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Tragedia di Corinaldo: l’effetto gregge può uccidere

L’evento di Corinaldo e lo Studio dello IAC-CNR sull’ “effetto gregge” ovvero quando i gruppi umani tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare.

La tragedia avvenuta questa notte a Corinaldo (An) nel locale “Lanterna Azzurra” dove sono morte 6 persone (5 minorenni e la madre di una ragazzina) e un centinaio sarebbero i feriti di cui 10 in gravi condizioni, che si apprestavano ad ascoltare un concerto di Sfera Ebbasta, trapper assai popolare tra i giovanissimi, rievoca l’altro evento verificatosi a Torino nel giugno dello scorso anno.
In quell’occasione, in Piazza San Carlo dove era stato allestito un maxi schermo per seguire la finale di Champion League Juventus-Real Madrid, a causa dello scoppio di petardi e dell’allarme “attentato” lanciato da qualcuno, migliaia di persone si sono data ad una sconsiderata fuga che ha travolto tutti e tutt,o provocando oltre 1.500 feriti e un morto.
A Corinaldo, dalle prime ricostruzioni riportate sugli organi di stampa, sembrerebbe che il panico si sia diffuso dopo che qualcuno avrebbe spruzzato dello spray urticante.
L’acre odore diffusosi e l’irritazione agli occhi e alla gola avrebbero indotto i presenti a cercare una via di fuga, accalcandosi alle uscite di sicurezza, una delle quali immette su un ponticello che, scavalcando un fossatello, conduce al parcheggio. Il cedimento di una balaustra per la calca e il peso sarebbe la principale causa diretta delle morti avvenute per soffocamento e schiacciamento.
Nell’uno e nell’altro caso, si è trattato del cosiddetto “effetto gregge” ovvero quando i gruppi umani tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano sapere dove andare.
Lo ricorda in una nota stampa il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che per l’occasione ripropone all’attenzione lo studio a cui ha partecipato l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo (IAC-CNR) e pubblicato un paio di anni fa su arXiv , un archivio per bozze definitive, prima della stampa, di i articoli scientifici in fisica, matematica, informatica, finanza quantitativa e biologi, accessibile via internet, con il titolo “Invisible control of self-organizing agents leaving unknown environments”, dove viene descritto l’esperimento italo-tedesco (hanno collaborato scienziati della Technische Universität di Monaco di Baviera) di una “guida nascosta” per consentire di gestire in modo ottimale i movimenti di una folla in situazioni di emergenza.
Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto ‘effetto gregge’ – spiegava Emiliano Cristiani dell’IAC-CNR e co-autore – Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali,come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione.In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di ‘agenti’ che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione”.
L’esperimento descritto si è svolto nel Dipartimento di matematica dell’Università di Roma “La Sapienza”. A ognuno di due gruppi di circa 40 persone è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento).
Uscendo dalla classe – proseguiva il ricercatore IAC-CNR – i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di ‘trascinare’ gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce”.
Si è trattato del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un ambito di ricerca. Gli studiosi hanno verificato che le persone non sembrano a loro agio con istruzioni calate ‘dall’alto’, ma
diventano docili quando viene fatto loro credere di scegliere autonomamente.
Nuovi modelli matematici e metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la strategia dei ‘leader nascosti’ e portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di una sola uscita, invece per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi riportarle successivamente nella giusta direzione”.
Le tecniche di controllo di grandi folle studiate nella ricerca trovano una naturale applicazione nei casi in cui la situazione di pericolo è prevedibile, osservava il CNR, ma la comunicazione tra autorità e
folla è difficoltosa, come per esempio durante una manifestazione violenta. In questi casi, concludeva la nota, agenti in borghese nascosti nella folla potrebbero correre in direzioni concordate per attivare l’ “effetto gregge”.
Nel caso di Corinaldo, come per tanti altri episodi similari, fermo restando le eventuali altre concause e responsabilità che saranno accertate nel corso delle indagini, l’ “effetto gregge”, purtroppo, ha provocato vittime.

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