Circular economy Sostenibilità

Alleanza per la plastica circolare: iniziativa UE per incoraggiare il riciclaggio

La Commissione UE lancia Circular Plastics Alliance

La Commissione UE ha lanciato l’Alleanza per la plastica circolare, una piattaforma multistakeholder volontaria per far incrociare domanda ed offerta di materie plastiche riciclate nell’ambito della Strategia per l’economia circolare.

La  Commissione UE, nel quadro dell’impegno assunto per ridurre i rifiuti di plastica, aumentare la percentuale di plastica riciclata e promuovere l’innovazione nel mercato, ha dato il via l’11 dicembre 2018 ad una piattaforma multilaterale ad alto livello chiamata “Alleanza per la plastica circolare” (Circular Plastics Alliance), che riunirà i principali soggetti dell’industria interessata, inclusi in particolare quelli dei settori automobilistico, dell’imballaggio e delle costruzioni.

Sarà rappresentata tutta la catena del valore della plastica, da chi si occupa di raccolta dei rifiuti, ai responsabili del riciclaggio, ai produttori primari, alle imprese che trasformano la plastica, ai proprietari dei marchi, ai venditori al dettaglio.

Nel dicembre 2015 la Commissione UE aveva adottato un nuovo ed ambizioso Pacchetto per l’economia circolare per aiutare le imprese e i consumatori europei a compiere la transizione verso un’economia più forte e circolare, in cui le risorse siano utilizzate in modo più sostenibile.

Nel gennaio 2018 la Commissione UE adottava la prima Strategia europea per la plastica come parte della transizione verso un’economia più circolare, volta a proteggere l’ambiente dall’inquinamento plastico, promuovendo allo stesso tempo la crescita e l’innovazione, trasformando così una sfida in un programma positiva per il futuro dell’Europa.

Secondo i nuovi obiettivi, tutti gli imballaggi di plastica sul mercato dell’UE saranno riciclabili entro il 2030, il consumo di materia plastica monouso sarà ridotto e l’uso intenzionale di microplastiche sarà limitato.

Nell’ambito di questa Strategia sulla plastica, la Commissione aveva lanciato una Campagna, chiusasi a settembre 2018, per impegni volontari per le materie plastiche riciclate, con l’obiettivo di avere al 2025  almeno 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata inserita in nuovi prodotti europei.

Il  20 novembre, con un Comunicato, la Commissione aveva constatato con soddisfazione di aver ricevuto 60 risposte soprattutto dai riciclatori di materie plastiche, associazioni industriale della filiera del polistirolo espanso (EPS) e proprietari di marchi principalmente per imballaggi in PET, per almeno 20 milioni di tonnellate di plastica riciclata. Tuttavia, dal punto di vista della domanda, sono attesi solo 5 milioni di tonnellate, a dimostrazione del fatto che saranno necessarie più azioni per raggiungere l’obiettivo di un mercato UE ben funzionante di plastica riciclata.

Una stretta collaborazione tra tutti gli anelli della catena del valore della plastica è fondamentale, se vogliamo creare una vera economia circolare della plastica e garantire che la plastica riciclata sia utilizzata per realizzare nuovi prodotti invece di finire nelle discariche o negli inceneritori – ha affermato il Primo Vicepresidente Frans Timmermans, Responsabile per lo Sviluppo Sostenibile – L’Europa è già leader del settore e sarà anche la prima a raccogliere i frutti di questo impegno. Si tratta del modo migliore per mostrare al mondo che l’economia circolare della plastica giova tanto alle imprese quanto all’ambiente”.

Tre le linee di azione previste dall’Alleanza per la plastica circolare:
Promuovere azioni e investimenti a breve termine, volontari e coordinati, da parte del sistema industriale con l’obiettivo di migliorare l’economicità e la qualità del riciclo, anche con il supporto pubblico a livello comunitario e e nazionale. Si va dalla raccolta differenziata dei rifiuti plastici ad un reporting armonizzato sui volumi di raccolta e riciclo; dagli investimenti in impianti di separazione e rigenerazione delle diverse frazioni plastiche alla messa a punto di standard volontari sull’ecodesign.
– Individuare e segnalare gli ostacoli che possono frenare gli sforzi delle parti interessate per realizzare pienamente gli impegni e raggiungere i target fissati al 2025. Alcuni limiti sono già stati identificati, per esempio la carenza di infrastrutture, l’insufficiente accesso a finanziamenti e le lacune nella standardizzazione.
– Monitorare i progressi compiuti verso un crescente riciclo dei rifiuti plastici e un maggiore utilizzo di plastica rigenerata a livello europeo. Il monitoraggio dovrebbe aiutare a identificare le lacune nell’offerta e nella domanda dei diversi materiali rigenerati. Parallelamente saranno incoraggiati nuovi impegni volontari.

La Commissione analizzerà gli impegni in modo più dettagliato e pubblicherà i risultati di questa valutazione dettagliata nel primo trimestre del 2019. L’analisi aiuterà a identificare le lacune tra offerta (riciclatori) e domanda (produttori, trasformatori, produttori) per i diversi tipi di plastica, e guidare le azioni future, compresa la valutazione in corso degli incentivi normativi o economici in settori mirati come i settori automobilistico, edilizio e degli imballaggi che sono stati indicati nella Strategia per le materie plastiche

Al fine di promuovere l’adesione delle parti interessate all’Alleanza per la plastica riciclata d, il primo appuntamento sarà durante gli EU Industry Days (Bruxelles, 5-6 febbraio 2019), a cui seguiranno delle riunioni operative tra marzo e maggio 2019 sui temi chiave identificati dall’Alleanza nel corso del primo incontro.

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