Green economy Sostenibilità

Le opportunità di lavori innovativi e verdi del settore materie prime

Le opportunità di lavori innovativi e verdi del settore materie prime

Svolta a Roma la prima iniziativa europea dedicata ad offrire agli studenti le informazioni e la consapevolezza circa i benefici del settore, che un contestuale aggiornamento dell’Agenzia Europea dell’Ambiente sui megatrend economici globali indica come essenziale per un’Europa che deve diventare low carbon.

Si è svolta oggi, 6 dicembre 2013, presso la Facoltà di Ingegneria Civile ed Industriale l’Università “La Sapienza” di Roma, l’evento di apertura della “Giornata universitaria delle materie prime” (University Day on Raw Materials), promossa della Direzione Generale Imprese e Industrie (Directorate-General for Enterprise and Industry – DG ENTR) dell’Unione Europea nell’ambito del Partenariato Europeo per l’Innovazione sulle Materie Prime (European Innovation Partnership-EIP-on Raw Materials), istituito per proporre strategie integrate per rispondere alle problematiche relative all’accesso alle materie prime, al fine di ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni, di incrementare l’efficienza nell’uso delle risorse e di rimettere l’Europa all’avanguardia nel settore delle materie prime.

In Europa, nel settore delle materie prime, da una parte esistono molte università eccellenti con una lunga tradizione, dall’altra il bagaglio di conoscenze e di competenze professionali rischia di perdersi. Partendo da questa constatazione, la Commissione Europea ritiene importante stimolare l’opinione pubblica, rivolgendosi in particolare agli studenti (della scuola superiore e dell’università), mostrando le opportunità offerte da questo settore.

In questo contesto nasce la proposta della DG-ENTR dell’UE di organizzare delle Giornate Universitarie sulle Materie Prime in diverse università europee, con gli obiettivi di:
1) Organizzare eventi multipli rivolti a studenti in diverse università europee;
2) Presentare ai potenziali studenti gli aspetti attrattivi del settore delle materie prime;
3) Illustrare le opportunità concrete di carriera nei settori delle materie prime (metallurgia, geologia, chimica, industria mineraria);
4) Incrementare la consapevolezza circa i benefici del settore delle materie prime;
5) Accrescere l’accettazione e la fiducia per le attività del settore lungo tutto il ciclo di vita migliorando comunicazione e trasparenza al fine di stimolare un cambiamento di percezione tra i giovani;
6) Mostrare come le aziende operanti nel settore delle materie prime diventeranno sempre più innovative e verdi nel futuro – esempi di digital e green economy.

All’evento che è stato possibile seguire in diretta su ed intervenire in chat su Twitter (@Sapienzaroma), ha partecipato tra gli altri il Vicepresidente della Commissione UE  e Commissario per l’Industria e l’imprenditoria,Vincenzo Tajani che proprio ieri  a Bruxelles, nel corso dell’annuale Conferenza dell’EIP, ha presentato ai portatori di interesse il Piano strategico di attuazione per ridurre la dipendenza di approvvigionamento delle materie prime.

L’innovazione su tutta la catena di valore nel settore delle materie prime – esplorazione, estrazione, trasformazione, riciclaggio e sostituzione – rappresenta una grande opportunità di crescita e nuova occupazione ed è alla base della competitività della nostra industria – ha affermato Tajani –Senza un accesso adeguato e sostenibile alle materie prime strategiche, rischiamo di indebolire ulteriormente la nostra base industriale, creando le premesse per una desertificazione produttiva. Per questo, l’Europa deve costruire una vera politica sulle materie prime che nessun Stato da solo è in grado di portare avanti in modo effettivo. Abbiamo bisogno di giovani in grado di raccogliere la sfida e di creare le condizioni necessarie a un approvvigionamento ed un utilizzo sostenibile delle materie prime”. 

Su questo argomento, sempre oggi, l’Agenzia Europea dell’Ambiente ha pubblicato due nuovi capitoli della revisione di “Assessment of global megatrends”, dopo i primi due usciti in settembre ed altri sette usciranno nei prossimi mesi.

Nell’aggiornamento al megatrend 7 “Maggior concorrenza globale per le risorse”, si mette in evidenza come la continua crescita delle economie asiatiche, soprattutto di Cina e India che assieme rappresenteranno al 2050 quasi la metà della produzione mondiale, sta aumentando a livelli senza precedenti la concorrenza globale per le risorse, con impatti sull’Europa che è fortemente dipendente dalle importazioni di molte materie prime, di cui più della metà sono costituiti da minerali metalliferi. I prezzi delle commodity sono più che raddoppiati in termini reali negli ultimi 10 anni, denunciando che la richiesta sta superando la disponibilità.

Inoltre, molte nuove tecnologie richiedono materie prime critiche. Per esempio: le turbine eoliche, le celle fotovoltaiche, le batterie per le auto elettriche, computer, cellulari, smarphone, richiedono alcune delle “14 materie prime elencate dalla Commissione UE come “critiche”.

C’è da aggiungere, poi, che le maggiori riserve di tali minerali si concentrano per lo più in pochi Paesi , con rischi ed incertezze sui futuri approvvigionamenti, peraltro determinanti per la transizione verso un’economia europea a basse emissioni di carbonio.

Anche per offrire un quadro esaustivo delle opportunità professionali e innovative del settore, gli studenti hanno potuto seguire nel pomeriggio un Workshop a cui hanno partecipato rappresentanti di aziende attive nel settore delle materie prime, che hanno presentato le attività svolte e le concrete possibilità di carriere nel settore. 

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