Inquinamenti e bonifiche Salute Territorio e paesaggio

Commissione UE: avviata nel 2011 una Consultazione sulla qualità dell’aria

Commissione UE avviata nel 2011 Consultazione su qualità aria

I cittadini invitati ad esprimersi su come migliorare le politiche sulla qualità dell’aria.

Come abbiamo segnalato nei mesi scorsi, la qualità dell’aria in Italia è una delle peggiori in Europa, con gravi ripercussioni in termini di salute dei cittadini e di conseguenti costi per il servizio sanitario nazionale (“L’Italia ha la qualità dell’aria peggiore dell’UE” e “La migliore qualità dell’aria non pregiudica la crescita economica“).

Anche altri Paesi membri dell’Unione europea denunciano situazioni di criticità, come risulta dai Rapporti dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni grazie alla legislazione sulla riduzione di sostanze inquinanti nocive, come l’anidride solforosa, il piombo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il benzene, alcune sostanze inquinanti continuano a creare problemi. Lo smog estivo, l’ozono troposferico potenzialmente nocivo e le particelle sottili, che rappresentano una grave minaccia per la salute, superano regolarmente i limiti di sicurezza, con la conseguenza che l’esposizione all’inquinamento atmosferico permane la causa di oltre 350. 000 decessi prematuri ogni anno nell’UE.

La Commissione UE ha avviato nel 2011 un’analisi approfondita della situazione e un’ampia consultazione in vista di una nuova proposta sulla futura politica sulla qualità dell’aria, che verrà presentata il prossimo anno.

In attesa di conoscere, a breve, anche i risultati dell’indagine di Eurobarometro sulla qualità dell’aria, nella quale sono stati intervistati circa 25.000 cittadini europei in 27 Stati membri, la Commissione UE ha avviato il 10 dicembre 2012 una consultazione on line, aperta fino al 4 marzo 2013, invitando le parti interessate a esprimersi su come il quadro in vigore possa essere pienamente attuato, migliorato e integrato con ulteriori interventi.

La consultazione si divide in due parti: un breve questionario per il grande pubblico e una serie più ampia di domande rivolte in particolare agli esperti e agli specialisti delle amministrazioni nazionali e delle autorità regionali e locali, ai ricercatori, alle imprese, ai portatori di interesse, ai gruppi ambientalisti e attivi nel campo della salute e ad altri gruppi con esperienza nell’attuazione della legislazione unionale sulla qualità dell’aria, anche se questa parte della consultazione non è preclusa ai cittadini.

Come chiarito sul sito web dell’UE, obiettivo della consultazione è di “raccogliere pareri per la revisione della Strategia tematica sull’inquinamento atmosferico al fine di garantire la piena attuazione del quadro giuridico esistente e per ridurre gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico nel lungo periodo”.

Dopo aver accettato i limiti sulla qualità dell’aria e le normative per il PM10, NO2 e ozono, è deludente che dopo 10 anni alcuni Stati membri non riescano ancora ad evitare che una parte considerevole della propria popolazione e dell’ambiente rimanga esposta a livelli pericolosi di inquinamento atmosferico.

Non tralasciamo, quindi, questa opportunità di far ascoltare la voce dei cittadini all’Unione europea. Seppur in lingua inglese, non è difficile rispondere alle domande in un lasso di tempo di 10-15 minuti.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.