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Appalti verdi del SNPA: pubblicate dall’ISPRA le Linee Guida

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Nonostante la Commissione UE solleciti i Paesi membri a fare ricorso agli appalti pubblici verdi (vedi per ultimo il recente Pacchetto per migliorare gli appalti pubblici), tale pratica viene utilizzata dalle autorità pubbliche dell’Unione su base volontaria.

L’Italia, con Legge 28 dicembre 2015, n.221 (il cosiddetto “Collegato Ambientale” è stato il primo Paese membro dell’UE ad introdurre l’obbligo del ricorso agli appalti pubblici verdi, confermato poi dal D.lgs. 18 aprile 2016 recante: “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture“.

Il cosiddetto “Codice degli Appalti” all’art. 34, commi 1 e 2, disciplina l’applicazione dei “Criteri di sostenibilità energetica ed ambientale” da parte delle stazioni appaltanti per contribuire agli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione nazionale per gli acquisti verdi pubblici (PAN GPP), prevedendo al comma 3 la possibilità di disciplinare da parte del Ministero dell’Ambiente (MATT) per le categorie di forniture ed affidamenti non connessi all’uso finale di energia, un aumento progressivo della percentuale del 50% del valore a base d’asta a cui è riferito l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi (CAM).

Con il successivo D.lgs. n. 56 del 19 aprile 2017 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50” (il cosiddetto “Correttivo del Codice degli Appalti“), l’obbligo dei CAM è stato esteso a tutte le categorie di appalto e all’intero valore dell’importo di gara, eliminando anche la previsione di percentuali progressive (Art.23).

Il 21 settembre 2017 è stato firmato un Protocollo d’intesa MATTM Conferenza delle Regioni, al fine di definire e attuare misure omogenee nel settore degli appalti pubblici con particolare riferimento a tematiche relative agli acquisti e alla realizzazione di opere pubbliche sostenibili, favorendone la diffusione su base locale.

Inoltre, al recente Forum CompraVerde-BuyGreen l’appuntamento internazionale con gli Stati Generali degli Acquisti Verdi, giunto alla XI edizione (Roma, 12-13 ottobre 2017), nel corso del quale è stato approfondito il tema del ruolo del GPP e dei CAM nell’eco-innovazione, è stata apposta la firma al “Protocollo per il GPP“, promosso dalla Città Metropolitana di Torino, fra i rappresentanti delle Città Metropolitane ( Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Cagliari, Messina, Reggio Calabria) per favorire l’applicazione della normativa a livello degli enti territoriali.

Nella giornata conclusiva dell’evento, sono stati assegnati i tradizionali Premi “MensaVerde“, “CompraVerde“, “Edilizia Verde“, “CulturainVerde” e “Vendor Rating”.
Per la sezione “CompraVerde“, una “Menzione speciale per la migliore politica di GPP in pubbliche amministrazioni medio-grandi è stata assegnata al Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) per la pubblicazione del manuale “Linee guida Green Public Procurement (GPP) del Sistema Agenziale“, ora disponibile sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Detto manuale fornisce un modello operativo di organizzazione interna degli enti finalizzata alla sistematica introduzione degli aspetti ambientali del processo di acquisto, in conformità all’obbligo normativo e per raggiungere, possibilmente, obiettivi che vadano oltre l’obbligo imposto dalla norma.

Il Documento, “partendo dagli obblighi normativi previsti dal nuovo Codice dei contratti pubblici in materia di specifiche ambientali, intende fornire un modello operativo di organizzazione interna degli enti finalizzata alla sistematica introduzione degli aspetti ambientali del processo di acquisto, in conformità all’obbligo normativo e per raggiungere, possibilmente, obiettivi che vadano oltre l’obbligo imposto dalla norma – si legge nell’Introduzione – Si precisa che il documento non fornisce indicazioni operative relative alla procedura di aggiudicazione degli appalti, intesa come applicazione della normativa europea in materia di appalti pubblici e delle altre disposizioni nazionali e comunitarie pertinenti.

Il modello esposto nel presente lavoro è stato elaborato per poter essere applicato nel SNPA, esso costituisce un riferimento sia per le Agenzie che non hanno ancora intrapreso un percorso strutturato per il GPP, sia per quelle che intendono migliorarlo; può essere applicato, inoltre, anche in qualunque altra amministrazione pubblica. Ogni ente, in funzione della propria complessità organizzativa e del grado di maturità potrà applicare o utilizzare come modello le indicazioni riportate nel presente documento”.

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