Il Rapporto di monitoraggio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente conferma che le emissioni di CO2 delle nuove auto e furgoni immatricolati nell’UE, pur rispettando gli obiettivi previsti al 2017, non hanno un andamento tale da far conseguire i limiti previsti al 2021, se i costruttori non apportano al più presto i necessari miglioramenti.
I dati provvisori sul monitoraggio delle emissioni di CO2 delle nuove auto e nuovi furgoni vendute nel corso del 2017, rilasciati il 23 aprile 2018 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), sono stati confermati dai dati definitivi del Rapporto pubblicato il 4 aprile 2019.
Il Regolamento (CE) n. 443/2009 impone agli Stati membri di registrare le informazioni relative a ciascuna autovettura nuova immatricolata nel suo territorio. Ogni anno, ciascuno Stato membro trasmette alla Commissione UE tutte le informazioni relative alle sue nuove registrazioni, tra cui il nome del produttore, il numero di omologazione, il tipo di auto, la versione, il nome commerciale, le emissioni di CO2, il peso del veicolo, la larghezza della ruota, la capacità del motore, la potenza del motore, il carburante utilizzato e le modalità di combustione. Tutte queste informazioni sono raccolte in un relativo database, da cui la AEA trae le informazioni per le attività di monitoraggio e comunicazione.
Dal Rapporto emerge che le emissioni medie di CO2 di una nuova auto venduta nell’UE nel 2017 sono aumentate di 0,4 gr/km, attestandosi a 118,5 gr/km, dai 118,1 gr/km del 2016. Anche se questo livello rimane inferiore all’obiettivo previsto per il 2017 di 130 gr/km, è comunque ben al di sopra dell’obiettivo di 95 gr/km da raggiungere entro il 2021.
Dal 2010, da quando è iniziato il monitoraggio ai sensi dell’attuale legislazione dell’UE, le emissioni ufficiali di CO2 delle nuove autovetture sono diminuite del 15,5% (quasi 22 gr/km, ma tra il 2015 e il 2016, le emissioni sono diminuite solo di 1,5 gr/km, che hanno rappresentato meno della metà della riduzione media annua necessaria per raggiungere l’obiettivo del 2021.
L’aumento nel 2017 è una chiara conferma che i produttori devono conseguire ulteriori e più rapidi miglioramenti nella produzione e nella promozione di automobili più efficienti.
Le emissioni medie di CO2 dei veicoli commerciali leggeri nuovi (furgoni) sono diminuite di 7,5 gr/km dal 2016. Il nuovo furgone medio immatricolato nel 2017 ha emesso 156,1 gr/km. Questa riduzione porta le emissioni medie dell’UE dell’11% al di sotto dell’obiettivo del 2017 di 175 gr/km e del 6% rispetto all’obiettivo del 2020.
Solo 3 case automobilistiche (Automobili Lamborghini, Mazda Motor Corporation e Société des Automobiles Alpine) che hanno rappresentato nell’insieme l’1,4% di tutte le vendite di auto nuove nel 2017, non sono riuscite a rientrare nei limiti per il 2017, ed anche altri produttori, se fossero stati considerati individualmente anziché all’interno di un gruppo, avrebbero ecceduto nei limiti previsti.
Di seguito vengono riportati gli altri risultati chiave del Rapporto.
– Per il primo anno dal 2009, le auto a benzina hanno costituito la maggior parte delle nuove immatricolazioni nel 2017 (quasi il 53%). La percentuale di veicoli elettrici (ibridi plug-in e auto elettriche a batteria) è aumentata dell’1,0% nel 2016 e dell’1,5% nel 2017.
– Le nuove auto diesel, che in media erano di circa 300kg più pesanti rispetto alle auto a benzina nuove, emettevano in media 117,9 gr/km, corrispondenti a 3,7 gr/km in meno rispetto alle emissioni medie di un’auto a benzina . Il consumo medio di carburante delle nuove auto a benzina è stato costante nel 2016 e 2017, mentre l’efficienza dei consumi delle nuove auto diesel è peggiorata rispetto al 2016 (116,8 gr/ km).
– Se si confrontano i segmenti simili di auto nuove a benzina e diesel, si scopre che quelle a benzina convenzionali hanno emesso il 10-40% in più rispetto a quelle diesel. Solo per il segmento di grandi dimensioni, le auto diesel hanno mostrato nel 2017 rispetto al 2016 una leggera riduzione delle emissioni di CO2 (0,5 gr/km). Per le auto a benzina convenzionali, quelle di grandi dimensioni hanno visto una significativa riduzione delle emissioni di circa 6 gr/km, mentre per quelle di medio-piccole sono rimaste stabili.
– Tra le grandi case automobilistiche, Toyota Motor Europe ha avuto le emissioni medie di CO2 più basse per le autovetture nuove immatricolate nel 2017 (103 gr/km). Seguono Automobiles Peugeot e Automobiles Citroen, rispettivamente con 105 gr/ e 106 gr/km.
– Come avvenuto ogni anno dall’inizio del monitoraggio dei furgoni, Automobile Dacia SA è stato il produttore di furgoni con la quantità più bassa di emissioni di CO2 (118 gr/km nel 2017).
– BMW AG, Renault, Daimler AG, Volkswagen hanno venduto insieme più del 50% dei nuovi veicoli elettrici immessi sul mercato nel 2017.

Il fatto che i progressi sulle emissioni delle nuove auto e furgoni segnino il passo o quanto meno non procedono con i necessari progressi è preoccupante, specie se si considera che il Parlamento europeo ha appena approvato in via definitiva le misure per ridurre le emissioni di gas serra di automobili e furgoni entro il 2030. Sulla base del testo legislativo concordato la riduzione delle emissioni entro il 2030 delle nuove auto dovrà essere del 37,5% rispetto ai livelli previsti al 2021, e del 31% per i nuovi furgoni.
Qualora i produttori le cui emissioni medie superino i limiti dovranno pagare un’indennità che la Commissione UE potrà destinare a un fondo specifico per la transizione verso una mobilità a emissioni zero e per sostenere la formazione dei lavoratori del settore automobilistico.
Il nuovo testo legislativo prevede, inoltre, che l’intero ciclo di vita delle emissioni delle autovetture sia valutato a livello europeo. A tal fine la Commissione dovrà inoltre valutare l’opportunità di disporre di una metodologia comune per la valutazione e di una comunicazione coerente dei dati entro il 2023. Se del caso, dovrebbe essere varata una normativa in materia.