A K.EY – The Energy Transition Expo (Fiera di Rimini, 22-24 marzo 2023), l’evento di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo su tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l´efficienza energetica e le energie rinnovabili, è stato presentato il 1° Rapporto “Filiere del futuro”, realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto, che ricostruisce le caratteristiche, la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili.
Secondo l’ultimo Rapporto di IRENA sugli investimenti nelle energie rinnovabili nel 2022 è stato raggiunto il record di circa 500 miliardi d i dollari, mentre è prevista nei prossimi 5 anni l’installazione di una potenza delle rinnovabili pari a quella degli ultimi venti.
L´Europa corre con il valore record del 2022 di nuova capacità fotovoltaica di 41,4 GW (47% in più rispetto al record del 2021), come ha rilevato l’ European Energy Review 2023, condotta dal think tank globale EMBER e pubblicata lo scorso febbraio.
Anche l’Italia con 2,5 GW fotovoltaici installati nel 2022 (dati del GSE) sta recuperando rispetto alla stasi degli ultimi anni.
E allora, chi sono nel nostro Paese gli attori impegnati per vincere la sfida dello sviluppo delle rinnovabili in vista dell´obiettivo della carbon neutrality al 2050? In quali segmenti della filiera si collocano e in quali territori?
A queste domande ha tentato di rispondere il 1° Rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia “Le Filiere del futuro” promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group (IEG), in collaborazione con le principali Associazioni di categoria del comparto, quali AIEL, ANEV, ANIE, Federidroelettrica, Italia solare, e presentato a K.EY – The Energy Transition Expo (Fiera di Rimini, 22-24 marzo 2023), l’evento di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo su tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l´efficienza energetica e le energie rinnovabili, la prima edizione svoltasi senza la contemporaneità di Ecomondo, che ha raddoppiato i numeri di espositori e di pubblico rispetto a Key Energy 2022.
Come attesta il Rapporto, sono 21.378 imprese italiane che si caratterizzano per coinvolgimento attivo nella filiera. L’analisi dei risultati restituisce un quadro articolato dal punto di vista settoriale, che pone in risalto i diversi ambiti di intervento delle imprese nella filiera delle rinnovabili, dalla installazione e manutenzione (44,15), al commercio (14,1%), alla manifattura (11,2%), alla produzione di energia (7,2%), alla consulenza, collaudo e monitoraggio (7,1%).
Guardando ai territori, quasi un terzo delle imprese si concentra in Lombardia, Lazio e Veneto. La Lombardia, in particolare, con 3.778 imprese e 17,7% di quota percentuale è la regione con la maggiore presenza di imprese in Italia, seguita dal Lazio con 2.446 e una quota del 19,5%. Al terzo posto si colloca il Veneto (1.995, 9,3%), seguito dalla Campania (1.733, 8,1%) e quindi a brevissima distanza dall’Emilia-Romagna (1.703, 8,0%). Queste cinque regioni costituiscono nell’insieme il 53,6% del totale delle imprese individuate.
“Numeri che danno forma e sostanza ad una filiera strategica per l’economia nazionale e che da questo rapporto iniziamo a monitorare, consapevoli che non ci sia nulla di sbagliato in Italia, come ricorda il Manifesto di Assisi promosso da Fondazione Symbola e Sacro Convento, che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia – come scrivono nella Premessa a “Filiere del futuro” Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, e Alessandra Astolfi, Global exhibition director green & tech division IEG – Una conferma che l’Italia ha i talenti e le competenze per partecipare alla transizione verde, a patto che non venga frenata da politiche sbagliate e ritardi burocratici”.