Un nuovo rapporto collaborativo di IRENA, GRA e Presidenza COP30, sui progressi globali verso gli obiettivi di triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030 assunti alla COP28, evidenzia i colli di bottiglia negli investimenti, nelle reti e nelle catene di approvvigionamento, sollecitando i governi a fissare obiettivi più ambiziosi in materia di energie rinnovabili prima della COP30.
Nonostante i progressi record registrati lo scorso anno, il mondo sta rimanendo indietro rispetto agli obiettivi in materia di energia rinnovabile ed efficienza, assunto dalle Parti alla COP28 di Dubai.
La conferma arriva dal Rapporto “Deliving on the UAE Consensus: Tracking progress towards tripleling renewable energy capacity and doubleping energy efficiency by 2030”, pubblicato in occasione dell’incontro di alto livello pre-COP30 a Brasilia (13-14 ottobre 2025) che ha visto riuniti circa 50 ministri e rappresentanti osservatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), impegnati nei negoziati sul clima, con l’obiettivo di promuovere accordi su questioni chiave per la COP30 che si terrà dal 10 al 21 novembre a Belém.
Il Rapporto, il secondo di una serie che valuta i progressi verso i 2 obiettivi chiave dell’esito del primo bilancio globale della COP28 di Dubai (triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare i miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030), è frutto dello sforzo collaborativo dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), designata dalla Conferenza delle Parti per il monitoraggio e la rendicontazione ogni anno fino al 2030 verso gli obiettivi, della Global Renewables Alliance (GRA) che riunisce alcune delle più importanti associazioni industriali globali, rappresentative delle principali tecnologie di energia rinnovabile essenziali per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette, e della Presidenza brasiliana della COP30.
Ne emerge che nel 2024, l’aumento della capacità rinnovabile globale ha raggiunto il livello senza precedenti di 582 GW. Tuttavia, ciò non è ancora sufficiente per rimanere in linea con i target stabiliti alla COP28 che prevedono al 2030 un utilizzo di energia rinnovabile pari a 11,2 TW. Raggiungere tale traguardo richiede ora l’aggiunta di 1 122 GW di nuova capacità ogni anno a partire dal 2025, il che significa un’accelerazione della crescita annuale del 16,6% nel corso del decennio, secondo quanto riportato nel secondo rapporto ufficiale di monitoraggio sugli obiettivi energetici fissati dalla UAE Consensus alla COP28.

“La rivoluzione dell’energia pulita è inarrestabile – ha sottolineato il Segretario delle Nazioni Unite, António Guterres, commentando i risultati del Rapporto – Le energie rinnovabili vengono implementate più rapidamente e a costi inferiori rispetto ai combustibili fossili, favorendo la crescita, l’occupazione e l’accesso a energia a prezzi convenienti. Ma la finestra per mantenere il limite dei 1,5 °C a portata di mano si sta chiudendo rapidamente. Dobbiamo intensificare, ampliare e accelerare la transizione energetica equa, per tutti e ovunque“.
Il Rapporto sottolinea che l’efficienza energetica è una preoccupazione altrettanto importante. L’intensità energetica globale è migliorata solo dell’1% nel 2024, ben al di sotto dei 4% annuali necessari per raggiungere l’obiettivo del Consenso degli Emirati Arabi Uniti e mantenere vivo l’obiettivo dei 1,5 °C.
Inoltre, gli squilibri nelle tecnologie installate e nella loro distribuzione geografica continuano a minacciare una transizione efficace, giusta e inclusiva.
“Il settore privato sta guidando la transizione energetica, fornendo i tre quarti degli investimenti globali nell’energia pulita – ha affermato Ben Backwell, Presidente della GRA – Le nostre industrie, guidate dall’eolico, dal solare e dall’idroelettrico, stanno già generando crescita, posti di lavoro e sicurezza. Ciò di cui abbiamo bisogno ora sono piani governativi a lungo termine che corrispondono alle ambizioni nazionali; abbiamo bisogno di pipeline che concretizzino i progetti. I piani devono prevedere azioni di sostegno alle reti e allo stoccaggio e contribuire a massimizzare i benefici della transizione energetica. Questo rapporto mostra che la marcia verso l’abbondanza di energia rinnovabile è già in corso, ed è tempo di accelerare“.

Il Rapporto, pertanto, invita ad agire con urgenza per:
– integrare gli obiettivi in materia di energie rinnovabili nei Piani climatici nazionali (NDC 3.0) in vista della COP30 di Belém;
– raddoppiare l’ambizione collettiva degli NDC per allinearsi all’obiettivo globale in materia di energie rinnovabili;
– aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili ad almeno 1,4 trilioni di dollari all’anno nel periodo 2025-2030, più del doppio dei 624 miliardi di dollari investiti nel 2024.
Secondo tali raccomandazioni, le principali economie avanzate ed emergenti del mondo devono assumere un ruolo di leadership, dal momento che entro il 2030 si prevede che i paesi del G20 rappresenteranno oltre l’80% della capacità globale di energie rinnovabili globali, mentre le economie più ricche e sviluppate del G7 assumeranno un ruolo di leadership, portando la loro quota a circa il 20% della capacità globale entro questo decennio.
Le principali economie globali dovranno anche mantenere gli impegni in materia di finanziamenti per il clima, raggiungendo la soglia minima annuale di 300 miliardi di dollari del nuovo obiettivo collettivo quantificato (NCQG) e aumentando fino a raggiungere obiettivo ambizioso di 1,3 trilioni di dollari, come confermato alla COP29 in Azerbaigian.
Oltre alle energie rinnovabili, il report sottolinea l’urgente necessità di investimenti nelle reti, nelle catene di approvvigionamento e nella produzione di tecnologie pulite per il solare, l’eolico, le batterie e l’idrogeno.
Nonostante gli investimenti nelle energie rinnovabili siano cresciuti del 7% nel 2024, i fondi effettivamente erogati restano ben al di sotto dei livelli necessari per costruire solide pipeline di progetti e accelerare la fase di realizzazione. Per quanto riguarda le catene di approvvigionamento, è necessario garantire pratiche commerciali eque e trasparenti per le tecnologie critiche nel campo delle energie rinnovabili e promuovere la cooperazione internazionale al fine di tutelare i corridoi commerciali di materiali e componenti chiave.

Inoltre, gli investimenti strategici nella modernizzazione e nell’espansione delle reti elettriche sono la base essenziale per integrare la nuova capacità installata di rinnovabili e rafforzare la sicurezza energetica. Da qui al 2030, si stima che ogni anno dovranno essere destinati 670 miliardi di dollari alle reti, con ulteriori investimenti necessari per potenziare rapidamente le soluzioni di stoccaggio dell’energia, facilitare l’integrazione delle energie rinnovabili e salvaguardare la stabilità della rete.
“Il mondo ha battuto i record di capacità rinnovabile, ma i record da soli non basteranno a mantenere l’obiettivo di 1,5 °C – ha concluso Francesco La Camera, Direttore Generale dell’IRENA – Le energie rinnovabili non sono solo la soluzione climatica più conveniente in termini di costi, ma rappresentano anche la più grande opportunità economica del nostro tempo. Questo report indica la strada da seguire: accelerarne la diffusione, modernizzare le reti, potenziare le tecnologie pulite e rafforzare le catene di approvvigionamento. Ogni dollaro investito porta crescita, posti di lavoro e sicurezza energetica. In qualità di agenzia custode che monitora i progressi verso l’obiettivo globale delle energie rinnovabili, chiedono maggiore ambizione, mobilitando finanziamenti e rafforzando la cooperazione, le principali economie possono guidare la transizione energetica e rendere la COP30 una pietra miliare“.
