Uno Studio di consulente di Sostenibilità e Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) ammette che le grandi sfide del XXI secolo non potranno essere affrontate se non si cambia il paradigma dello stile di vita. La green economy, le fonti rinnovabili il riciclo dei rifiuti sono solo palliativi che rinviano il collasso sociale che potrà essere evitato solo uscendo dal business-as-usual per rivolgerci alla sostenibilità intesa come ridistribuzione equa e duratura di beni e servizi.
I cambiamenti climatici, l’inquinamento, la diminuzione delle risorse naturali, la scarsa disponibilità delle riserve idriche, la sovrappopolazione, le tensioni internazionali, la crisi economica attuale … e l’elenco delle sfide che l’umanità deve affrontare nel XXI secolo potrebbe crescere, dipendono dai nostri comportamenti e la loro soluzione non può che essere trovata prendendo atto che il nostro modello di vita è insostenibile.
È questa in sintesi la tesi proposta di Kaushik Sridhar, Associato al Net Balance Management Group di Sidney (Australia) che fornisce consulenza in tutti gli aspetti della sostenibilità e della responsabilità sociale a Governi e Imprese, contenuta in un studio pubblicato sul numero di settembre del International Journal of Business Excellence dal titolo “Sustainability – ‘enough for all forever”.
“Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità è diventato l’aspetto più dibattuto a livello mondiale ed è visto non solo come un modo per migliorare la società nel suo complesso (da un punto di vista etico), ma anche come un metodo praticabile per conseguire un effetto positivo sulle comunità e l’intero ambiente – ha affermato Sridhar – Tuttavia, la semplice adesione formale alla sostenibilità non è sicuramente sufficiente, pur con le migliori intenzioni e per quanto possibile, a migliorare i rapporti aziendali con il pubblico”.
Sono tre gli aspetti su cui concentrarsi urgentemente:
– riconoscere le implicazioni dei nostri attuali impatti sull’ambiente e sulla società;
– sforzarsi mentalmente di pensare in maniera sistemica a come la nostra organizzazione complessiva abbia bisogno di un cambiamento per continuare a svilupparsi;
– avviare le azioni per contribuire al necessario cambiamento.
Secondo Sridhar, le attuali tendenze ci portano al collasso ecologico e alla disgregazione della società. È inutile sprecare tempo e risorse in tentativi inutili che, nella migliore delle ipotesi, rinviano soltanto l’inevitabile. Né la “green economy”, né l’uso di fonti energetiche alternative, né il riciclaggio dei rifiuti, potranno risolvere la crisi ambientale, economica e sociale che stiamo attraversando. Potrà affrontare le sfide che attendono l’umanità solo una società che passa rapidamente e completamente ad un nuovo modello di stile di vita, perché quello business-as-usual nel quale siamo completamente immersi non è ecologicamente ed economicamente sostenibile.
“Cambiare la direzione dell’intera società è quel che principalmente occorre fare – conclude Sridhar – Se ci riusciamo, le generazioni future ci ringrazieranno. Profondamente”.
La Sostenibilità presuppone di averne a sufficienza, per tutti e per sempre.