Se le Bandiere Blu indicano la qualità delle acque di balneazione dei Comuni assegnatari, le Spighe Verdi della FEE certificano la qualità ambientale delle località rurali, premiando quelle buone pratiche di sostenibilità che hanno effetto positivo sugli ecosistemi, ma anche sulle popolazioni, sul turismo e sulla commercializzazione dei prodotti agricoli.
Come le Bandiere Blu premiano i Comuni con le spiagge marine e lacustri con elevata qualità delle acque di balneazione, il vessillo delle Spighe Verdi assegnato sempre dalla Foundation for Environmental Education (FEE) certifica l’attenzione dei Comuni rurali al territorio, alla qualità della vita, all’agricoltura e alla sostenibilità (anche quando, in certi casi, vengano assegnate a località marittime).
Per il 2018, l’ambito riconoscimento giunto alla 3a edizione è stato attribuito, con un evento celebrato il 23 luglio presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), a 31 località di 12 regioni.
“Annunciamo con soddisfazione 31 Spighe Verdi sul territorio italiano – ha affermato Claudio Mazza, Presidente di FEE Italia – un incremento rispetto allo scorso anno, che dimostra l’impegno di tanti Comuni rurali che si sono avviati a questo percorso di sostenibilità. Sarà sempre più importantecreare uno stretto legame tra amministrazioni pubbliche e agricoltori, un patto strategico per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio rurale nazionale”.
Sul podio le Marche con 6 Spighe Verdi (Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana), la Toscana con 5 (Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona) alla pari con la Campania (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea). Seguono, con 3 località ciascuna, la Puglia (Castellaneta, Ostuni e Carovigno) e il Veneto (Calalzo di Cadore, Caorle, Montagnana). Vantano invece 2 località il Lazio (Canale Monterano e Gaeta) e l’Abruzzo (Tortoreto e Giulianova), mentre c’è un comune rurale per ognuna delle restanti regioni presenti nell’elenco: Piemonte (Alba), Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco) e Sicilia (Ragusa).
Spighe Verdi è un Programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale d’iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
L’iter procedurale, messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; il Ministero per i Beni e le Attività Culturali; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA, il CNR e Confagricoltura.
Il Comune che intende intraprendere il percorso per ottenere la “Spiga Verde” deve registrarsi all’interno dell’area Registrazione e scaricare gli allegati Questionario e Procedura Operativa relativi all’anno in corso. Il Referente del Comune per il programma Spighe Verdi potrà contattare la FEE Italia per ricevere supporto nella redazione della candidatura. Per ottenere il riconoscimento di Spiga Verde, il Comune dovrà riempire tutte le sezioni del Questionario e consegnarlo entro la data stabilita annualmente. Dopo la valutazione da parte di un’apposita Commissione, la FEE Italia rilascerà le certificazioni Spighe Verdi che avranno un anno di validità e che potranno essere mantenute soltanto rinnovando il percorso di anno in anno.
L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il Manifesto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.
“Agricoltura e sostenibilità, un connubio necessario per salvaguardare l’integrità ambientale, l’economia dei territori e il futuro del nostro Paese – ha dichiarato Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura – La nostra Organizzazione è decisamente impegnata a valorizzare e diffondere la conoscenza delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che un numero sempre crescente di aziende attuano o sperimentano”.
Gli indicatori selezionati per comporre il Questionario “Spighe Verdi”, a cui hanno risposto i Comuni, sono 67 e vanno a comporre le 16 sezioni di seguito indicate:
A. Notizie di carattere generale
B. Partecipazione pubblica
C. Educazione alla sostenibilità
D. Assetto urbanistico
E. Agricoltura
F. Protezione della biodiversità
G. Conservazione e valorizzazione del paesaggio
H. Tutela del suolo
I. Gestione del ciclo dei rifiuti
J. Efficienza energetica
K. Qualità dell’aria
L. Qualità dell’acqua
M. Qualità dell’ambiente sonoro
N. Mobilità sostenibile
O. Turismo
P. Rischio