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Prezzi energia: le misure di intervento e sostegno dell’UE

Per affrontare l’eccezionale aumento dei prezzi globali dell’energia, la Commissione UE ha presentato una Comunicazione e “una cassetta degli attrezzi” (toolbox) per una prima risposta, al fine di aiutare le imprese e i cittadini europei.

In attesa del Consiglio straordinario dei Ministri dell’energia dell’UE sul caro bollette energetiche, convocato per il 26 ottobre 2021 per avviare il dibattito sui prezzi dell’energia, la Commissione UE ha presentato il 13 ottobre 2021 la Comunicazione Risposta all’aumento dei prezzi dell’energia: un pacchetto di misure d’intervento e di sostegno” che contiene una serie di indicazioni e raccomandazioni per rispondere all’aumento vertiginoso a livello mondiale dei prezzi delle energia che, secondo le previsioni, si protrarrà per tutto l’inverno, al fine di aiutare le imprese e i cittadini europei.

Nell’UE, come in molte altre regioni del mondo, si registra attualmente un’impennata dei prezzi dell’energia. Questa tendenza è dovuta principalmente all’aumento della domanda mondiale di energia, in particolare di gas, man mano che la ripresa economica accelera dopo la fase più acuta della pandemia di COVID-19. Anche il prezzo europeo del carbonio ha segnato un netto incremento nel 2021, seppur inferiore a quello del gas, che incide nove volte di più sul prezzo dell’energia elettrica.

L’aumento dei prezzi mondiali dell’energia è fonte di grande preoccupazione per l’UE – ha dichiarato la Commissaria per l’Energia Kadri Simson, presentando il pacchetto e un relativo toolboxOra che stiamo uscendo dalla crisi pandemica e facendo ripartire l’economia, è importante proteggere i consumatori vulnerabili e sostenere le imprese europee. La Commissione aiuterà gli Stati membri ad adottare misure di immediata applicazione per ridurre l’impatto sulle famiglie e le imprese durante l’inverno. In parallelo abbiamo individuato altri interventi a medio termine finalizzati a rendere il nostro sistema energetico più resiliente e flessibile, così che possa resistere all’eventuale volatilità dei prezzi durante la transizione. Quella odierna è una situazione eccezionale e il mercato interno dell’energia ha funzionato bene per vent’anni, ma dobbiamo assicurarci che continui a farlo se vogliamo realizzare il Green Deal europeo, rafforzare la nostra indipendenza energetica e conseguire gli obiettivi climatici che ci siamo prefissati.

La Commissione ha svolto ampie consultazioni per individuare una risposta adeguata alla situazione attuale e ha partecipato a dibattiti al riguardo con i deputati del Parlamento europeo e i Ministri in sede di Consiglio dell’UE. Ha interpellato anche l’industria e i fornitori internazionali di energia. Vari Stati membri hanno già annunciato misure nazionali volte a mitigare gli aumenti dei prezzi, mentre altri aspettano orientamenti dalla Commissione sui possibili provvedimenti da adottare. Alcuni partner internazionali hanno già prospettato piani per incrementare la fornitura di energia all’Europa.

La Comunicazione presenta un pacchetto di misure con cui l’Unione e gli Stati membri possono affrontare l’impatto immediato del caro prezzi odierno e rafforzare la resilienza agli shock futuri.
Tra le misure nazionali a breve termine si annoverano un sostegno di emergenza al reddito delle famiglie, aiuti di Stato per le imprese e sgravi fiscali mirati. La Commissione sosterrà inoltre gli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica, vaglierà possibili misure in materia di stoccaggio dell’energia e acquisto di riserve di gas e valuterà l’assetto attuale del mercato dell’energia elettrica.

Un pacchetto di misure a breve e medio termine
L’attuale impennata dei prezzi richiede una risposta rapida e coordinata. Il quadro giuridico vigente permette all’UE e agli Stati membri di intervenire per porre rimedio all’impatto immediato sui consumatori e sulle imprese. La priorità va accordata a misure mirate, in grado di attenuare rapidamente l’effetto degli aumenti sui consumatori vulnerabili e sulle piccole imprese. Queste misure devono poter essere ricalibrate con facilità in primavera, quando si prevede che la situazione si stabilizzi, e non devono ostacolare la transizione a lungo termine e gli investimenti in fonti di energia più pulite.

Misure immediate per tutelare i consumatori e le imprese:
– offrire un sostegno di emergenza al reddito dei consumatori in condizioni di povertà energetica, ad esempio attraverso buoni o pagamenti parziali delle bollette, che possono essere finanziati con i proventi del sistema UE di scambio di quote di emissioni (EU ETS);
– autorizzare proroghe temporanee per il pagamento delle bollette;
– predisporre misure di salvaguardia per evitare la sconnessione delle utenze dalla rete;
– introdurre temporaneamente riduzioni mirate dell’aliquota d’imposta per le famiglie vulnerabili;
fornire aiuti alle imprese e alle industrie, in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato;
– intensificare il dialogo internazionale nel settore dell’energia onde garantire la trasparenza, la liquidità e la flessibilità dei mercati internazionali;
indagare su potenziali comportamenti anticoncorrenziali nel mercato dell’energia e incaricare l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) di monitorare ancor più da vicino gli sviluppi del mercato del carbonio;
agevolare l’accesso ad accordi di compravendita di energia elettrica da fonti rinnovabili e predisporre misure di accompagnamento.

La transizione all’energia pulita è il modo migliore per scongiurare altri shock in futuro e dev’essere accelerata.
L’UE continuerà a lavorare a un sistema energetico efficiente, caratterizzato da una grossa quota di rinnovabili. Per quanto queste ultime stiano diventando più convenienti e rivestano sempre più importanza nella fornitura di energia alla rete elettrica e nella fissazione dei prezzi, nei periodi di maggiore domanda sono ancora necessarie altre fonti di energia, compreso il gas. In base all’assetto attuale del mercato, ogniqualvolta si ricorre al gas questo determina ancora il prezzo complessivo dell’energia elettrica, poiché tutti i produttori ricevono lo stesso prezzo per il prodotto che immettono nella rete, vale a dire l’energia elettrica. Il consenso generale è che il modello attuale di fissazione dei prezzi, basato sul prezzo marginale, sia il più efficiente, ma sarebbero utili ulteriori analisi. La crisi ha messo in luce anche l’importanza dello stoccaggio per il funzionamento del mercato UE del gas. Al momento l’Unione è in grado di stoccare oltre il 20% del gas che consuma ogni anno, ma non tutti gli Stati membri dispongono di impianti appositi, e in ogni caso non sempre l’uso che ne fanno e gli obblighi di manutenzione sono gli stessi.

Lo stoccaggio non è disponibile in tutti gli Stati membri e in circa la metà di essi è sostenuto da obblighi nazionali, come le riserve strategiche da utilizzare in caso di emergenza (Fonte: JRC sulla base di dati provenienti da Gas Infrastructure Europe)

Misure a medio termine per un sistema energetico decarbonizzato e resiliente:
potenziare gli investimenti nelle energie rinnovabili, nelle ristrutturazioni e nell’efficienza energetica e sveltire le aste e le procedure di autorizzazione delle rinnovabili;
sviluppare la capacità di stoccaggio dell’energia, anche mediante batterie e idrogeno, al fine di promuovere l’aumento della quota di rinnovabili;
– chiedere ai regolatori europei dell’energia (ACER) di esaminare vantaggi e svantaggi dell’assetto attuale del mercato dell’energia elettrica e, se del caso, formulare raccomandazioni da sottoporre alla Commissione;
– valutare l’opportunità di rivedere il regolamento sulla sicurezza dell’approvvigionamento per migliorare l’uso e il funzionamento dello stoccaggio di gas in Europa;
– sondare i potenziali vantaggi di appalti congiunti volontari per l’acquisto di stock di gas da parte degli Stati membri;
– istituire nuovi gruppi regionali transfrontalieri che analizzino i rischi nel settore del gas e forniscano consulenza agli Stati membri circa l’impostazione dei loro piani di azione preventivi e piani di emergenza;
– rafforzare il ruolo dei consumatori nel mercato dell’energia facilitando la scelta e il cambio di fornitore, la produzione della propria energia elettrica e la partecipazione a una comunità energetica.

Le misure contenute nel pacchetto aiuteranno a dare una risposta tempestiva ai picchi odierni dei prezzi dell’energia, causati da una congiuntura mondiale eccezionale. Contribuiranno inoltre a una transizione energetica equa e sostenibile in tutta Europa, anche sotto il profilo economico, e a una maggiore indipendenza energetica. Gli investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica non solo ridurranno la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, ma si tradurranno anche in prezzi dell’energia all’ingrosso più convenienti e resilienti di fronte a limitazioni dell’offerta a livello mondiale. La transizione all’energia pulita è il modo migliore per scongiurare altri shock come questo e dev’essere accelerata, anche per il bene del clima.

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