Si celebra il 10 dicembre la Giornata Mondiale dei Diritti Umani che quest’anno coincide con il 70° Anniversario della Dichiarazione ONU dei Diritti Umani che devono essere difesi, come pure devono essere tutelati coloro che lavorano affinché non siano violati.
Il 10 dicembre si celebra la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, data scelta per ricordare il giorno del 1948 in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento cardine che ha proclamato i diritti inalienabili a cui tutti hanno diritto in quanto essere umano – indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua, opinione politica o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status. Si tratta del documento più tradotto nel mondo, essendo disponibile in 514 lingue.
Quest’anno, al motto di “Agisci per i diritti umani” (# StandUp4HumanRights), la Giornata dei diritti umani assume un valore particolare con la ricorrenza del 70° Anniversario della Dichiarazione Universale. Nel corso del sette decenni trascorsi dalla sua adozione, la Dichiarazione ha sostenuto innumerevoli cambiamenti positivi nella vita di milioni di persone in tutto il mondo, permeando circa 90 Costituzioni nazionali e numerose leggi e istituzioni nazionali, regionali e internazionali. Eppure, i principi affermati nei 30 articoli non riescono ancora ad affermarsi concretamente in varie parti del mondo.
“I diritti umani vengono violati in molti luoghi – ha dichiarato António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite – Ma ancora una volta non ci arrendiamo perché sappiamo che il rispetto per i diritti umani e la dignità umana sono una condizione fondamentale per la pace”.
Ricorre anche il 20° Anniversario della Dichiarazione dei Difensori dei Diritti Umani (Human Rights Defenders) (Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti ) la Convenzione che le Nazioni Unite hanno adottato al fine tutelare gli individui che svolgono attività di protezione dei diritti umani e che sono a loro volta sono vittime dirette di violazioni dei diritti umani, proprio a causa del lavoro che svolgono.
“Nonostante una dichiarazione internazionale e standard chiari a tutela del lavoro dei difensori dei diritti umani, permane un enorme divario tra i principi e la realtà– ha dichiarato Dunja Mijatović, Commissaria per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, in una nota in vista della ricorrenza della Giornata dei Diritti Umani – Ho osservato una preoccupante regressione nella protezione dei difensori dei diritti umani e la loro capacità di lavorare in un numero crescente di Paesi europei, dove devono affrontare varie forme di ritorsioni, tra cui vessazioni giudiziarie, procedimenti penali, privazione illegale della libertà, controlli e sorveglianza abusivi, campagne diffamatorie, minacce e intimidazioni. Alcuni sono stati aggrediti fisicamente, sottoposti a maltrattamenti, rapiti e persino uccisi. Attivisti che difendono i diritti di migranti, delle persone LGBTI [acronimo per indicare le persone non eterosessuali] o delle donne, così come i difensori dei diritti umani che lavorano su questioni delicate, come la responsabilità per gravi violazioni dei diritti umani e questioni ambientali, che vengono sempre più presi di mira da attori statali e non statali. La legislazione restrittiva e la retorica politica dannosa rendono il lavoro delle ONG per i diritti umani sempre più difficile e insicuro”.
Ogni volta che i diritti umani di qualcuno vengono violati, tutti noi corriamo il rischio che prima o poi anche i nostri saranno compromessi. Al contempo riaffermare i nostri diritti umani, significa difendere anche quelli degli altri.
“I nostri diritti non sono altro che i doveri degli altri nei nostri confronti”. (Norberto Bobbio)