Prodotti e acquisti verdi

CAM ristoro e distribuzione acqua: le nuove regole

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha adottato i criteri ambientali minimi per l’affidamento dei servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili (CAM ristoro e distribuzione acqua) che devono essere obbligatoriamente inseriti dal 26 maggio 2025 dalle stazioni appaltanti, dagli enti concedenti e dai concessionari, nella documentazione di gara, a pena di illegittimità dell’affidamento.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 del 26 aprile 2025 è stato pubblicato il Decreto 9 aprile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) recante “Aggiornamento dei Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili”.

In particolare, Il provvedimento che entrerà in vigore il 26 maggio 2025 con la contestuale abrogazione del precedente del 6 novembre 2023, aggiorna i criteri ambientali minimi (CAM) per:
– l’affidamento dei servizi di ristoro con installazione e gestione di distributori automatici di bevande calde, di bevande fredde e merende (snack), di tipo a vetrina o a caduta;
– la gestione punti di ristoro (servizio bar);
– il servizio di preparazione e somministrazione di panini;

I CAM, che sono integrativi per gli aspetti ambientali rispetto ai requisiti tecnici o obblighi normativi, sono allineati al nuovo Codice Appalti devono essere obbligatoriamente inseriti dalle stazioni appaltanti, dagli enti concedenti e dai concessionari, nella documentazione di gara, a pena di illegittimità dell’affidamento.

La PA è chiamata a svolgere un ruolo proattivo nella transizione ecologica, incidendo in modo significativo su:
modelli produttivi e distributivi;
consumo consapevole di alimenti e bevande;
riduzione degli impatti ambientali lungo tutta la filiera.

In particolare, i nuovi CAM mirano a:
– ridurre l’impatto ambientale lungo il ciclo di vita dei servizi di ristoro;
– promuovere l’efficienza nell’uso della materia, riducendo il ricorso agli imballaggi e l’impatto del trasporto dei prodotti;
migliorare la qualità ambientale dei prodotti offerti, incentivando l’uso di prodotti freschi, biologici, equosolidali e a chilometro zero;
favorire l’economia circolare e l’efficientamento energetico;
– incoraggiare modelli alimentari più sani e sostenibili, anche attraverso il supporto al marketing orientato alla tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.

L’approccio adottato consente di contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, sostenendo un modello produttivo agricolo e agroalimentare meno impattante e più equo.

Particolare attenzione viene posta agli strumenti di verifica della conformità. Gli operatori economici devono infatti redigere una Relazione CAM, che documenti in modo chiaro la conformità sia ai criteri obbligatori sia a quelli premianti, se previsti, mentre le stazioni appaltanti sono chiamate a verificare il rispetto dei criteri ambientali sia in fase di valutazione delle offerte che durante l’esecuzione del contratto.

In caso di inadempienze sono previste sanzioni e, ove necessario, la risoluzione del contratto.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.