Il Rapporto dell’OMS su “Salute dei Bambini e Inquinamento Atmosferico”, presentato alla vigilia della 1ma Conferenza Mondiale sull’Inquinamento Atmosferico e la Salute, stima che nel 2016, 600.000 bambini siano morti per infezioni acute delle vie respiratorie causate da aria inquinata, e molti rischiano di manifestare nel corso della vita malattie croniche, come quelle cardiovascolari.
In occasione della prima Conferenza Mondiale sull’Inquinamento Atmosferico e la Salute (Ginevra, 30 ottobre – 1° novembre 2018), organizzata dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), in collaborazione con UNFCCC (la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici), che dovrà cercare di individuare le possibili soluzioni ad “una delle più grandi cause di morte in tutto il mondo” (7 milioni di decessi all’anno), oltre che contribuire ad “accelerare i cambiamenti climatici”, è stato presentato il Rapporto Inquinamento Atmosferico e Salute dei Bambini (Air Pollution and Child Health).
Ogni giorno circa il 93% dei bambini di età inferiore ai 15 anni (1,8 miliardi di bambini) respira aria così inquinata da mettere in serio pericolo la salute dei bambini e lo sviluppo, e molti di loro muoiono prematuramente: l’OMS stima che nel 2016, siano morti 600.000 bambini a causa di infezioni acute delle basse vie respiratorie, causate dall’inquinamento atmosferico, sia ambientale (esterno) che domestico (indoor).
“L’inquinamento atmosferico sta avvelenando milioni di bambini e rovina le loro vite – ha affermato il Direttore WHO, Tedros Adhanom Ghebreyesus – Questo è imperdonabile. Ogni bambino avrebbe il diritto di respirare aria pulita in modo che possa crescere e realizzare la propria potenzialità”.
Nel Rapporto si sottolinea che quando le donne sono incinte, l’esposizione all’aria inquinata fa aumentare le probabilità di partorire prematuramente, di avere figli più piccoli e di peso inferiore alla nascita.
L’inquinamento atmosferico influisce anche sullo sviluppo neurologico e sulle capacità cognitive e può scatenare asma e il cancro infantile. I bambini che sono stati esposti ad alti livelli di inquinamento atmosferico possono essere maggiormente a rischio, più avanti nella vita, di malattie croniche, come le malattie cardiovascolari.
Uno dei motivi per cui i bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento atmosferico è che respirano più rapidamente degli adulti e quindi inalano più inquinanti. Inoltre, vivono più vicino al suolo dove alcuni inquinanti raggiungono le concentrazioni di picco, nel momento in cui i loro cervelli e corpi sono ancora in via di sviluppo.
Anche i neonati e i bambini più piccoli sono maggiormente esposti all’inquinamento atmosferico indoor nelle abitazioni che utilizzano regolarmente combustibili e tecnologie inquinanti per cucinare, riscaldare e illuminare
“L’inquinamento atmosferico sta ostacolando la crescita del cervello dei nostri figli, influenzando la loro salute in una molteplicità di modi, diversi da quello che sospettavamo – ha dichiarato Maria Neira, Direttore del Dipartimento di salute pubblica, determinanti ambientali e sociali della salute dell’OMS – L’OMS sta sostenendo l’attuazione di misure politiche per la salute come l’accelerazione del passaggio a combustibili e tecnologie di cottura e riscaldamento puliti, promuovendo l’uso di trasporti più puliti, alloggi efficienti dal punto di vista energetico e una adeguata pianificazione urbana. Stiamo preparando il terreno per la produzione di energia a basse emissioni, tecnologie industriali più pulite e più sicure e una migliore gestione dei rifiuti urbani”.
La prima Conferenza mondiale dell’OMS sull’inquinamento atmosferico e la salute, sottolinea l’OMS, dovrebbe offrire l’opportunità ai Leader mondiali, Ministri della Salute, dell’Energia e dell’Ambiente, Sindaci, Capi di organizzazioni intergovernative, Scienziati ecc. di impegnarsi contro l’inquinamento atmosferico con misure che includano:
– Azioni di informazione, educazione, fornitura di risorse agli operatori sanitari e impegni nella definizione di politiche intersettoriali;
– Attuazione di politiche volte a ridurre l’inquinamento atmosferico: tutti i Paesi dovrebbero lavorare per soddisfare le linee guida internazionali sulla qualità dell’aria dell’OMS per migliorare la salute e la sicurezza dei bambini. Per raggiungere questo obiettivo, i Governi dovrebbero adottare misure quali la riduzione della dipendenza eccessiva dai combustibili fossili nel mix energetico globale, l’investimento in miglioramenti nell’efficienza energetica e la facilitazione dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Una migliore gestione dei rifiuti può ridurre la quantità di rifiuti bruciati all’interno delle comunità e quindi ridurre l’inquinamento atmosferico locale. L’uso esclusivo di tecnologie pulite e combustibili per le attività di cottura, riscaldamento e illuminazione domestica può migliorare drasticamente la qualità dell’aria all’interno delle case e nella comunità coinvolte.
– Misure per ridurre al minimo l’esposizione dei bambini all’aria inquinata: le scuole e i parchi giochi dovrebbero essere collocati lontano dalle principali fonti di inquinamento atmosferico come strade trafficate, fabbriche e centrali elettriche.
Non è casuale che l’Agenzia Europea dell’Ambiente abbia anticipato di qualche settimana rispetto al consueto, l’annuale Rapporto sulla Qualità dell’Aria in Europa, da cui si evidenzia, oltre alle 422.000 morti premature all’anno per effetto dell’inquinamento atmosferico, la notevole discrepanza tra le Linee guida dell’OMS e i blandi Standard di qualità dell’aria stabiliti da Direttive europee (2008/50/CE e 2004/107/CE).