l’acqua per molto tempo – ha dichiarato alla Conferenza stampa di presentazione Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva – Ma l’acqua è una risorsa scarsa, sempre più limitata a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Con la strategia per la resilienza idrica, stiamo rispondendo alle aspettative dei cittadini, che chiedono all’UE di impegnarsi maggiormente per proteggere l’acqua per le generazioni future. Si tratta di un piano completo per la sostenibilità idrica, un’azione faro per affrontare la crescente scarsità d’acqua migliorando le pratiche di gestione idrica e le infrastrutture basate sulla natura, salvaguardando l’acqua e gli ecosistemi acquatici per le generazioni future”.

La strategia si concentra su 3 obiettivi chiave per un’azione comune.
Ripristinare e proteggere il ciclo dell’acqua dalla sorgente al mare. A tal fine, è fondamentale l’attuazione efficace del quadro normativo UE già esistente per le acque dolci, che comprende la Direttiva quadro sulle acque e la Direttiva sulla gestione delle alluvioni, , concentrandosi sia sulla quantità che sulla qualità dell’acqua. Inoltre, è necessario intensificare gli sforzi per migliorare la ritenzione idrica sulla terraferma, prevenire efficacemente l’inquinamento idrico e contrastare gli inquinanti presenti nell’acqua potabile, comprese le PFAS.

– In secondo luogo, la strategia mira a costruire un’economia idrica intelligente per rafforzare la competitività, attrarre investimenti e promuovere il settore idrico dell’UE. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale migliorare l’efficienza e la gestione sostenibile delle risorse idriche. Per questo motivo, la Commissione ha pubblicato oggi anche una Raccomandazione sull’efficienza idrica, che fornisce principi guida per ridurre il consumo di acqua. Essa fissa l’obiettivo di migliorare l’efficienza idrica nell’UE di almeno il 10% entro il 2030 e raccomanda agli Stati membri di definire i propri obiettivi di efficienza idrica, in base alle proprie situazioni territoriali e nazionali. In tale contesto, poiché i livelli nazionali di perdite variano dall’8% al 57%, è altresì importante ridurre le perdite nelle condotte e modernizzare le infrastrutture idriche attraverso finanziamenti pubblici e privati ​​e l’adozione di soluzioni digitali.

– Infine, la Strategia contribuirà a garantire acqua pulita e servizi igienico-sanitari accessibili a tutti. A tal fine, la Strategia sottolinea il ruolo essenziale dei consumatori e delle imprese nel risparmio idrico a casa o al lavoro. Pertanto, la Strategia promuove lo scambio di buone pratiche per sensibilizzare il pubblico e i settori specifici.

A livello globale, la Strategia rafforza il ruolo dell’UE nella promozione della resilienza idrica a livello globale attraverso partenariati e cooperazione internazionali. Dando il buon esempio, l’UE promuoverà un’agenda globale per l’acqua con i partner internazionali e i Paesi terzi, in particolare attraverso il Global Gateway

Per realizzare gli obiettivi della Strategia, tutti gli attori della società devono impegnarsi. LaCommissioneUE propone azioni faro in 5 settori chiave.
1. Governance e attuazione
Per accelerare l’attuazione degli acquis [ndr: la raccolta dei diritti e degli obblighi comuni dell’UE in materia di acque], saranno organizzati dialoghi strutturati con tutti gli Stati membri, nonché scambi regolari con regioni, città e autorità idriche per promuovere le migliori pratiche, individuare le sfide di attuazione e le priorità di applicazione, incoraggiare la cooperazione transfrontaliera in materia di acque e semplificare e snellire, ove possibile, le norme dell’UE.

2. Investimenti
Per garantire finanziamenti adeguati e mobilitare investimenti pubblici e privati, la Commissione aumenterà i fondi della politica di coesione disponibili per l’acqua e adotterà una tabella di marcia per i crediti natura. La Banca europea per gli investimenti (EIB) lancerà inoltre un nuovo Programma per l’acqua e uno strumento di consulenza per l’acqua sostenibile , in collaborazione con la Commissione, e stanzierà oltre 15 miliardi di euro di finanziamenti pianificati nel periodo 2025-2027.

3. Accelerare la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale
Un piano d’azione a livello UE sulla digitalizzazione delle risorse idriche sfrutterà tutti i vantaggi della digitalizzazione, inclusa l’intelligenza artificiale (AI), nella gestione e nell’uso sostenibile delle risorse idriche. La misurazione digitale intelligente offre un potenziale significativo per migliorare la rilevazione delle perdite e i dati satellitari possono contribuire, ad esempio, alle previsioni.

4. Promuovere la ricerca e l’innovazione
Gli investimenti in ricerca e innovazione, industria e competenze rafforzeranno inoltre la competitività del settore idrico. Mettendo le persone al centro del cambiamento, la Commissione lancerà, tra le altre azioni, una strategia di ricerca e innovazione sulla resilienza idrica e un’Accademia europea dell’acqua.

5. Sicurezza e preparazione
Infine, la resilienza idrica collettiva richiede sicurezza e preparazione. La Commissione potenzierà i sistemi di allerta precoce e monitoraggio in tempo reale dell’UE per alluvioni e siccità, rafforzando i collegamenti tra i livelli europeo, nazionale e locale.

L’acqua non è solo una risorsa, è un’ancora di salvezza – ha affermato Jessika Roswall, Commissaria UE per l’ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare competitiva – Ma gli eventi meteorologici estremi stanno mettendo a dura prova l’acqua. Già oggi il 30% del territorio europeo si trova ad affrontare ogni anno una carenza idrica. L’acqua è una risorsa condivisa e quindi una responsabilità condivisa: dobbiamo tutti iniziare a usarla in modo più efficiente. Con la Strategia dell’UE per la resilienza idrica forniamo agli Stati membri gli strumenti necessari per riparare il nostro ciclo idrico interrotto, diventare un’economia intelligente in termini di acqua e garantire acqua pulita e accessibile a tutti. Il nostro futuro dipende da come iniziamo a gestire bene la nostra acqua oggi”.

Contestualmente al lancio e ad integrazione della Strategia della Commissione UE, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato il briefing Water savings for a water resilience Europe” che evidenzia come isettori economici con i più alti livelli di prelievo idrico, quali la produzione di energia elettrica, l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico pubblico e l’industria manifatturiera, hanno anche il potenziale per risparmiare più acqua, per cui dovrebbero essere considerati settori prioritari in cui è possibile ottenere risparmi idrici significativi.

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