Beni culturali e turismo

Alla BIT di Milano assegnati gli Oscar dell’Ecoturismo 2016

Oscar ecoturimo 2016

Appartenenti a 10 diverse Regioni e selezionate tra le quasi 300 strutture affiliate all’etichetta “TurismoBellezzaNatura” di Legambiente, sono 26 le strutture turistiche premiate con l’Oscar dell’ecoturismo 2016, che hanno superato brillantemente i controlli che l’Associazione effettua annualmente sull’applicazione dei disciplinari che determinano il rilascio dell’etichetta: una serie di misure obbligatorie e facoltative che vanno dall’uso delle fonti rinnovabili e dei sistemi di risparmio energetico, alla gestione dei rifiuti e dell’acqua fino alla qualità del cibo, le attività didattiche, l’accessibilità, la promozione del territorio e delle forme di mobilità dolce.

La cerimonia di premiazione che si svolge tradizionalmente nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano (11-13 febbraio 2015), si è tenuta presso lo stand delle Marche, da sempre regione attenta al turismo di qualità e, in particolare, alla mobilità sostenibile.

Gli Oscar dell’ecoturismo presentati alla Bit di Milano – ha affermato Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo – rappresentano le eccellenze del panorama nazionale nell’ambito del turismo amico dell’ambiente. Si tratta di strutture ricettive che hanno scelto la sostenibilità e il rapporto con il territorio come ingredienti essenziali per confezionare la proposta per i propri clienti, sempre più attratti da questo tipo di scelte, come indicato dai dati più recenti sul turismo ambientale. La sezione dedicata ai parchi e alle aree protette dimostra quanto questi territori stiano facendo per sviluppare le modalità di fruizione più avanzate e compatibili con i delicati ecosistemi che tutelano”.

Sono 11 le categorie in cui sono stati suddivisi i premi: Ottima gestione ambientale (7 strutture); Amici del Clima (6);  Alimentazione (1); Mobilità sostenibile (2); Impegno Sociale (2); Gastronomia(1); Acqua (1) Comunicazione – educazione ambientale (2); Riqualificazione dune e mobilità sostenibile (1); Rifiuti (1); Bioedilizia (1).

Una menzione particolare è stata data a Donnedamare, l’Associazione culturale che ha caratterizzato la rete di  stabilimenti balneari sensibili e che ha realizzato con Centro Ricerche Scienze Ambientali e Biotecnologie (CESAB) e Legambiente un manifesto per coinvolgere quelle strutture in percorsi di tutela dell’ecosistema costiero e di buone pratiche ecologiche.

Secondo Legambiente che ha analizzato i dati e le tendenze, il 2016 sarà l’anno boom per i nuovi turismi amici dell’ambiente, quelli cioè improntati all’attenzione alla natura, alle aree protette, allo sport e all’attività fisica. Basti considerare che il cicloturismo già oggi conta un giro d’affari in Italia pari a circa 2 miliardi di euro. Una delle principali richieste turistiche è legata oggi proprio al cicloturismo, soprattutto per le regioni al nord che offrono molti chilometri di piste ciclabili di qualità e servizi accessori.

Il 79% dei viaggiatori considera oggi importanti gli accorgimenti eco-friendly quando sceglie una struttura ricettiva. Di questi il 61% dei turisti è straniero (soprattutto tedeschi) e il 39% italiano. Altro aspetto fondamentale è legato al turismo del benessere con il moltiplicarsi di esperienze come le “ricette verdi”: prescrizioni fatte da professionisti del settore medico che incoraggiano i turisti a scegliere vacanze attive come vere e proprie ricette sanitarie per mantenersi in buona salute.

Anche il turismo rivolto ai parchi è in crescita, sebbene l’interazione da parte degli stessi nei confronti dei turisti sia ancora bassa: gli “i like” su facebook di tutti i parchi nazionali italiani, ad esempio, sono 419.000; numero abbastanza basso se si pensa che quelli del solo Parco di Yellowstone sono ben 687.000.

Propri i premi consegnati ai parchi e alle aree protette (9 in totale) hanno costituito la novità degli Oscar dell’ecoturismo 2016.
In questo caso sono state selezionate quelle esperienze che più di altre hanno saputo coniugare la tutela dell’ambiente con la corretta fruizione turistica. Si è passati così: dal lavoro fatto dal Parco dell’Alta Murgia per sviluppare le ciclovie turistiche a quello fatto dall’area marina protetta delle Egadi per attrezzare i campi boe a protezione delle praterie di Posidonia oceanica; dall’esperienza dei prodotti turistici innovativi del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano recentemente riconosciuto come area MAB (Man and Biosphere) dall’UNESCO, al lavoro del Parco del Gran Paradiso per sviluppare il marchio di qualità turistica o a quello fatto dal Parco della Maremma per promuovere e qualificare la pratica dell’agriturismo.

Gli altri parchi premiati sono stati: Parco delle Dune CostiereParco Arcipelago ToscanoParco regionale dell’Adamello BrentaParco regionale naturale del Conero.
Per la prima volta i riconoscimenti non riguardano soltanto le migliori strutture italiane e le Regioni virtuose, ma anche le aree protette – ha sottolineato Giampiero Sammuri, presidente nazionale Federparchi – Federparchi Europarc Italia è partner di questa iniziativa. Lo siamo con orgoglio. Alla Bit di Milano sono stati premiati 9 parchi (quattro nazionali, quattro regionali e un’area marina protetta). In questa circostanza mi piace ribadire che parchi e riserve, pur nelle difficoltà economiche che stiamo vivendo, rappresentano un traino straordinario sul fronte turistico a dimostrazione del valore aggiunto dato dalle scelte di quegli amministratori (e privati) che hanno puntato su qualità della ricettività, buona gestione dei rifiuti, utilizzo di energie rinnovabili, ma soprattutto tutela e conservazione del paesaggio”.

Nell’occasione è stato presentato il primo Rapporto “L’Italia si fa verde”, realizzato da Vivilitalia, società nata per sostenere le istituzioni centrali e le amministrazioni locali, i Parchi e le Aree Marine Protette, gli imprenditori e gli operatori del turismo nella valorizzazione e promozione di quei luoghi e territori che sono i custodi delle grandi tradizioni, eccellenze, qualità e bellezze del nostro paese che crediamo debbano essere tutelate attraverso uno sviluppo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

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