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Enoturismo: approvate dalla Conferenza Stato-regioni le Linee guida

Dopo l’intesa Governo-Regioni sul decreto che definisce le linee guida e gli indirizzi per l’esercizio dell’enoturismo, si attende ora la firma e la pubblicazione per renderlo operativo quanto prima, considerato che il settore produce complessivamente un giro di affari annuali di 2,5 miliardi di euro.

La Conferenza delle Regioni ha approvato il 7 marzo 2019 le Linee Guida sull’attività enoturistica per rafforzare e organizzare un settore in continua espansione .

La Legge di Bilancio 2018 aveva introdotto nel quadro legislativo italiano l’ “enoturismo”, termine con il quale si intendono “tutte le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine” (comma 502).

Un successivo Decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (ora delle PAAFT, avendo acquisito anche le competenze in tema di turismo), da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, doveva definire le linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività (comma 504).
Alle cantine basterà presentare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al comune di competenza per esercitare le attività di promozione e conoscenza del vino (comma 505).

Il MiPAAF aveva presentato una bozza di Decreto alla Conferenza Stato- Regioni sul quale le Regioni e Province Autonome avevano formulato delle richieste emendative.

Successivamente con l’insediamento del nuovo Governo, il Ministro ha avuto incontri con i rappresentanti dell’intera filiera (Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Alleanza Cooperative Italiane – Agroalimentare, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc, Assoenologi) per esaminare il testo di decreto che era stato predisposto e per avere indicazioni in merito.

Mi preme comunque far presente che il nostro intento è quello di garantire la più efficace regolamentazione della fattispecie in esame, con la collaborazione delle Regioni a cui è delegato il turismo, e anche dei Consorzi – aveva dichiarato in Senato il 29 novembre 2018 il Ministro Gian Marco Centinaio, rispondendo ad una interrogazione – L’obiettivo è dare al sistema Paese delle regole chiare che consentano, in tempi rapidi, di promuovere all’estero l’intero settore del vino anche attraverso l’incentivazione delle attività connesse all’enoturismo”.

Dopo l’intesa Governo-Regioni sul testo, si attende ora la firma del Decreto e la sua pubblicazione per renderlo operativo quanto prima, dal momento che le Regioni sono intenzionate a presentarlo alla prossima edizione di Vinitaly (Verona, 7-10 aprile 2019).

Con questo provvedimento vengono completate le prime disposizioni in materia già introdotte con la Legge di Bilancio del 2018 – ha dichiarato Nicola D’Auria, Presidente nazionale Movimento Turismo del Vino – Ora, viene data finalmente una puntuale definizione di ‘Enoturismo’, vengono completate alcune semplificazioni fiscali per le aziende agricole e vengono definiti anche degli standard minimi di qualità dei servizi offerti. Inoltre, il settore viene dotato di un quadro normativo completo e armonizzato a livello nazionale. Quest’ultimo fattore, in particolare, potrà certamente incoraggiare le imprese e le associazioni di categoria a trovare e implementare una strategia organica comune delle attività enoturistiche, con la possibilità di promuovere in futuro anche un logo unico a livello italiano”.

Un passaggio fondamentale, specie dopo l’annuncio avvenuto alla Fiera Internazionale del Turismo di Berlino (6-10 marzo 2019) che l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile. (UNWTO) ha scelto l’Italia come sede della  Global Conference on Wine Tourism” del 2021.

Secondo l’ultimo Rapporto sul Turismo del Vino, curato dall’Università di Salerno e dalle Città del Vino e presentato in anteprima il 27 febbraio 2019, in Italia l’enoturismo, tra escursioni e pernottamenti, darebbe luogo ad almeno 14 milioni di accessi annuali e a 2,5 miliardi di euro il giro di affari, considerando l’intera filiera dell’enoturismo.

 

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