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WEO 2019: con le attuali politiche impensabile l’obiettivo +1,5 °C

L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha pubblicato il World Energy Outlook (WEO 2019) mette in evidenza come le attuali politiche energetiche messe in atto o programmate dai Governi faranno crescere la domanda di energia, causando tensioni sui mercati e aumentando le correlate emissioni.

La crescita dell’energia pulita nei prossimi decenni è insufficiente per compensare gli effetti di un’economia globale in espansione e di una popolazione in crescita. L’aumento delle emissioni rallenterà ma non raggiungerà il picco prima del 2040. Gli attuali Piani dei Governi non riusciranno ad evitare gli impatti catastrofici dei cambiamenti climatici. Per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di mantenere l’aumento delle temperature globali ben al di sotto dei 2 °C e di fare ogni sforzo possibile per contenerlo a 1,5 °C sono necessari rapidi e diffusi cambiamenti in tutti i settori del sistema energetico per spingere l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile e le altre tecnologie per la produzione di energia pulita.

È la sintesi del messaggio contenuto nel World Energy Outlook 2019 (WEO), pubblicato oggi (13 novembre 2019) dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), i cui contenuti vengono analizzati da responsabili politici ed esperti del settore energetico per decidere quale percorso seguire per la transizione energetica necessaria per contrastare i cambiamenti climatici o per cogliere le tendenze sul futuro delle imprese energetiche.

Attraverso le proiezioni dei trend energetici al 2040, il WEO 2019 offre un’analisi esaustiva di come potrebbe realizzarsi la trasformazione del settore energeticosecondo differenti scenari.

Lo scenario business as usual indica cosa succederebbe se il mondo continuasse lungo il suo attuale percorso, senza ulteriori cambiamenti nelle politiche. In questo scenario la domanda di energia aumenterà dell’1,3% all’anno fino al 2040, causando tensioni in tutti gli aspetti dei mercati dell’energia e un continuo e forte rialzo delle emissioni correlate all’energia.

– Lo scenario delle politiche dichiarate (nei precedenti WEO era denominato scenario delle nuove politiche) include gli impegni sottoscritti dai Governi sulla base dell’Accordo di Parigi e gli obiettivi degli attuali piani adottati o in via di attuazione. In tale contesto la domanda di energia aumenterà dell’1% all’anno fino al 2040. Le fonti a basse emissioni di carbonio, guidate dal fotovoltaico solare (PV), forniranno più della metà di questa crescita e il gas naturale, alimentato dal crescente commercio di gas naturale liquefatto (GNL), rappresenterà un altro terzo. La domanda di petrolio rimarrà stabile negli anni ’30 e l’utilizzo del carbone si ridurrà progressivamente. Alcuni comparti del settore energetico, guidati dall’elettricità, subiranno rapide trasformazioni. Alcuni Paesi, in particolare quelli con ambizioni “net zero”, riusciranno a rimodellare tutti gli aspetti dell’offerta e del consumo. Tuttavia, lo slancio alla base delle tecnologie per l’energia pulita non sarà sufficiente per compensare gli effetti di un’economia globale in espansione e di una popolazione in crescita. L’aumento delle emissioni rallenterà, ma non toccherà il picco prima del 2040, e il mondo non riuscirà a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità sottoscritti.

Lo scenario dello sviluppo sostenibile indica ciò che deve essere fatto per raggiungere pienamente gli obiettivi climatici e energetici che i politici di tutto il mondo si sono prefissati. Il conseguimento di questo scenario – un percorso pienamente allineato con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di mantenere l’aumento delle temperature globali ben al di sotto dei 2 °C e proseguire negli sforzi per limitarlo a 1,5 °C – richiede rapidi e diffusi cambiamenti in tutte le parti del sistema energetico. I tagli alle emissioni saranno netti grazie a molteplici carburanti e tecnologie in grado di fornire servizi energetici efficienti ed economici per tutti.

Ciò che emerge con evidenza cristallina nel World Energy Outlook di quest’anno è che non esiste una soluzione singola o semplice per trasformare i sistemi energetici globali – ha affermato Fatih Birol, Direttore esecutivo dell’IEA – Molte tecnologie e carburanti hanno un ruolo da svolgere in tutti i settori dell’economia. Perché ciò accada, abbiamo bisogno di una forte leadership da parte dei responsabili politici, poiché i Governi hanno la più chiara responsabilità di agire e hanno il più ampio margine per plasmare il futuro“.

Come sempre, le decisioni prese dai Governi rimangono fondamentali per il futuro del sistema energetico. Ciò è evidente nelle divergenze tra gli scenari analizzati dal WEO che tracciano le diverse rotte che il mondo potrebbe seguire nei prossimi decenni, a seconda delle politiche, degli investimenti, delle tecnologie e delle altre scelte che i decision maker perseguono oggi. 

Se è vero che tutti i Paesi hanno la responsabilità politica di indirizzare il mondo verso l’obiettivo concordato, ai Paesi del G20 che sono responsabili di circa l’80% delle emissioni globali di gas a effetto serra e detengono l’85% del PIL globale spetta il compito di guidare questa transizione, come ha ben evidenziato la rete globale Climate Transparency nel suo ultimo RapportoBrown to Green”.

Secondo l’IEA una forte ripresa dei miglioramenti dell’efficienza energetica è l’elemento più importante per portare il mondo verso lo scenario di sviluppo sostenibile. Tuttavia, i miglioramenti dell’efficienza stanno rallentando: il tasso dell’1,2% nel 2018 è circa la metà della media osservata dal 2010 e rimane molto al di sotto del tasso del 3% che sarebbe necessario.

Il WEO 2019, mette anche in risalto le dissonanze tra mercati petroliferi ben forniti e crescenti tensioni e incertezze geopolitiche, il divario tra le quantità sempre più elevate di emissioni di gas a effetto serra prodotte e l’insufficienza delle politiche dichiarate per contenerle, la differenza tra le aspettative di una transizione veloce e basata sulle rinnovabili e una realtà in cui la dipendenza dai combustibili fossili rimane ancora elevata , e le disuguaglianze che tuttora persistono nell’accesso all’energia, con 850 milioni di persone che ne sono prive, nonostante la promessa di energia per tutti.

“Il mondo ha urgente bisogno di concentrarsi con attenzione mirata per la riduzione delle emissioni globali – ha aggiunto Birol – Ciò richiede una grande coalizione che comprenda governi, investitori, aziende e tutti coloro che sono interessati ad affrontare i cambiamenti climatici. Il nostro scenario di sviluppo sostenibile è fatto su misura per aiutare i membri di una simile coalizione nei loro sforzi per contrastare la grande sfida climatica che tutti noi dobbiamo affrontare“.

Il lancio ufficiale del WEO 2019 avrà luogo domani (14 novembre 2019) contemporaneamente ad Helsinki (Finlandia) nel corso del SET Plan, la 13ma Conferenza europea sul Piano Strategico per le Tecnologie Energetiche, e a Lima (Perù) nel corso del Sun World 2019, esposizione mondiale delle energie rinnovabili.

Nelle precedenti settimane l’IEA aveva pubblicato separatamente le previsioni per le fonti rinnovabili con il RapportoRenewables 2019” e un intero Rapporto alle prospettive dell’eolico offshore.

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