Circular economy

Rifiuti tessili: in UE non vengono raccolti separatamente

Un briefing dell’Agenzia Europa dell’Ambiente, in vista dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 dell’obbligo di istituire sistemi di raccolta differenziata per i rifiuti tessili, fornisce una panoramica sullo stato attuale da cui emerge che dei 16 kg pro capite generati nel 2020, solo 4,4 kg sono stati raccolti separatamente per il riutilizzo e il riciclaggio.

La maggior parte dei rifiuti tessili in Europa finisce attualmente nei rifiuti misti e la capacità di raccolta differenziata e di riciclaggio deve essere urgentemente aumentata per garantire un uso migliore e più circolare dei tessili usati.

Lo afferma l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) che, in vista dell’obbligo previsto dalla nuova Direttiva quadro sui rifiuti che impone agli Stati membri dell’UE di istituire a partire dal 2025 sistemi di raccolta differenziata per i tessili usati (NdR: l’Italia ha anticipato al 1° gennaio 2022, recependo il Pacchetto sull’Economia circolare), ha pubblicato il 21 maggio 2024 un Briefing sulla gestione dei tessili usati, che fornisce una panoramica sullo stato attuale della produzione dei rifiuti tessili, dei sistemi di raccolta, della capacità di trattamento e delle diverse classificazioni dei tessili usati in Europa, e che identifica, inoltre, i fattori che devono essere considerati quando si implementano i sistemi di raccolta differenziata per favorire la circolarità dei tessili senza aumentare inavvertitamente le esportazioni, l’incenerimento o lo smaltimento in discarica.

Il briefing, basato su un Rapporto tecnico del Centro tematico europeo per l’economia circolare (ETC CE), a cui ha collaborato il Centro di ricerca tecnologica del Belgio Vito, imperniato prevalentemente sulle informazione derivate da un questionario completato da 27 Paesi membri dell’EEA,  è una prosecuzione delle attività di analisi sul tessile nell’economia circolare europea svolte dall’EEA e iniziate nel 2019 con la pubblicazione di briefing e rapporti, l’ultimo dei quali, sulla questione della quantità di prodotti tessili restituiti e invenduti che vengono distrutti in Europa è stato pubblicato lo scorso marzo.

Produzione di rifiuti tessili nel 2020, in kg pro capite. (Fonte: adattato da ETC CE, 2023 sulla base di Eurostat, 2023b e informazioni fornite da ciascun Paese all’EEA.

Messaggi chiave
– Nel 2020 l’UE ha generato circa 6,95 milioni di tonnellate di rifiuti tessili, ovvero circa 16 kg pro capite. Di questi, 4,4 kg pro capite sono stati raccolti separatamente per il riutilizzo e il riciclaggio, mentre 11,6 kg pro capite sono finiti nei rifiuti domestici misti

– Del totale dei rifiuti tessili, l’82% era costituito da rifiuti post-consumo. Il resto erano rifiuti tessili generati dalla produzione o tessili invenduti. 

In più della metà degli Stati membri dell’UE-27 è già obbligatoria la raccolta separata dei tessili ste, ma lo scopo principale è di raccogliere i tessili riutilizzabili.

– Se le capacità di selezione e riciclaggio non vengono aumentate, c’è il rischio che quantità significative di rifiuti tessili raccolti continuino a finire negli inceneritori o nelle discariche o ad essere esportate verso regioni al di fuori dell’UE

L’armonizzazione delle definizioni e la rendicontazione obbligatoria sulle quantità e sulla gestione dei tessili usati e dei rifiuti sono necessari per fissare obiettivi futuri e monitorare i progressi del settore verso la circolarità.

Immagine di copertina: HERW!N – Kringwinkel Stroom

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