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Idrogeno: il treno italiano è partito insieme alle Linee Guida della Strategia

L’utilizzo dell’idrogeno nei trasporti è un passaggio fondamentale per la decarbonizzazione profonda del settore, e la sua utilizzazione nel trasporto ferroviario è già partita in Italia in sintonia con la predisposizione da parte del MiSE delle Linee Guida per la Strategia nazionale sull’idrogeno, su cui è aperta la Consultazione fino al 21 dicembre 2020.

L’utilizzo dell’idrogeno nei trasporti si sta avviando in tutte le tipologie di mobilità, grazie alle potenzialità di questo combustibile a contribuire alla decarbonizzazione profonda del settore che in Europa costituisce il maggior emettitore di gas ad effetto serra (28%).

Nei giorni scorsi le Agenzie di stampa hanno diffuso la notizia che il Consiglio di Amministrazione di FNM spa, il principale gruppo integrato nel trasporto e nella mobilità in Lombardia, ha deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8, prodotti da Alstom, società ferroviaria leader in Italia il cui treno Coradia iLint costruito in Germania, che utilizza celle a combustibile che convertono l’idrogeno e l’ossigeno in elettricità, è già stato sperimentato con successo in servizi passeggeri sia in Germania (2018) che in Austria (2020).

I treni saranno consegnati entro il 2023 e affidati, tramite locazione, a Trenord, la società che gestisce il trasporto pubblico ferroviario della regione Lombardia (controllata al 100% da FNM), per sostituire inizialmente sulla linea Brescia-Iseo-Edolo i vecchi convogli diesel, in servizio dai primi anni ’90.

Inoltre, il CdA di FNM ha analizzato la fattibilità preliminare degli impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviario. Tra il 2021 e 2023 verrà realizzato un impianto che prevede il ricorso iniziale alla tecnologia Steam Methane Reforming (SMR), da metano/biometano, con cattura e stoccaggio della CO2 prodotta (CCS), per la produzione di “idrogeno blu”. Entro il 2025 saranno realizzati uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi (idrogeno verde) lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con A2A, il secondo produttore nazionale di energia elettrica per capacità installata, dotata di un portafoglio di impianti con una importante quota derivante da fonti rinnovabili.

Si prevede infine, sempre entro il 2025, di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FnmAutoservizi (società al 100% di Fnm), con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata. 

Si può affermare che il treno all’idrogeno in Italia è in partenza, in perfetto orario con pubblicazione delle Linee guida per la “Strategia Nazionale dell’Idrogeno”, predisposte dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), in conformità al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e alla Strategia UE, che costituiscono l’introduzione alla vera e propria dettagliata Strategia Italiana per l’Idrogeno che verrà pubblicata all’inizio del 2021.

Una prima fase della strategia con obiettivo al 2030, sarà focalizzata sui settori in cui è possibile produrre e utilizzare l’idrogeno localmente, a partire dagli impianti esistenti, e facilitare l’utilizzo del vettore in nuove applicazioni come, per esempio, nel trasporto ferroviario grazie alla sostituzione dei treni diesel nelle tratte non elettrificabili. Verso il 2050 si prevede che l’idrogeno rinnovabile raggiungerà una maturità tale da consentirne l’utilizzo più deciso anche in altri settori dell’industria e dei trasporti.

L’Italia è tra i primi Paesi che hanno creduto nell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro, in grado di accelerare il processo di decarbonizzazione verso un modello di sviluppo ecosostenibile – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano PatuanelliQuesto ha permesso ai ricercatori e alle aziende italiane di acquisire un vantaggio in termini di capacità e conoscenze sull’idrogeno, che oggi consente al nostro Paese di avere un ruolo centrale nella definizione dei piani europei di investimento previsti per lo sviluppo e l’implementazione della produzione e utilizzo dell’idrogeno. Inoltre, l’Italia si candida a diventare l’hub del Mediterraneo per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno verde”,

Sulle Linee Guida preliminari per la Strategia è aperta fino al 21 dicembre 2020 una Consultazione per mezzo della quale i soggetti interessati e gli stakeholders potranno inviare osservazioni o presentare ulteriori elementi scrivendo all’indirizzo email: consultazione.idrogeno@mise.gov.it

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