Agroalimentare Biodiversità e conservazione

“Salviamo api e agricoltori”: la risposta della Commissione UE

Dopo che l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano” ha avuto oltre il milione di dichiarazioni a supporto, la Commissione UE con una Comunicazione ha risposto di accogliere con favore l’iniziativa, ma ritiene che l’adozione delle recenti proposte legislative di Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi e di ripristino della natura in UE possano rappresentare un fattore di svolta per la conservazione degli impollinatori, senza ulteriori interventi, se non la sollecitazione ai co-legislatori di adottarle e quindi attuarle tempestivamente.

Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano l’iniziativa dei cittadini europei (ICE) che chiede alla Commissione UE di proporre atti giuridici che prevedano l’eliminazione progressiva dei pesticidi sintetici entro il 2035, il ripristino della biodiversità in agricoltura e il sostegno agli agricoltori durante la fase di transizione verso un’agricoltura sostenibile, aveva superato nell’ottobre scorso il milione di dichiarazioni di sostegno convalidate, raggiungendo le soglie minime richieste in 11 Paesi.

La Commissione UE, pertanto, con una Comunicazione ha dovuto presentare la sua risposta ufficiale, illustrando le azioni che intende intraprendere.

La Commissione UE “accoglie con favore l’iniziativa, riconoscendone la connessione con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e alla perdita di biodiversità come sfide crescenti per l’agricoltura e la sicurezza alimentare in Europa”.

Secondo la Commissione UE, il successo dell’iniziativa dei cittadini è un chiaro segnale del vasto sostegno pubblico a intervenire in difesa degli impollinatori, della biodiversità e dell’agricoltura sostenibile. In tale contesto la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a raggiungere un accordo ambizioso in tempi brevi sulle proposte legislative già trasmesse che contribuiranno a proteggere e ripristinare gli impollinatori europei e a tradurre in legge l’ambizione dei cittadini.

La scienza è innegabile: la crisi del clima e la crisi della biodiversità rappresentano una minaccia diretta per la nostra sicurezza alimentare – ha sottolineato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – Gli agricoltori sono i primi a subire l’impatto della siccità su vasta scala o della mancanza di impollinatori. Ridurre l’uso dei pesticidi chimici è essenziale per aiutare la natura a riprendersi e per permettere alle api, alle farfalle e ad altri impollinatori di continuare il loro lavoro indispensabile nei campi e nei frutteti d’Europa. Esistono alternative migliori: la Commissione aiuterà gli agricoltori ad adottare pratiche più sostenibili e si adoprerà per aumentare la disponibilità di alternative ai pesticidi chimici quanto prima possibile”.

La proposta di Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi delinea un percorso ambizioso per ridurre il rischio e l’uso dei pesticidi chimici nell’UE, anche in agricoltura. La Commissione ha proposto di ridurre del 50 % entro il 2030 il rischio e l’uso dei pesticidi chimici nell’agricoltura dell’UE. Entro parametri definiti per assicurare tale riduzione complessiva a livello unionale, gli Stati membri fisseranno obiettivi nazionali di riduzione. Nuove misure garantiranno inoltre che tutti gli agricoltori e altri utenti professionali di pesticidi pratichino la difesa integrata nel cui ambito, prima di poter utilizzare pesticidi chimici come misura di ultima istanza, si esaminano metodi ecologici alternativi di prevenzione e controllo degli organismi nocivi. Nel Quadro globale sulla biodiversità, concordato nel dicembre 2022 a Montréal, l’UE e i suoi Stati membri si sono impegnati a ridurre della metà il rischio complessivo rappresentato dai pesticidi entro il 2030.

La proposta di normativa sul ripristino della natura contribuisce a invertire il declino delle popolazioni di impollinatori entro il 2030 e a riportare la natura nei terreni agricoli, anche attraverso obiettivi specifici per il ripristino degli ecosistemi agricoli, combinando un obiettivo generale di ripristino per consentire il recupero a lungo termine della natura in tutte le zone terrestri e marine dell’UE con obiettivi di ripristino vincolanti per habitat e specie specifici. Le misure di ripristino dovrebbero coprire entro il 2030 almeno il 20 % delle zone terrestri e marine dell’UE ed entro il 2050 tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino.

Insieme, queste proposte possono rappresentare un fattore di svolta per la conservazione degli impollinatori a livello UE. Per questo, anziché proporre nuovi atti legislativi, la priorità è garantire che le proposte in fase di negoziazione tra i co-legislatori siano adottate e quindi attuate tempestivamente, in quanto ognuna di esse riveste grande importanza nel contesto della presente iniziativa dei cittadini, insieme a un’attuazione efficace della PAC.

Un’Europa senza impollinatori è un’Europa senza cibo – ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per l’Ambiente, gli oceani e la pesca – Il ritorno degli impollinatori è essenziale per il nostro benessere e per il futuro. Faremo tutto il possibile, in stretta collaborazione con gli agricoltori, per riuscire ad ottenerlo. Oltre un milione di persone, nell’iniziativa dei cittadini, lo hanno detto chiaro: siamo sulla buona strada e dobbiamo tenere alto il livello di ambizione. Continueremo a produrre risultati per loro e per tutti gli europei per garantire una natura sana e impollinatori che ci forniscano alimenti nutrienti”.

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