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Nuova iniziativa dell’UE: al via il Corpo Europeo di Solidarietà

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Il 7 dicembre 2016, con la Comunicazione (2016) 942 la Commissione UE ha istituito il Corpo europeo di solidarietà.
L’iniziativa, nell’ambito del più ampio programma per l’inclusione dei giovani nella società, era sta annunciata il 14 settembre 2016 dal Presidente dell’Esecutivo UE Jean-Claude Juncker, nel suo annuale discorso al Parlamento europeo sullo “Stato dell’Unione“.
Non posso e non voglio accettare che l’Europa sia e rimanga il continente della disoccupazione giovanile – aveva affermato Juncker – Non posso e non voglio accettare che la generazione del nuovo millennio, la generazione Y, possa diventare la prima generazione da settant’anni a questa parte a ritrovarsi più povera dei genitori.[…] Continueremo ad attuare la garanzia per i giovani in tutta Europa, migliorando le competenze dei cittadini europei e offrendo sostegno alle regioni e ai giovani più bisognosi“.

Durante il vertice di Bratislava (16 settembre 2016), i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell’UE confermavano il loro impegno a combattere la disoccupazione giovanile e a creare più opportunità per i giovani. La cosiddetta “Tabella di marcia di Bratislava” stabilisce risultati da raggiungere e scadenze concrete al fine di “creare un futuro economico promettente per tutti, preservare il nostro modo di vivere e offrire migliori opportunità ai giovani”.
In particolare il Consiglio si era impegnato ad adottare “decisioni sul sostegno dell’UE agli Stati membri nella lotta contro la disoccupazione giovanile e sui programmi rafforzati dell’Unione per i giovani” entro la fine dell’anno.
Il 4 ottobre 2016, inoltre, la Commissione UE aveva adottato un’altra Comunicazione in cui si illustravano i risultati del Programma Garanzia Giovani e dell’Iniziativa a favore dell’Occupazione Giovanile (IOC) dal loro avvio nel 2013, anche al fine di trarre insegnamenti su come migliorare gli sforzi nazionali e dell’UE nello sviluppo di iniziative per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro o il loro ritorno agli studi.

Garanzia Giovani dovrebbe assicurare che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio entro 4mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale, mentre la IOC è il meccanismo finanziario (6,4 miliardi di euro nel periodo 2014-18), fondamentale per l’attuazione di Garanzia Giovani, che sostiene direttamente i giovani che non sono né occupati né impegnati in corsi di studio o di formazione (i cosiddetti NEET) nelle regioni che nel 2012 avevano tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25%.

In Italia, Il numero di giovani iscritti ai sistemi ha registrato un aumento costante fino a raggiungere oltre un milione di persone al 1º marzo 2016“, si legge nella Comunicazione, ma bisogna osservare che oltre la metà sono state prese dai vari Centri per l’Impiego ovvero che la loro pratica è stata iniziata non che già lavorino. Solo poco più del 28% ha ricevuto un’offerta di lavoro, per lo più dei tirocini, senza una garanzia di stipendio fisso.
Inoltre, l’andamento dei NEET, “ha tuttavia evidenziato una variazione modesta in alcuni degli Stati membri che nel 2013 presentavano i tassi più elevati, in particolare l’Italia e la Romania“, come riconosce la stessa Commissione UE.

Ora prende il via anche questa nuova iniziativa che intende far aumentare la partecipazione dei giovani europei tra i 18 e i 30 anni ad attività di volontariato o in un tirocinio, un apprendistato o un lavoro per un periodo da 2 a 12 mesi nel proprio Paese o in un qualsiasi altro Stato membro. Ad ogni volontario verrà concesso un contributo per vitto, alloggio e spese di viaggio.

I partecipanti potranno impegnarsi in un’ampia gamma di attività, in settori quali l’istruzione, l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’assistenza nella distribuzione di prodotti alimentari, la costruzione di strutture di ricovero, l’accoglienza, l’assistenza e l’integrazione di migranti e rifugiati, la protezione dell’ambiente e la prevenzione di catastrofi naturali. I giovani che si registrano nel corpo europeo di solidarietà dovranno sottoscrivere il mandato del corpo europeo di solidarietà e i suoi principi. L’obiettivo è la partecipazione al Corpo di 100.000 giovani europei entro il 2020.

giovani interessati possono già registrarsi. Anche i giovani di 17 anni potranno registrarsi, anche se l’età minima è di 18 anni per partecipare ad un progetto che dovrà concludersi prima di compiere 31 anni. In funzione del tipo di progetto e delle capacità ed esperienza, il Corpo europeo di solidarietà potrebbe proporre attività di formazione prima di iniziare il progetto stesso.
Le Organizzazioni partecipanti dovranno aderire alla Carta del corpo europeo di solidarietà che ne stabilisce i diritti e le responsabilità durante tutte le fasi dell’esperienza di solidarietà.

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