In concomitanza con la Cairo Water Week (12-16 ottobre 2025), un nuovo studio internazionale di Kemira OPyi, Società finlandese leader mondiale nelle soluzioni chimiche sostenibili con una Socieà in Italia (Kemira Italy S.p.A), individua le aree geografiche in Europa e Stati Uniti in cui le persone sarebbero più vulnerabili qualora la propria comunità perdesse improvvisamente l’accesso all’acqua potabile a causa di disastri climatici estremi, infrastrutture obsolete e contaminanti tossici. L’Italia è il paese europeo più esposto dei 10 monitorati.
– Il 91% delle persone in Europa e negli Stati Uniti è preoccupato per i fenomeni meteorologici estremi nella propria regione.
– L’85% delle persone intervistate ha affermato che la propria regione deve migliorare gli sforzi per aiutare le comunità a prepararsi alle inondazioni.
– L’84% delle persone ritiene che si dovrebbe fare di più per pianificare future siccità e carenze nella propria regione.
– Il 62% delle persone ha sperimentato personalmente problemi legati all’acqua, come inondazioni (20%), siccità (16%) o una completa interruzione del servizio idrico (12%).
– Solo il 5% delle persone ha dichiarato di avere un piano dettagliato e una grande riserva d’acqua o una fonte per la propria famiglia in caso di emergenza.
Sono gli hightlights del Kemira Water Index 2025, pubblicato il 14 luglio 2025, che combinando ricerche internazionali, analisi di esperti e opinioni dei consumatori, tramite un sondaggio commissionato ad Ipsos e condotto nel luglio 2025 su un campione di ricerca composto da 14.000 consumatori di 10 Paesi europei (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito) e di 10 Stati USA , offre una classifica della loro resilienza all’acqua, basata su 21 parametri accuratamente selezionati e analizzati attraverso oltre 300 fonti di dati.
Secondo Kemira OPyi, Società finlandese leader mondiale nelle soluzioni chimiche sostenibili per le industrie ad alto consumo idrico, sono necessarie azioni urgenti e strategie più efficaci per rafforzare la sicurezza idrica, in particolare nelle regioni che si trovano ad affrontare crescenti pressioni legate al clima e all’acqua.
“La nostra ricerca ha scoperto che, invece di sentirsi sicuri di avere accesso ad acqua pulita nel mondo moderno di oggi, le preoccupazioni per i contaminanti tossici e i disastri meteorologici come siccità e inondazioni stanno aumentando, e molte persone si chiedono se i loro governi locali e le aziende di servizi pubblici stiano facendo abbastanza per proteggere le loro comunità dai problemi legati all’acqua – ha affermato Tuija Pohjolainen-Hiltunen, Vicepresidente esecutivo di Kemira – Per il settore idrico, il Kemira Water Index conferma quanto sia urgente che le comunità abbiano bisogno di una maggiore educazione pubblica sulla conservazione delle risorse idriche locali, di investimenti critici nelle infrastrutture idriche e di azioni guidate dal governo per prepararsi al futuro“.

I punteggi Italia sono bassi in tutte le aree di valutazione tal che la posizionano all’ultimo posto tra i paesi europei monitorati.
La siccità e la scarsità idrica sono tra le maggiori preoccupazioni per la popolazione italiana, un fenomeno sempre più intenso e frequente per effetto del cambiamento climatico, con il 53% degli intervistati che si è dichiarata preoccupata per la scarsità idrica. A livello di macroregioni: nel Nord Italia, la preoccupazione per l’acqua ha portato a un maggiore sostegno per le politiche restrittive, con il 45% degli intervistati che supporta regolamentazioni più severe, ad esempio, per ridurre l’uso idrico industriale e prevenire l’inquinamento; il Sud Italia: più vulnerabile alla scarsità idrica percepita, mostra un cambiamento comportamentale diretto, con il 40% degli intervistati che afferma di aver modificato le proprie abitudini di pulizia e acquisto. Questo dimostra che l’esposizione diretta al problema è un fattore chiave per il cambiamento delle abitudini.
Aspetti salienti dello studio
Disponibilità e vulnerabilità dell’acqua: poiché gli eventi meteorologici estremi e i livelli di contaminanti di origine umana nelle fonti idriche variano notevolmente da una regione all’altra, l’indagine Kemira Water Index individua esattamente quali problemi legati all’acqua preoccupano maggiormente il pubblico.
– In tutti i continenti, la maggior parte delle persone (91%) è preoccupata per i problemi legati al cambiamento climatico nella propria regione, con l’aumento delle temperature globali al 1° posto sia per gli americani intervistati (54%) che per gli europei (59%).
– Con l’aumento delle preoccupazioni legate al clima, più della metà (53%) delle persone intervistate ritiene che la propria regione non sia preparata ad affrontare le sfide legate al clima.
– Oltre la metà delle persone intervistate (62%) ha sperimentato personalmente problemi legati all’acqua, come inondazioni (20%), siccità (16%) o la completa interruzione del servizio idrico (12%).
– Molte persone intervistate (85%) vorrebbero che si facesse di più per preparare le loro comunità alle inondazioni e (84%) ritengono che la loro regione dovrebbe migliorare la pianificazione per future siccità e carenze.
– Quando si parla di contaminazione dell’acqua, batteri e virus rappresentano una delle principali preoccupazioni per la maggior parte delle persone intervistate in America e in Europa (rispettivamente il 40% e il 39%).
– Tra gli americani e gli europei intervistati, la maggior parte delle persone è preoccupata per i PFAS o “sostanze chimiche eterne” (rispettivamente il 22% e il 27%) rispetto alle tracce di farmaci o medicinali (rispettivamente il 19% e il 21%).
Uso e gestione dell’acqua: i comportamenti e le preferenze in materia di acqua variano notevolmente da regione a regione, influenzati dalle culture locali e dalle industrie influenti. Le famiglie si impegnano a risparmiare acqua, ma c’è un’evidente mancanza di informazione su come un monitoraggio efficace possa aiutare le persone a gestire l’acqua in modo più sostenibile.
– Solo il 26% degli americani intervistati si fida dell’acqua del rubinetto come fonte primaria di acqua potabile, in netto contrasto con l‘Europa, dove il 70% degli intervistati in 10 paesi preferisce bere l’acqua del rubinetto.
– La maggior parte degli intervistati (91%) dichiara di adottare una o più misure di risparmio idrico a casa, tuttavia più di un terzo (36%) non monitora il consumo di acqua in casa.
– Le principali pratiche di conservazione per le persone intervistate in Europa e negli Stati Uniti includono la chiusura del rubinetto mentre si lavano i denti (rispettivamente il 65% e il 49%), il pieno carico della lavatrice e la lavastoviglie (rispettivamente il 54% e il 42%) e docce più brevi (rispettivamente il 52% e il 41%).
– Quando si usa l’acqua del rubinetto, gli europei intervistati la usano per cucinare (86%) e pulire la casa (77%) più degli americani intervistati (rispettivamente 68% e 58%); tuttavia, gli americani intervistati dichiarano di usare l’acqua del rubinetto per la cura degli animali domestici (39%) e per annaffiare giardini o prati (35%) più degli europei (rispettivamente 29% e 27%).
Rischio, politiche e percezioni: i governi svolgono un ruolo cruciale nella resilienza idrica. Dall’applicazione di normative e requisiti, alla pianificazione efficace e alle campagne di sensibilizzazione pubblica, le loro politiche determinano in ultima analisi se i rischi idrici si trasformeranno in crisi.
– Nonostante le notevoli preoccupazioni sui rischi idrici, la preparazione delle famiglie è sorprendentemente bassa in tutte le regioni: solo il 7% delle persone intervistate negli Stati Uniti e appena il 4% delle persone intervistate in Europa affermano di avere un piano dettagliato di preparazione all’acqua e una grande riserva o fonte di acqua di riserva.
– Quasi la metà degli europei e degli americani intervistati ritiene collettivamente che le iniziative guidate dal governo debbano essere migliorate per quanto riguarda la preparazione alle inondazioni (47%) e la pianificazione alla siccità (46%).
– La maggior parte delle persone intervistate in entrambi i continenti è favorevole a normative più severe sull’uso dell’acqua nelle industrie (77%).
– Tuttavia, mentre il 69% degli europei intervistati è favorevole all’imposizione di standard di efficienza idrica per gli elettrodomestici, il 66% degli americani intervistati risponde “no”.
Capacità e investimenti: il Kemira Water Index 2025 mostra come paesi come la Norvegia e i paesi nordici, noti per la pianificazione e gli investimenti orientati al futuro, ottengano risultati elevati in termini di resilienza idrica. Al contrario, quando i sistemi e le infrastrutture idriche vengono trascurati, le comunità corrono maggiori rischi.
– Indipendentemente dagli investimenti effettivi in infrastrutture quali condutture, bacini idrici e trattamento delle acque, solo il 17% degli intervistati provenienti dai paesi europei e il 27% dagli Stati Uniti hanno elogiato le proprie regioni locali, chiedendo che si facciano più lavori.
– I consumatori stessi non sono necessariamente disposti a contribuire con le proprie bollette dell’acqua: solo l’11% degli europei intervistati e il 22% degli americani intervistati hanno dichiarato che sarebbero disposti a pagare di più per un’acqua di qualità.
– Tuttavia, più della metà delle persone intervistate negli Stati Uniti (58%) e in Europa (54%) ha dichiarato che le proprie decisioni di acquisto potrebbero essere influenzate dalle informazioni condivise sull'”impronta idrica” di un prodotto.
– Un’ampia quota (72%) dei europei e americani intervistati sostiene collettivamente l’obbligo per i propri governi di installare per legge in tutte le nuove case e in tutti gli edifici dispositivi per il risparmio idrico.
“Le aziende di servizi pubblici faticano costantemente a tenere il passo con le normative e i requisiti dinamici stabiliti dai decisori politici, cercando al contempo di investire in miglioramenti tecnologici e di contenere i costi per i consumatori – ha aggiunto Pohjolainen-Hiltunen – Non possono farcela da sole. Ecco perché governi e aziende di servizi pubblici devono collaborare per stabilire standard normativi che garantiscano la sicurezza dell’acqua e aggiornino i sistemi prima che la crisi climatica peggiori. Anche aziende e consumatori devono fare la loro parte per adottare abitudini di consumo idrico consapevole a casa e nelle loro comunità, per proteggere la nostra risorsa più preziosa“.
“Soluzioni innovative per la resilienza climatica e la sostenibilità idrica“, il tema della Cairo Water Week (CWW), evento divenuto fondamentale per il dibattito globale sull’acqua in svolgimento nella capitale egiziana dal 12 al 16 ottobre 2025, vuole, appunto, sottolineare l’urgente necessità di allineare l’innovazione all’avanguardia con strategie attuabili, salvaguardando le comunità e gli ecosistemi da sfide ambientali senza precedenti.
Foto di copertina: fonte Kemira
