C’è Sofia, 10 anni, di Chivasso (Torino), che ogni mattina lascia davanti al portone di casa una ciotola di latte per il gatto randagio del quartiere. Invece, Marta, 9 anni, di Venezia, insieme ai suoi compagni di classe ha pulito il giardino della scuola per evitare che un topolino di campagna, insieme a semi e frutti, finisse per mangiare anche buste e oggetti di plastica. E poi c’è Stella, 9 anni, di Roma, che non può vivere con un animale in casa ma ogni domenica va in un gattile dove può coccolare i gatti perché così “è come se avessi tanti animali miei”.
Lanciate come progetto pilota nel 2018, le “Missioni Possibili”, sull’onda del successo straordinario e per certi versi inaspettato ottenuto lo scorso anno, sono entrate a regime pochi giorni fa con il lancio dell’album “Amici Cucciolotti 2019” edito da Pizzardi Editore. L’idea alla base dell’iniziativa è semplice ma per certi versi innovativa: rendere la raccolta delle figurine “Amici Cucciolotti” un vero moltiplicatore di bontà. Obiettivo delle “Missioni Possibili”, infatti, è quello di educare e di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto e alla protezione degli animali, coinvolgendole attivamente. Motivandole, cioè, a compiere piccoli gesti concreti a tutela degli animali (azioni sempre e comunque alla portata dei più giovani e in condizioni di massima sicurezza) e a comunicarli a Pizzardi Editore e ad Enpa, che nel campo della tutela dei più deboli può vantare una partnership ultradecennale con “Amici Cucciolotti”. “Una sinergia, questa, che, grazie a una formula rivoluzionaria, ha permesso alle istanze protezioniste di fare un importante salto di qualità. Perché – spiega Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – è stata data ai bambini la possibilità di essere i principali artefici di cambiamento. Prima con la raccolta delle figurine, poi con un ulteriore e ancora più forte coinvolgimento nelle azioni dirette di tutela. La straordinaria adesione alle “Missioni Possibili” del 2018 e dei primi giorni del 2019 ci dice che il progetto è un grande successo e un vero moltiplicatore di bontà e di generosità”. Insomma, dietro al fenomeno di costume della raccolta “Amici Cucciolotti” c’è anzitutto la consapevolezza, dei bambini come degli adulti, di contribuire in modo fattivo alla tutela dei più deboli. Si partecipa alla raccolta non solo per lo svago ma, soprattutto, perché così si può fare un gesto concreto per aiutare un randagio in canile, una volpe ferita, un gatto di colonia in difficoltà. Lo confermano non soltanto i musi felici di tanti animali aiutati dai volontari Enpa grazie al sostegno di “Amici Cucciolotti” ma, anche, i numeri di una collaborazione iniziata nel lontano 2007 con la realizzazione dell’oasi Enpa del Farneto (Trieste). Quel primo progetto fece da apripista: seguirono moltissime donazioni di pet food alla Protezione Animali (più di 25 milioni le ciotole riempite in 13 anni); la fornitura di migliaia di cucce cucciolotte per i randagi accuditi nelle strutture e sul territorio (molte sono state utilizzate per situazioni di crisi dovute a calamità naturali); la più grande adozione a distanza per curare migliaia di trovatelli accuditi nei rifugi; l’allestimento di Isotta, prima unità mobile di soccorso per animali coinvolti nelle emergenze (disastri ambientali, alluvioni, incendi boschivi, fino al terremoto del Centro Italia). E ancora: i 35 autoveicoli della “Squadra salva-animali” che vengono utilizzati quotidianamente dai volontari delle Sezioni Enpa per il soccorso, il recupero e la messa in sicurezza di cani, gatti e selvatici, o le centinaia di migliaia di pubblicazioni editoriali pensate per sensibilizzare i più piccoli al rispetto degli animali. I dati ci dicono che in 13 anni “le figurine che salvano gli animali” degli “Amici Cucciolotti”, con il contributo di tutti i collezionisti, hanno donato oltre 3,9 milioni di euro all’Enpa, tutti destinati alla mission della Protezione Animali. Ma al di là dei numeri, c’è un immenso patrimonio di cultura, di educazione, di sensibilità, di altruismo che è stato possibile mettere a disposizione della collettività e diffondere nella società partendo proprio dai bambini, gli adulti di domani. È proprio in questo patrimonio immateriale che si trova il vero, grande valore aggiunto della collaborazione tra Enpa e Pizzardi Editore.
Stefano Venditti