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Certificazione UE per la rimozione della CO2: la proposta di Regolamento

La Commissione UE ha adottato la proposta legislativa per un quadro di certificazione per la rimozione del carbonio (CRCF), che definisce  le norme generali per disciplinare la quantificazione dei benefici climatici della rimozione del biossido di carbonio, con l’obiettivo dichiarato di promuovere e accelerare l’aumento della rimozione sostenibile del carbonio, che include un’ampia varietà di metodi innovativi per agricoltori, silvicoltori, industrie e altri per catturare e immagazzinare CO2 non fossile.

La Commissione UE ha adottato una proposta di Regolamento che istituisce il primo quadro dell’UE per certificare, in modo affidabile e su base volontaria, gli assorbimenti di carbonio di alta qualità (CRCF).

La Legge UE sul clima sancisce l’obiettivo giuridicamente vincolante di azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050, e di ridurre di almeno il 55% le emissioni nette di gas serra rispetto ai livelli del 1990.

Il Regolamento proposto si basa sulla Comunicazione della Commissione sui Cicli del carbonio sostenibili, adottata nel dicembre 202, contribuendo a conseguire l’ambizioso obiettivo dell’UE di 310 Mt di assorbimenti di carbonio entro il 2030, secondo gli obiettivi del Regolamento LULUCF e a promuovere attività di ripristino degli ecosistemi danneggiati in linea con il Regolamento sulla natura. Al contempo renderà più semplice per le imprese comunicare le informazioni sulla propria impronta climatica, come richiesto dalla Direttiva sulla responsabilità sociale d’impresa e dai principi di informativa sulla sostenibilità (CSRD), e migliorerà la trasparenza delle dichiarazioni di neutralità climatica presentate da organizzazioni pubbliche e private.

La proposta per una certificazione UE degli assorbimenti di carbonio è un passo storico nella nostra lotta contro la crisi climatica – ha dichiarato Frans Timmermans,Vicepresidente della Commissione UE e responsabile del Green Deal europeo – Per raggiungere la neutralità climatica dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, ma dobbiamo anche rimuovere il carbonio dall’atmosfera. Con il Pacchetto Fit for 55, è in corso il lavoro per ridurre il più velocemente possibile il grande rubinetto delle emissioni di gas serra. Ora, stabiliamo il quadro normativo per incentivare contemporaneamente la rimozione del carbonio tramite tecnologie o pozzi di carbonio naturali. Questo ha anche un grande potenziale per la biodiversità. La rimozione certificata del carbonio crea nuove opportunità commerciali per agricoltori, silvicoltori e gestori del territorio desiderosi di fare quanto più possibile per il clima e l’ambiente”.

La proposta promuoverà le tecnologie innovative di assorbimento del carbonio e le soluzioni sostenibili per il sequestro del carbonio nei suoli agricoli, contribuendo agli obiettivi dell’UE in materia di clima, ambiente e inquinamento zero, e migliorerà notevolmente la capacità dell’UE di quantificare, monitorare e verificare gli assorbimenti. La maggiore trasparenza rafforzerà la fiducia dei portatori d’interessi e dell’industria e combatterà l’ecologismo di facciata. Posto che gli assorbimenti di carbonio possono e devono apportare chiari benefici per il clima, la Commissione darà la priorità alle attività che giovano in modo significativo alla biodiversità. In futuro, con l’aiuto di esperti, elaborerà metodi di certificazione specifici per le attività di assorbimento del carbonio che contribuiscono agli obiettivi climatici e ad altri obiettivi ambientali.

Per garantire la trasparenza e la credibilità del processo di certificazione, la proposta fissa norme per la verifica indipendente degli assorbimenti e disciplina il riconoscimento dei sistemi di certificazione di cui ci si può servire per dimostrare la conformità al quadro dell’UE.

La qualità e la comparabilità degli assorbimenti saranno assicurate dai 4 criteri QU.A.L.ITY:
1. QUantification (quantificazione): le attività di assorbimento del carbonio devono essere misurate con precisione e produrre benefici inequivocabili per il clima.
2. Additionality (addizionalità): le attività di assorbimento non si limitano alle prassi esistenti e devono fare uno sforzo in più rispetto a quanto richiesto dalla legge.
3. Long-term storage (stoccaggio a lungo termine): i certificati sono connessi alla durata dello stoccaggio del carbonio onde garantire che sia permanente.
 4. sustainabilITY (sostenibilità): le attività di assorbimento devono salvaguardare o contribuire a obiettivi di sostenibilità quali l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’economia circolare, la protezione delle risorse idriche e marine e la biodiversità.

Panoramica della logica di intervento (Fonte: Documento di accompagnamento della proposta di Regolamento)

Secondo la Commissione, tale proposta è essenziale affinché l’UE possa raggiungere l’obiettivo di diventare il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. A tal fine deve ridurre al minimo le sue emissioni di gas a effetto serra e al contempo potenziare l’assorbimento del carbonio presente nell’atmosfera per bilanciare le emissioni residue inevitabili. Grazie a tecnologie industriali come la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (BECCS) o la cattura e lo stoccaggio diretti del carbonio presente nell’atmosfera (DACCS) è possibile assorbire e stoccare il carbonio in modo permanente. Sul fronte dell’agricoltura e della silvicoltura, le pratiche di sequestro del carbonio nei suoli agricoli possono incrementare in modo sostenibile la quantità di carbonio immagazzinata nel suolo e nelle foreste o ridurre il carbonio rilasciato dai suoli, oltre a rappresentare un nuovo modello d’affari per agricoltori e silvicoltori. Anche i prodotti e i materiali di lunga durata, ad esempio i prodotti da costruzione a base di legno, possono stoccare carbonio per diversi decenni, se non addirittura più a lungo.

Dalla proposta di Regolamento sono escluse le attività di cattura e stoccaggio del carbonio di origine fossile (CCS) o il suo utilizzo (CCU) poiché queste tecnologie, pur contribuendo a riciclare o immagazzinare il CO2 emesso, non rimuovono il carbonio dall’atmosfera.

Riconoscendo la capacità di stoccaggio del carbonio dei materiali da costruzione a base di legno e ad alta efficienza energetica, la proposta sosterrà anche il nuovo Bahaus europeo e consentirà forme innovative di finanziamento privato e pubblico, tra cui la finanza d’impatto o il sostegno pubblico basato sui risultati nell’ambito degli aiuti di Stato o della Politica Agricola Comune (PAC). La Commissione continuerà a finanziare l’azione di rimozione del carbonio sul campo attraverso Fondo per l’innovazione (che può finanziare progetti BECCS e DACCS, tra gli altri), il Programma LIFE e il Programma Horizon Europe, in particolare con la Missione “Un accordo per il suolo per l’Europa“).

La proposta della Commissione, accompagnata da Documento di valutazione d’impatto, sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Sulla base dei criteri di QU.A.L.ITY, la Commissione svilupperà metodologie di certificazione su misura per i diversi tipi di attività di rimozione del carbonio, supportate da un gruppo di esperti, la cui prima riunione è prevista per il primo trimestre del 2023.

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