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Etichette energetiche UE: dal 1° marzo 2021 la nuova generazione

In attesa dell’avvio della Campagna di informazione per i cittadini europei sulle nuove etichette energetiche, la Commissione UE ha pubblicato un focus per spiegare i motivi che hanno portato alle nuove definizione e le maggiori novità per i consumatori che avranno la possibilità di accedere a maggiori informazioni sui prodotti che acquisteranno.

Introdotte per la prima volta per una serie di elettrodomestici nel 1994 e successivamente ampliate nel 2004, con una scala comparativa da A (più efficiente) a G (meno efficiente), le etichette energetiche dell’UE sono state un fattore chiave per aiutare i consumatori a scegliere prodotti più efficienti dal punto di vista energetico, consentendo di risparmiare più facilmente sulla bolletta energetica domestica e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra in tutta l’UE.

Al contempo, l’introduzione delle etichette energetiche ha indotto i produttori a promuovere l’innovazione e a sviluppare prodotti più efficienti sotto il profilo energetico. Per alcune categorie di prodotti la “A” non era più sufficiente per descrivere i modelli più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, quindi è stato necessario aggiungere le categorie A+, A++ o anche A+++ al sistema di classificazione. Allo stesso tempo, le classi inferiori (E, F, G) per alcune categorie di prodotti sono state gradualmente eliminate per effetto della Direttiva “Ecodesign” che stabilisce i requisiti minimi che il prodotto stesso deve soddisfare per essere immesso sul mercato o a causa di essere diventate così rare da non essere più necessarie.

Secondo il sondaggio di Eurobarometro condotto alla fine dell’anno scorso, le etichette energetiche sono ben conosciute dal 93% dei consumatori e il 79% ne tiene conto al momento di acquistare elettrodomestici nuovi.

Per aiutare i consumatori a compiere scelte informate, è emerso tuttavia che serviva un sistema di classificazione più semplice. Così il Regolamento quadro dell’UE in materia di etichettatura energetica è stato aggiornato e adottato tre anni fa, per reintrodurre una classificazione più semplice utilizzando esclusivamente le lettere da A a G.

Questo “riscalaggio” comporterà anche una migliore differenziazione tra i prodotti che, con l’attuale classificazione, compaiono tutti nelle stesse categorie. Ciò significa che, ad esempio, un frigorifero che ora ha un’etichetta A+++ potrebbe rientrare nella categoria C, anche se ha le stesse caratteristiche di efficienza energetica di prima, oppure che una lavastoviglie A++ potrebbe appartenere alla categoria E. Il principio fondamentale è che all’inizio nessun apparecchio rientrerà nella categoria A e che solo pochi avranno l’etichetta B e C, in modo da incentivare l’invenzione e lo sviluppo di nuovi prodotti più efficienti dal punto di vista energetico.

La prima serie di nuove etichette energetiche per lavastoviglie, lavatrici, frigoriferi e display elettronici comparirà nei negozi a partire dal 1º marzo 2021, mentre per le lampade bisognerà aspettare fino al 1º settembre 2021. In pratica, ciò significa che le etichette per questi gruppi di prodotti saranno riscalate da marzo o settembre 2021 e che le vecchie etichette saranno sostituite dopo un breve periodo di transizione di 2 settimane.

Un nuovo gruppo di prodotti avrà l’etichetta, gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta (detti anche “frigoriferi commerciali“) che si trovano nei negozi e come distributori automatici. i potranno essere alcune rare eccezioni, ad esempio quando un determinato modello non viene più prodotto. In questo caso, il modello già in vendita in negozio potrà mantenere la vecchia etichetta.

La maggiore novità di queste etichette è il codice QR, grazie al quale i consumatori potranno ottenere informazioni supplementari (non commerciali) attraverso la scansione con uno smartphone comune. In funzione del prodotto le etichette energetiche forniranno, oltre il consumo elettrico, altre informazioni connesse all’energia ma anche di altro tipo, con pittogrammi intuitivi per poter confrontare i prodotti e compiere una scelta d’acquisto più informata: consumo d’acqua per ciclo di lavaggio, capacità di stoccaggio, rumore emesso dall’apparecchio ecc.

Secondo le stime della Commissione UE il 10-25% dei prodotti sul mercato non è del tutto conforme ai regolamenti di etichettatura energetica e circa il 10% del risparmio energetico potenziale va perso proprio per questa non conformità. Ciò è dovuto almeno in parte alla difficoltà ed eccessiva lunghezza dei controlli svolti dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato, come ha evidenziato la Corte dei conti europea (ECA) nel suo Rapporto Speciale L’azione dell’UE per la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica: significativi ritardi e inadempienze hanno ridotto l’importante contributo a una maggiore efficienza energetica”.

Ai fini di una migliore efficienza ed efficacia dei controlli di conformità, è stata creata una banca dati per la registrazione dei prodotti (European Product Registration Database for Energy Labelling EPREL) in cui fabbricanti e importatori devono registrare i loro prodotti, con tutta la documentazione tecnica dettagliata necessaria ai controlli di conformità. In questo modo le informazioni essenziali saranno disponibili a livello centrale, semplificando l’attività di controllo del mercato. La banca dati con le informazioni sull’etichettatura e sui prodotti essenziali sarà a disposizione dei consumatori fin dalla fine del 2020.

Il settore privato e varie ONG stanno elaborando applicazioni volte ad assistere i consumatori nell’acquisto (ad esempio aiutandoli a calcolare i costi di ammortamento e a confrontare prodotti diversi).

Inoltre, la Commissione UE ha adottato l’autunno scorso una serie di Regolamenti per la progettazione ecocompatibile per specifici prodotti che introdurranno dal 1° marzo 2021 nuovi obblighi di durabilità, riparabilità, riciclabilità degli apparecchi, tra cui la disponibilità dei pezzi di ricambio, tecniche di sostituzioni agevoli e informazione per la riparazione.

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