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Microplastiche: la consultazione UE per ridurne l’impatto sull’ambiente

Rimarrà aperta fino al 17 maggio 2022 la consultazione pubblica avviata dalla Commissione UE per avere i punti di vista e i suggerimenti di tutti i portatori di interesse sulla possibile lotta contro il rilascio involontario di microplastiche nell’ambiente, concentrandosi sulle misure in materia di etichettatura, standardizzazione, certificazione e regolamentazione per le principali fonti.

Al fine di contrastare l’inquinamento causato dalle microplastiche (piccoli pezzi di plastica di dimensioni inferiori a 5 mm) disperse in modo non intenzionale nell’ambiente (ad esempio da pneumatici e tessuti sintetici), la Commissione UE ha avviato una Consultazione pubblica sulle misure da attuare.

Secondo il Piano d’azioneVerso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo” entro il 2030 l’UE dovrà ridurre i rifiuti di plastica in mare del 50 % e le microplastiche del 30 %. La Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 individua nell’inquinamento una delle 5 principali cause dirette della perdita di biodiversità.

Sebbene i dati attualmente disponibili indichino che, per il momento, l’inquinamento da microplastiche non comporta un rischio generalizzato per gli esseri umani o l’ambiente, vi sono validi motivi per preoccuparsi e adottare misure precauzionali. Il problema ha dimensioni rilevanti: ad esempio, ogni anno vengono disperse nell’ambiente marino, su scala mondiale, tra le 200 000 e le 500 000 tonnellate di fibre sintetiche provenienti da prodotti tessili.

La diffusione ubiquitaria negli oceani, nel suolo e nell’aria desta forti preoccupazioni per gli effetti negativi sugli ecosistemi vulnerabili (ad esempio le barriere coralline, le acque profonde, le regioni polari) e sulla biodiversità (tutte le forme di vita marina, dal plancton ai grandi mammiferi marini, sono risultate essere interessate dall’inquinamento da microplastiche).

I rischi potenziali per la salute umana derivanti dall’ingestione o inalazione sono attualmente oggetto di esame. La crescente presenza di microplastiche nei frutti di mare, nel sale, nel miele, nella frutta e nell’acqua potabile potrebbe minare la fiducia dei consumatori con conseguenze economiche devastanti. L’impatto economico su attività quali la pesca e il turismo è assai forte.

L’inquinamento ambientale dovuto alle microplastiche è di natura transfrontaliera, ossia le emissioni non intenzionali di uno Stato membro possono contribuire all’inquinamento in un altro Stato membro. La dispersione (cronica o accidentale) di pellet o le emissioni non intenzionali da tessuti sintetici e pneumatici durante la fabbricazione o l’uso possono provocare un inquinamento ambientale transfrontaliero attraverso l’aria, il suolo o l’acqua. In assenza di un’azione dell’UE si rischia un proliferare di misure che potrebbero danneggiare il mercato interno. Misure armonizzate a livello dell’UE potranno consentire economie di scala, ridurre gli oneri normativi/amministrativi e creare condizioni di parità tra gli operatori responsabili.

Al fine di consentire a tutti i portatori di interessi di esprimere il proprio punto di vista su una possibile politica di lotta contro l’inquinamento da microplastiche, la Commissione UE ha avviato una Consultazione pubblica che servirà inoltre a raccogliere ulteriori informazioni sulle fonti, il monitoraggio, le iniziative note per limitare le emissioni e le possibili misure per abbatterle.

Tra le misure annunciate:
– predisporre etichettatura, standardizzazione, certificazione e misure di regolamentazione per il rilascio accidentale di microplastiche, anche per aumentare la cattura delle microplastiche in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti;
sviluppare e armonizzare ulteriormente i metodi per misurare le microplastiche rilasciate in modo non intenzionale, in particolare dagli pneumatici e dai prodotti tessili, e fornire dati armonizzati sulle concentrazioni di microplastiche nel mare.

Per partecipare alla Consultazione che rimarrà aperta fino al 17 maggio 2022 si deve compilare il questionario disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

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